La penna
ASTORIA Lady, rientrante in ebanite nera, laminata in oro 18 K.R. (presumibilmente in Italia), nessun marchio sulla lamina (punzone da decifrare), pennino 01 Astoria in oro 14 ct., produzione Germania fine anni 1920.

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Il Marchio
Astoria nacque da una secessione all'interno di Montblanc: nel 1921 il responsabile tecnico se ne andò per impiantare una manifattura di stilografiche di lusso con l'aiuto di finanziatori. Il nome prescelto per l'attività era già legato ad un'idea di lusso, essendo negli U.S.A. che la famiglia tedesca Astor originaria di Walldorf aveva fatto fortuna, costruendo, tra l'altro, il mitico Waldorf-Astoria...
Le penne, tutte di alta qualità, erano prodotte ad Amburgo ed erano vendute principalmente sul mercato estero.
Nel 1932 la Montblanc si prese la rivincita acquistando il marchio Astoria, ormai vicino al fallimento per non avere saputo superare la Grande Depressione del 1929: gli fece produrre stilografiche come sottomarca per poi chiuderlo definitivamente nel 1936. Sono quindi pochi gli anni di produzione del marchio con gli spicchi bianchi e neri, e le sue stilografiche molto ricercate...
Per approfondimenti si veda il nostro Wiki:
http://www.fountainpen.it/Astoria

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Le misure
Chiusa: cm. 9,3 (9,7 alla sommità del primo anello)
Cappuccio: cm. 3,5 (3,9 al primo anello)
Fusto: cm. 8
Con cappuccio calzato: cm. 10,2 (10,6 al primo anello)
Diametro massimo (al cappuccio): cm. 1
Diametro minimo (al fondello): cm. 0,8
Peso: gr. 10
Cappuccio: gr. 4
Fusto: gr. 6

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Il cappuccio
Osservando dal basso troviamo dapprima il labbro del cappuccio, che è leggermente ricurvo (per potersi raccordare al diametro inferiore del fusto) e privo di decorazioni. Il labbro termina con una sottile linea di circonferenza che segna il punto di inizio di una forma perfettamente cilindrica sulla quale compaiono delle eleganti decorazioni in un puro, geometrizzante stile Déco: alternanza di una fascia a scacchi (a puntini e lisci) ed una a linee che disegnano dei cerchi guilloche, intervallate da una banda liscia: questa decorazione geometrica è ripetuta per tre volte.

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Giunti quasi alla sommità, le decorazioni si interrompono su una'altra sottile linea di circonferenza ed il cilindro si chiude verso l'alto con una piccola cupola a sezione sferica, perfettamente liscia. Al centro della cupola è saldata una calottina circolare nella quale è saldamente infisso un anello, al cui interno è agganciato un altro anello mobile. A quest'ultimo è affidato il compito di riportare il titolo della laminatura (18 K.R.) accompagnato da un cartiglio quadrato con un punzone che non riesco a decifrare (a 10 ingrandimenti)...

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Il cappuccio presenta un solo foro di aerazione e si avvita al fusto compiendo due giri esatti sulla filettatura.
Il fusto
Nella sezione mediana rivestita dalla laminatura il fusto è anch'esso perfettamente cilindrico, senza bombature: sulla lamina prosegue la decorazione del cappuccio, con i tre elementi leggermente ridotti per mantenere l'effetto ottico della continuità della decorazione ovviando al diametro inferiore del fusto rispetto al cappuccio.

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Verso il basso c'è il fondello (un tozzo cilindretto) che comanda l'estrazione e il rientro del pennino, che si raccorda al fusto con un elemento di forma tronco-conica: entrambi i pezzi sono in ebanite nera non rivestita.
Verso l'alto il fusto si rastrema decisamente e raggiunge il diametro minimo della penna in corrispondenza della filettatura, proprio dove la stilografica va impugnata.
Il sistema di caricamento
Classico sistema di sicurezza (safety), non funzionante (penna da smontare e da riparare).

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Il Pennino
Il pennino è in oro 585 e reca inciso:
Astoria
01
14 ct.
NEW YORK

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Il pennino è un vero spettacolo: conserva tutto il suo iridio, ha una bella taglia ed una punta che promette meraviglie...
L'alimentatore, piatto, è in ebanite.

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Da notare che la produzione orientata all'esportazione faceva produrre ad Astoria anche pennini non marchiati "alla tedesca" (cioè con 14"K") bensì, come direi in questo caso, all'italiana: 14 "ct.". E agli Italiani (che quasi sicuramente rivestirono di lamina d'oro la penna, la misero in vendita e sicuramente la acquistarono) sarebbe anche piaciuto molto (l'incredibile) NEW YORK come luogo di produzione...
Alla luce delle mie conoscenze non sono in grado di fornire il nome (o meglio il numero) di un modello specifico per la penna in presentazione: la dimensione relativa, tuttavia, è ricavabile dal pennino: 01. Dal catalogo Astoria che Tom Westerich (il nostro Penboard) ha messo a disposizione sul suo sito (qui
http://www.caprafico.com/pens-88/astoria-catalogue-1928) si può vedere che nel 1928 le misure dalla più piccola alla più grande erano: 00 - 01 - 1 - 2 - 4.
Nel Forum c'è sicuramente (qualc)uno che ne sa ben di più!
Commiato
Il dipinto della de Lempicka si intitola in realtà "Calle", ed è del 1931.
La de Lempicka fu in Italia a lungo alla metà degli anni 1920...

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Grazie per l'attenzione!
Giorgio