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Fraktur, che passione!
Inviato: mercoledì 18 dicembre 2013, 16:47
da Irishtales
Ieri sera ho deciso di lanciarmi in una nuova avventura: una Pilot Parallel pen 3.8 ed un blocco A4 con un'interlinea (due, a dire il vero) che si adatta perfettamente all'altezza del corpo dei caratteri (5 gradi calligrafici) ed ecco, sulla base dell'alfabeto proposto da David Harris in "The Art of Calligraphy" i primi passi in stile Fraktur.
Lo stile ha avuto una diffusione che si è protratta per secoli, a partire dal sec. XV.
Si scrive con la punta del pennino orientata a 40° rispetto alla linea base orizzontale.
Le parole che scrivo sono formate da lettere simili: ora mi sto concentrando su gruppi di lettere che hanno una struttura impostata sullo stesso tratto-base (a,c,e) poi passerò ad un altro gruppo (i,m,n,r) e così via.
I primi passi sono incerti, ma lo stile è così affascinante che stimola ad approfondirne la conoscenza... Il Fraktur è un equilibrio fra austerità e sinuosità nelle linee, solo apparentemente essenziali ma ad osservarlo da vicino, molto, molto ricercate. Insomma ci sarà da impazzire!!!
La Parallel sembra lo strumento migliore per l'apprendimento, perché supplisce alla necessità di avere uno strumento a punta tronca ed uno puntiforme, infatti può scrivere anche usando solo uno degli spigoli e il tratto che produce è un buon tratto medio. Ha inoltre il vantaggio di digerire qualsiasi inchiostro e per me che ne consumo a fiumi, è un bel vantaggio!

- Fraktur - primo test.jpg (1.05 MiB) Visto 1691 volte
Fraktur, che passione!
Inviato: mercoledì 18 dicembre 2013, 16:55
da Resvis71
Che meraviglia!
Una domanda : stai usando il converter in dotazione al Parallel Pen?
Fraktur, che passione!
Inviato: mercoledì 18 dicembre 2013, 16:59
da Giverny71
Che bello!!

Fraktur, che passione!
Inviato: mercoledì 18 dicembre 2013, 17:01
da Irishtales
Grazie ragazzi...è uno stile davvero intrigante, ha un fascino antico e misterioso...
Utilizzo solo cartucce. Il converter in dotazione lo allegano alla penna per pulirla dai residui di inchiostro, ma ad esempio nella Pilot 78G lo stesso "apparecchio" è spacciato per converter. Dire che lo detesto è riduttivo, perciò lo utilizzo solo per pulire le penne, incluse le Parallel. Invece le cartucce sono riutilizzabili più volte, e anche ben capienti; una siringa e il gioco è fatto. Ne ricarico anche più d'una alla volta, sigillo con scotch e metto via per il giorno dopo. Le Parallel consumano molto ma sono favolose per esercitarsi!
Fraktur, che passione!
Inviato: mercoledì 18 dicembre 2013, 17:11
da Crononauta
Argh che voglia che mi fai venire... ho anche preso il Pelikan 4001 nero proprio per il gotico... ma non ho tempo in questo periodo!!!

Fraktur, che passione!
Inviato: mercoledì 18 dicembre 2013, 17:16
da Giverny71
Sinceramente, non ho resistito e ci sto provando con i pennarelli calligrafici. Per sfizio, pero'..

Fraktur, che passione!
Inviato: mercoledì 18 dicembre 2013, 17:23
da Irishtales
Su coraggio, all'opera!!!

Fraktur, che passione!
Inviato: giovedì 19 dicembre 2013, 1:17
da Resvis71
@Irishtales : anch'io ho visto girovagando che quel sistema lo davano anche come converter, ma non mi ispirava fiducia e ho preferito chiedere.
Scusa l'O.T.
Complimenti ancora.
All'opera!

Fraktur, che passione!
Inviato: giovedì 19 dicembre 2013, 8:46
da Irishtales
David Harris con i suoi bellissimi compendi, è una continua fonte di ispirazione e di tentazioni...sfogliando i suoi libri vorrei potermi cimentare in ogni possibile stile, ma ogni volta che decido di affrontarne uno nuovo e il tempo a disposizione è sufficiente per approfondire l'argomento, i libri di Harris tornano sullo scaffale. Per approfondire lo stile Fraktur ho cercato in rete dei testi specifici e ho scoperto invece un sito interessantissimo per quanto concerne al calligrafia, in particolare appunto, il Fraktur. E' il sito della calligrafa statunitense De Ann Singh, che riporta anche stralci delle sue lezioni, consigli a tutto tondo, esempi dei lavori degli studenti ed una rassegna degli errori tipici con tanto di correzione.
Derivando dal Gotico Textura, anche il Fraktur si avvantaggia della griglia a maglia quadrata (fogli a quadretti di misura idonea al pennino in uso) e la stessa Mrs. Singh consiglia l'utilizzo della Pilot Parallel.
Insomma, per farla breve, ecco il link :
http://deannsinghcalligraphy.blogspot.i ... chive.html
Altra importante risorsa per approfondire la storia di questo stile:
http://www.waldenfont.com/downloads/gbpmanual.pdf
e ancora:
https://www.tug.org/TUGboat/tb12-1/tb31hara.pdf
Fraktur, che passione!
Inviato: giovedì 19 dicembre 2013, 16:43
da Giverny71
Provato col pennino..Ci vuole un sacco di esercizio, credo, ma questo stile mi piace tanto.
Mi piacciono tutti gli stili simili a questo, e ho sempre ammirato chi ne sa, e sa farli..
Fraktur, che passione!
Inviato: giovedì 19 dicembre 2013, 18:33
da Irishtales
Bravissima!
Sono felice che questo stile tanto diffuso in Germania fin quasi ai giorni nostri, e negli Stati Uniti, grazie anche all'influenza della comunità Tedesca, piaccia anche a te. Il sito di De Ann Singh è una miniera d'oro per i neofiti...
Fraktur, che passione!
Inviato: giovedì 19 dicembre 2013, 18:52
da Giverny71
Mi piace un sacco, anche se alcune lettere sono davvero complicate..

Da impegnarsi..
Fraktur, che passione!
Inviato: giovedì 19 dicembre 2013, 19:12
da Irishtales
Mrs. Singh opta per un'angolazione del pennino di 45° piuttosto dei 40° rispetto alla linea orizzontale, di Harris.
Mi riesce meglio utilizzare un angolo di 45° forse perché sono abituata ad esercitarmi con la Cancelleresca, così adesso sto studiando in base all'alfabeto e alle regole impartite dalla calligrafa americana.
(Confido nell'aiuto di Alessandro...)
Fraktur, che passione!
Inviato: giovedì 19 dicembre 2013, 19:16
da Giverny71
Irishtales ha scritto:Mrs. Singh opta per un'angolazione del pennino di 45° piuttosto dei 40° rispetto alla linea orizzontale, di Harris.
Mi riesce meglio utilizzare un angolo di 45° forse perché sono abituata ad esercitarmi con la Cancelleresca, così adesso sto studiando in base all'alfabeto e alle regole impartite dalla calligrafa americana.
(Confido nell'aiuto di Alessandro...)
In effetti,non so spiegare bene, ma volte sembra siano le lettere a comandare l'inclinazione..Ma forse e' solo l'impressione, dato che ho appena cominciato con la calligrafia.
Fraktur, che passione!
Inviato: giovedì 19 dicembre 2013, 19:55
da courthand
Cara Daniela, mi sono sempre chiesto come si fa a mantenere il pennino angolato a 40 gradi ed essere sicuri che non siano 42: oppure a 45 gradi con la granitica certezza che non siano 43 ...
Tanto per metterci sopra carico da 11, in un agile ma efficacissimo manuale della Vinciana Editrice, per il Fraktur si raccomanda una angolazione di 35 gradi per i tratti vericali e di 45 gradi per i tratti obliqui e per le curve: in pratica per fare una "i" l'asta si fa a 35 gradi, i diamanti a 45. In tutto ciò c'è una ragione: col pennino a 45 gradi i tratti verticali ed orizzontali risultano uguali tra loro ma più sottili dei tratti inclinati quindi per far si che tutti i tratti abbiano lo stesso spessore bisogna cambiare l'angolo.
Per il resto non posso che complimentarmi con te e con Giverny: non è che barate e sono mesi che vi esercitate di nascosto?
