FountainPen.it Forum

Ciao a tutti,
è da un po' che, per sovraccarico di impegni, sono lontano dal forum. In realtà ho continuato a leggervi, ma qualcosa potrebbe essermi scappato, per questo chiedo venia nel caso ci sia già una discussione contenente la prova del converter(ino) per la Kaweco Sport.

Credo sia cosa nota il mio apprezzamento per la Kaweco Sport, tanto da tenerla sempre con me per apporre firme o prendere note al volo, quindi quando ho visto il converter dedicato sulla Baia non ho potuto resistere (anche per il basso costo, peccato per le spese di spedizione...).

Ecco una foto d'insieme di quanto utilizzato durante la prova: Il converter è piuttosto semplice: l'imboccatura è di plastica trasparente e sembra un pezzo di cartuccia standard tagliato. Il corpo è di lamierino metallico con una finestra in cui si intravede la sacca di plastica interna (silicone?). Infine una lamella presente nella finestra permette di schiacciare la sacca interna per risucchiare l'inchiostro. E' evidente che la capacità volumetrica sia inferiore a quella di una cartuccia standard, tuttavia, come vedremo, non è questo il limite più grande all'autonomia dell'insieme.

Una volta innestato nel gruppo scrittura è solido quanto una cartuccia (ovviamente, essendo l'innesto lo stesso). E ora veniamo alla prova; innanzitutto l'insieme sezione-converter è molo compatto, quindi serve un calamaio che eviti di pucciare le mani fino ai polsi Io ho usato dei campioncini Herbin da 10 ml, ma anche i calamai TWISBI, con il loro inserto raccogli inchiostro, sono ottimi per lo scopo.

Purtroppo dopo varie pigiate sulla lamella, inchiostramenti di dita e pure uno sversamento sulla base nera che vedete in foto (di Delta) non sono riuscito a riempire la sacca oltre la metà.
Non ho ancora esaurito la carica, ma mi aspetto un'autonomia inferiore alla mezza cartuccia standard.
Conclusioni: un oggettino simpatico e poco costoso che può accompagnare le Kaweco Sport tanto diffuse fra i compagni di forum. Lo vedo molto bene per accoppiare il giusto colore di inchiostro alle Sport Classic, Ice e ART. I limiti sono le difficoltà di riempimento e conseguente limitata autonomia e un'affidabilità ancora da dimostrare.
Suggerisco di comprarne più di uno alla volta per diluire le spese di spedizione.

Saluti,
Giovanni

Grazie per la recensione, molto interessante. E` noto quanto ami la Kaweco Sport... che continua a dimostrarsi un`ottima stilografica, pratica ed affidabile come poche altre e con un rapporto qualitá/prezzo che non teme confronti. Spero che, al di lá dell`autonomia ridotta, il converter si dimostrerá affidabile. Potrei farci un pensierino...

Grazie per la recensione!

Sarebbe interessante provare a caricarlo con il calamaio Visconti, che funziona con la penna capovolta enormalmente permette di caricare le penne senza bolle d'aria.

In effetti provare con il calamaio Visconti potrebbe essere una buona idea. Da quando ho seminato calamai TWISBI ovunque lo uso così poco che non ci avevo pensato.

Tuttavia farò prima una prova in bianco (con acqua), giusto per verificare la compatibilità dimensionale della piccola Sport con il calamaio senza fare disastri. L'insieme sezione-converter è davvero compatta e non vorrei che trafilasse inchiostro o mi restasse in mano il converter...

Ciao,
Giovanni

Grazie per la recensione e complimenti per la kaweco...il modello in alluminio blu è veramente fantastico.

Ottima recensione, mi pace molto il colore di questa Kaweco.

Grazie Giovanni per avere condiviso questa prova. Riceverò a breve la penna in versione nera con sfaccettature con motivo a scacchiera (Kaweco Sport "Chess") con un converter chiamato sul sito del venditore "de luxe" che sembra avere la stessa capienza della cartuccia, forse poco più, ma il serbatoio è in plastica rigida trasparente e sembra - in foto! - davvero ben fatto.
Vedremo dal vivo...

Ne ho uno preso sul noto sito di vendite ma non l ho ancora inchiostrato

Un aggiornamento dopo un periodo di utilizzo significativo:
- l'autonomia si è rivelata pari a circa mezza cartuccia standard (un po' di più a sensazione), questo potrebbe essere un problema per chi utilizza molto la penna. Non è un gran problema per l'utilizzo tipico che faccio io della Kaweco, infatti uso questa penna tenendola perennemente con me per prendere rapide note o apporre firme, quindi il consumo di inchiostro è piuttosto basso.

- per adesso il converter mantiene una presa salda con la sezione, non si è mai sfilato nonostante l'uso da battaglia e sta confermando una buona robustezza.

- ho provato a ricaricare (solo con acqua, non si sa mai) con il calamaio Visconti, purtroppo l'insieme sezione-converter è molto compatto e l'operazione non mi ha dato sufficiente sicurezza da arrivare a provarci con l'inchiostro. La guarnizione del calamaio sembra fare una buona presa sulla sezione della Kaweco, ma quando inserisco la penna la sezione affonda completamente ed estrarre la penna dal calamaio tirando solo dal converter non mi pare troppo sicuro...

Saluti,
Giovanni

Ma per caricare questo converter, quanto ttempo fai passare tra una pigiata e l'altra? Io nella mia Parker 21 aerometrica senza tubicino interno riesco a caricarla per quasi la sua totalità. Poi con un piccolo giochetto riempio il restante 10%, mi sembra strano che non riesci a riempirla più della metà.

Per il resto, si le cartucce effettivamente sono più capienti di molti converter.

Mah, le ho provate un po' tutte, pigiate lente (tipo P51, quasi 10 secondi fra una pressione e l'altra), pigiate veloci, capovolgimenti per buttare fuori l'aria...

Alla fine il max che ho ottenuto è andare un po' oltre la metà, ma per l'utilizzo itinerante che faccio della penna va bene; non mi capita mai per scrivere lunghi documenti, per quello uso altre penne.

Poi il tutto è fatto per sperimentare, l'ho visto, costava poco e l'ho preso. Posso benissimo usare le cartucce sulla Kaweco, non è che mi servano inchiostri con particolari caratteristiche.

Io lo consiglio, per quello che costa permette di sperimentare accoppiamenti cromatici fra inchiostro e la coloratissima Kaweco più di quello che si possa fare con le cartucce.

Ciao,
Giovanni