Lamy Safari... Rollerball! Prime impressioni
Inviato: giovedì 17 ottobre 2013, 12:41
Salve!
Avevo in mente la Lamy Safari già da un po' di tempo (grossomodo da quando mi sono iscritto).
Avevo pensato di comprarla on-line, ma poi ho scoperto che il mio ateneo (il Politecnico di Milano) vende diversi modelli Lamy appositamente brandizzati (hey collezionisti, ci sono anche diversi modelli Lamy opportunamente brandizzati per il centocinquantennario, non so se vi possono interessare).
Quindi l'ho comprata in università.
All'ultimo momento ho optato per la roller, per il prezzo inferiore, per il fatto che mi sembra più adatta ad essere usata in università (dove devi scrivere velocemente etc) e per il fatto che ho già una stilografica propriamente detta (una Schneider da pochi euro) che fa il suo lavoro.
Prezzo: 12,90€, prezzo onesto (non vedo sovrapprezzo rispetto ad una Lamy Safari Roller normale)
Prime impressioni: mi piace un sacco. Ho il modello rosso, su un lato c'è scritto (in bassorilievo) "LAMY" e sull'altro è scritto, serigrafato, "POLITECNICO DI MILANO". Stile.
Il refill con cui veniva venduto è di colore blu, preferisco il nero quindi ho comprato un altro refill (2,60€). Userò comunque anche il refill blu, mica lo butto.
Sono piacevolmente sorpreso dal fatto che il tratto del refill è molto meno spesso di quello che mi aspettavo.
Mi pare di aver già capito che non esistono refill compatibili, e probabilmente ricaricarne uno sarà una cosa impossibile. So già che a questo qualcuno mi dirà che avrei dovuto prendere la stilografica con il caricatore, ma onestamente nel ventun'esimo secolo mi sentirei ridicolo a cacciare a metà lezione la boccetta d'inchiostro per ricaricare la penna (specialmente frequentando un corso di studi in ingegneria informatica) oltre al fatto che è oggettivamente poco pratico.
Vedrò quanto mi dura il refill e mi regolerò. L'ultima penna a gel che ho avuto, anche se di marca anonima, è durata appena due settimane, se dovesse durare così poco penso che dovrò usarla solo occasionalmente (esami, firme qua e là, cose così).
La penna in sè e molto leggera, il grosso del peso lo fanno il refill ed il tappo (la clip metallica, immagino).
Allego una foto (perdonate la pessima qualità delle foto fatte dal mio telefono, questo passa la casa).
So che molti puristi delle stilografiche inorridiranno, e sono anche un po' off-topic, ma volevo condividere con voi le mie impressioni.
Un'ultima nota: penso che avrò sempre il rimorso di non averla comprata bianca, ma se l'avessi comprata bianca avrei il rimorso di non averla comprata rossa.
Saluti,
--
SnoopyBBT
Avevo in mente la Lamy Safari già da un po' di tempo (grossomodo da quando mi sono iscritto).
Avevo pensato di comprarla on-line, ma poi ho scoperto che il mio ateneo (il Politecnico di Milano) vende diversi modelli Lamy appositamente brandizzati (hey collezionisti, ci sono anche diversi modelli Lamy opportunamente brandizzati per il centocinquantennario, non so se vi possono interessare).
Quindi l'ho comprata in università.
All'ultimo momento ho optato per la roller, per il prezzo inferiore, per il fatto che mi sembra più adatta ad essere usata in università (dove devi scrivere velocemente etc) e per il fatto che ho già una stilografica propriamente detta (una Schneider da pochi euro) che fa il suo lavoro.
Prezzo: 12,90€, prezzo onesto (non vedo sovrapprezzo rispetto ad una Lamy Safari Roller normale)
Prime impressioni: mi piace un sacco. Ho il modello rosso, su un lato c'è scritto (in bassorilievo) "LAMY" e sull'altro è scritto, serigrafato, "POLITECNICO DI MILANO". Stile.
Il refill con cui veniva venduto è di colore blu, preferisco il nero quindi ho comprato un altro refill (2,60€). Userò comunque anche il refill blu, mica lo butto.
Sono piacevolmente sorpreso dal fatto che il tratto del refill è molto meno spesso di quello che mi aspettavo.
Mi pare di aver già capito che non esistono refill compatibili, e probabilmente ricaricarne uno sarà una cosa impossibile. So già che a questo qualcuno mi dirà che avrei dovuto prendere la stilografica con il caricatore, ma onestamente nel ventun'esimo secolo mi sentirei ridicolo a cacciare a metà lezione la boccetta d'inchiostro per ricaricare la penna (specialmente frequentando un corso di studi in ingegneria informatica) oltre al fatto che è oggettivamente poco pratico.
Vedrò quanto mi dura il refill e mi regolerò. L'ultima penna a gel che ho avuto, anche se di marca anonima, è durata appena due settimane, se dovesse durare così poco penso che dovrò usarla solo occasionalmente (esami, firme qua e là, cose così).
La penna in sè e molto leggera, il grosso del peso lo fanno il refill ed il tappo (la clip metallica, immagino).
Allego una foto (perdonate la pessima qualità delle foto fatte dal mio telefono, questo passa la casa).
So che molti puristi delle stilografiche inorridiranno, e sono anche un po' off-topic, ma volevo condividere con voi le mie impressioni.
Un'ultima nota: penso che avrò sempre il rimorso di non averla comprata bianca, ma se l'avessi comprata bianca avrei il rimorso di non averla comprata rossa.
Saluti,
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SnoopyBBT