sanpei ha scritto:La sfera sembra una 75 ma è troppo grassoccia, quindi dubito,
la stilo è una 51 rivestita in Italia probailmente da Kosca o da Montegrappa,
ma la prima opzione è quella probabile.
s
ho trovato queste notizie su Kosca.
eccole
Kosca nasce all'incirca negli anni ‘20 grazie all'iniziativa di due imprenditori tedeschi: Koheler e Schäfer da cui nacque il nome Kosca.
Come si intuisce dalle prime righe non è possibile scrivere con certezza l'anno di fondazione di questa azienda. Si ipotizza che nacque intorno al 1920 poiché tra il 1919 ad il 1927 in Italia ci fu un grande fermento produttivo, tanto che molti nomi Italiani ormai storici videro la luce proprio in questo periodo.
Kosca riuscì in breve tempo ad affermarsi come ottimo produttore di rivestimenti in metallo prezioso riuscendo ad ottenere la produzione per i rivestimenti preziosi per alcuni importanti nomi tra cui: Columbus, Omega, Ercolessi prima e poi per la divisione italiana di Waterman's e negli anni ‘50 otterrà la fiducia di Parker. “Oggi, si possono trovare alcuni esemplari di Parker 51 rivestiti da Kosca, a cui è possibile attribuire un buon valore commerciale e collezionistico”.
Lo stile Kosca, ha subito varie influenze nel corso degli anni dettate soprattutto dalla moda e dagli esercizi di stile tipici dei periodi passati. Possiamo quindi trovare decorazioni floreali, guilloché, linee geometriche e repoussé nel periodo dei tardi anni ‘20 e per parte degli anni ’30, mutando poi in motivi più lineari nel corso degli anni ‘40.
Una nota curiosa è data dal fatto che Kosca difficilmente firmava i rivestimenti destinati a produzioni di altre marche, ma anche se con qualche difficoltà è possibile trovare alcuni esemplari con la dicitura “Koheler e Schäfer” oppure “Kosca”.
Questa azienda non si limitava a produrre soltanto penne laminate o soltanto laminature per terzi ma produsse anche bellissime penne in celluloide ed ebanite sia colorate che nere.
Eccellente esempio della capacità tecnica di Kosca sono i pochi esemplari di “Penna del Dottore” giunte fino a noi ed erroneamente attribuite Omas su richiesta Kosca. Questo dimostra che non bisogna attribuire tutte le produzioni particolari a Omas; cosa certa è che anche Omas produsse la “Penna del Dottore” firmandola semplicemente Omas (in Italia la produzione di penne era come già detto molto ricca e se è vero che in questo periodo proprio grazie al fermento produttivo e al genio creativo del MADE IN ITALY “ancora in gestazione” ci fu una grande influenza tra un nome e l'altro e spesso tra produzioni Italiane ed estere).
Tra il 1920 ed il 1930 le penne Kosca erano firmate sul corpo oppure sul fondello mentre dopo il 1930 fino al 1950 è facile trovare penne firmate soltanto sul fermaglio. Come sistema di caricamento, Kosca era solita utilizzare il sistema a pulsante per i modelli dotati di sacchetto e il caricamento a stantuffo per i modelli privi di esso. Al sistema a stantuffo classico, Kosca accostò corpi in materiali trasparenti e virtuosismi meccanici come il pistone telescopico; questo sistema era inserito anche in penne rivestite.
Gli anni ‘40 videro l'esaltazione dello stile ogivale, chiamato anche a siluro oppure a sigaro, stile adottato dalla maggior parte delle aziende italiane ed internazionali.
Passati gli anni dello stile ogivale, si arriva nel periodo degli anni ‘50 e questa decade porta con se la novità della penna a sfera e Kosca, senza esitazione, cavalcò anche questo cavallo ma come conseguenza ne derivò una produzione di penne stilografiche più economiche.
La produzione di strumenti da scrittura cessò a metà degli anni ‘50 mentre fino ad oggi è continuata e continua tutt'ora la tradizione produttiva di rivestimenti metallici anche preziosi e minuteria varia.
