Breve recensione Parker Sonnet Dark Grey
Inviato: giovedì 28 febbraio 2013, 23:30
Considerando la sinistra fama ben conosciuta delle Parker Sonnet,immaginerete che quando ho aperto l'astuccio mi si sono drizzati i capelli.
Anche perchè ho avuto una Sonnet circa 15 anni fa che era un concentrato di difetti,al punto tale che fui costretto ad abbandonarla.
Il modello che vedete è la Dark Grey,con finiture dorate;esiste anche con finiture rodiate.
A livello estetico,l'unica modifica degna di nota è la fascetta alla base del cappuccio,più grande,con l'incisione "Parker".
Sul vecchio modello l'incisione era piccolissima e si trovava su un lato del cappuccio.
Anche l'attuale Sonnet viene prodotta in Francia,come del resto ormai tutti i modelli Parker.
Comunque,ad una prima occhiata le rifiniture di questa penna mi sono sembrate molto migliori di quelle del modello precedente.I particolari sembrano molto curati.
Uno dei difetti principali del vecchio modello era la filettatura del corpo,per avvitare lo stesso alla sezione in metallo.La filettatura del corpo era infatti in plastica,ricavata nell'anima interna in plastica della penna.Molto frequentemente,col tempo,svitando la penna il corpo metallico esterno si scollava dall'anima in plastica che rimaneva avvitata alla sezione.Sul nuovo modello l'anima interna in plastica c'è ancora,ma è più corta e la filettatura è ricavata direttamente sul metallo,risolvendo così il grosso inconveniente del modello precedente.
Voto materiali,estetica e finiture: 10.
Il sistema di caricamento della penna è sempre il classico cartuccia/converter,fornito con la penna e purtroppo non filettato,ma a semplice innesto.Tra l'altro il converter attuale,a differenza di quello del vecchio modello,è anche costruito in plastica economica.
Ma ciò che più colpisce di questa nuova Sonnet è la qualità di scrittura:flusso abbondante,comfort assicurato dal pennino in oro giallo 18 K/750 semimolleggiato (vengono prodotte anche versioni più economiche con pennino in acciaio).La mia penna ha un pennino punta M;la gradazione,come sempre.è riportata su un piccolo incavo sull'estremità dell'alimentatore.La penna,caricata con inchiostro Aurora nero tramite converter,vola sul foglio,lasciando una traccia brillante,come mai credevo possibile con una Sonnet.
Se non sapessi che è una Parker Sonnet,direi proprio che è un'altra penna.L'avvio è sempre immediato,e le false partenze soltanto un brutto ricordo.Anche tenendo la penna in verticale per diverse ore,la scrittura è sempre immediata.Voto scrittura: 10.
In conclusione:
Per dovere di onestà,non sono in grado di dire nulla,al momento,sulla durata delle finiture,che erano un altro brutto e grave difetto del vecchio modello,in quanto si deterioravano in meno di un mese,e l'anellino alla base del pennino veniva letteralmente divorato dalla corrosione.
Giudico comunque molto importante questo miglioramento di qualità introdotto di recente dalla Parker su uno dei suoi modelli di punta,e criticato in passato per i problemi provocati.
E' una penna ora ben realizzata,converter a parte.Si dimostra molto ben equilibrata,anche con il cappuccio calzato posteriormente.
Ha una sua innegabile eleganza,e ora con l'aggiunta di un'ottima qualità di scrittura la penna è davvero appetibile.
A quanto ho visto,il prezzo di questa penna è inferiore ai 200,00 Euro,e il prezzo è quindi in linea con quelli di altre penne a cartuccia/converter di buona qualità.
Ma esistono,come già detto,anche modelli più economici,dotati di pennino in acciaio.
Nonostante la mia preferenza per il caricamento a stantuffo,giudico la nuova Parker Sonnet una penna da avere.
Un cordiale saluto a tutti