Andrea_R ha scritto:... e calligrafia spesso non vanno d'accordo, ultimamente mi sto davvero preoccupando non riuscendo a rileggere i miei vecchi appunti, accorgendomi che scrivendo velocemente (in corsivo) anche con la stilografica, ogni parola si riduce ad una sinusoide fra le linee parallele del rigo :sigh:, qualcuno conosce qualche "tecnica" per migliorare la propria grafia, scrivendo però velocemente? Ad esempio, nella scrittura veloce, è meglio usare il proprio corsivo o uno stile calligrafico semplificato?
Uno studente disperato
È bello notare che cambiano gli anni, cambiano gli studenti, e i problemi (e le domande) restano le stesse di 20 anni fa!
Mi ero posto gli stessi problemi ai tempi del Liceo: non sopportavo appunti scritti malamente, quasi scarabocchiati. Anche perché dovevo poi studiarci sopra, che già è fatica, e non era il caso di aggiungerci pure l'ulteriore fatica di doverli decifrare! D'altra parte non potevo neanche perdermi i 3/4 dei contenuti, mentre scrivevo in bella grafia il resto...
Quindi mi sforzai di ottenere uno stile che coniugasse la fluidità all'estetica. Alla fine la chiave che trovai consisteva nel ridurre le interruzioni il più possibile. Bisogna trovare uno stile corsivo che sia
veramente corsivo: ovvero ridurre al minimo le occasioni in cui è necessario interrompere il tratto.
Esempio banale, una doppia "t": invece di fare la gamba della prima t, interrompersi e fare il taglietto in testa, poi fare la seconda "t" in modo analogo, puoi fare prima le due gambe con un tratto continuo e non interrotto, e poi un unico taglio lungo che le prenda tutt'e due. Invece di 4 interruzioni, ne hai fatta una sola, e il "taglio" lo posso fare ampio e trasformarlo in un elemento decorativo tipo "svolazzo" senza perdere - anzi guadagnando - tempo.
Oppure, la "z", io la faccio simile a un "3" con la gamba bassa ampia: fa un bell'effetto molto "retrò", e invece di tre tratti spezzati, faccio in pratica un'unica linea curva senza interruzioni, più veloce da tracciare.
Non bisogna aver paura di ripassare sullo stesso tratto: per fare le lettere "tonde", in particolare la "g" che ha la gamba, "entro" col tratto in basso a sinistra, faccio tutto il tondo in senso antiorario, e poi continuo in pratica ripassando sulla parte che va da ore 7 a ore 2, per poi scendere con la gamba. È molto più veloce continuare a tracciare il "tondo" piuttosto che fermarsi dopo aver appena chiuso il cerchio, staccare la punta, riabbassarla nel punto dove si inizierà a tracciare la gamba e ripartire.
E così via con vari accorgimenti tutti ispirati a questo principio di scorrevolezza, comprese anche le maiuscole. Privilegia, dove puoi, le lettere con un tratto unico e continuo, studiando come includere svolazzi e decorazioni nell'unico tratto continuo. Poi è chiaro che ci sono lettere come la M o la N maiuscole che se le vuoi fare "belle" le devi lavorare un po'... si tratta di trovare il giusto compromesso!
