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Quale tipologia di pennino preferite sulle vostre stilo?
A me piace molto il tratto spesso dei pennini M, ma apprezzo anche i pennini F, i quali di frequente si rivelano essere più "pratici" per la scrittura quotidiana. Non ho mai provato pennini EF, non mi piace avere un tratto troppo sottile, e mi incuriosiscono i pennini flessibili.

Ho provato quasi tutti i pennini base , mi mancherebbe solo il music.

A me piace il pennino fino, più per esperienza:
L'unica gradazione che non mi ha causato problemi sia sulle penne prodotte in europa che quelle di marche giapponesi.
Secondo penso la M giapponese , che praticamente è una F europea.

Il motivo principale poi è il poterli usare per prendere appunti o scrivere normalmente anche sulle carte più scrause come quelle delle risme da fotocopia.

Credo che la punta M sia il perfetto connubio ( simbiosi ) tra scorrevolezza e spessore del tratto per capire a che direzione vuoi andare.
Una punta fina come gli EF sono pennini per prendere tanti appunti o per rivisitarli perché puoi facilmente evidenziare i termini che ti servono riscrivendo con una punta più grossa o cancellarli senza macchiare tutto il foglio.
Una punta larga come i pennini B , BB , STUB servono più per scrivere concetti , citazioni , titoli e firme in quanto risaltano il testo e il colore dell'inchiostro .

Un pennino flessibile è quello che normalmente trovi negli strumenti da disegno delle app , con variazioni di spessore di tratto a seconda della forza che imprimi sulla penna. Solitamente solo i pennini d'oro 14k hanno questa caratteristica , accentuata in quelli 18k , mentre tramite tagli speciali anche quelli in acciaio possono esserlo ma non nella stessa misura.
Se non hai avuto un qualsiasi pennino in oro 18k o quello flessibile in acciaio potresti non apprezzare come scrive perché sono molleggiati e richiedono controllo.

Dipende.
In linea di massima, per quella che è la mia grafia, preferisco pennini analoghi agli EF Pelikan d'oro e simili (come F Talentum Big); tuttavia ne uso di vari tipi, a seconda di ciò che devo fare. Alcuni esempi:
- UEF Platinum (EF rigido Sailor in acciaio e simili) = disegno;
- Fini giapponesi = note a margine, solitamente con caratteri piccoli e inchiostro verde brillante;
- BB (C Platinum e simili) = titoli.

Inoltre con i ferrogallici forti (esempio, il nero brillante Pelikan vintage, che ha una grossa percentuale ferrogallica), mi servo solo ed esclusivamente di pennini in oro.

RisottoPensa ha scritto: ↑domenica 4 agosto 2024, 15:57 Solitamente solo i pennini d'oro 14k hanno questa caratteristica , accentuata in quelli 18k , mentre tramite tagli speciali anche quelli in acciaio possono esserlo ma non nella stessa misura.

Non direi. Quelli in acciaio possono esserlo in maniera assai maggiore, come dimostrano milioni di pennini da inzuppo iperflessibili.

E ce ne sono anche per stilografiche, meno perché nell'epoca in cui andavano gli iperflessibili quelli in acciaio sulle stilografiche non li mettevano, per mancata resistenza alla corrosione da parte dell'inchiostro. E comunque in genere è più facile rendere flessibile un 14k che un 18k, perché la base, l'oro, è uno dei materiali più malleabili che c'è, e più ce n'è più è difficile renderlo flessibile.

Simone

Ultra extra fine e architect, altri tratti non mi piacciono

A questa domanda riceverai risposte molto diverse, perché la preferenza per una misura o tipo di pennino rispetto ad altri dipende moltissimo dalle abitudini, dalla dimensione della grafia di una persona, dal gusto personale. Io sono per gli F o EF, ma per quelli giapponesi non scendo oltre F perché davvero molto sottili

Pennini F o M americani o Pelikan degli anni 70/80 per la scrittura quotidiana. Pennini B/BB/OB/OBB/IB per diletto e le grandi occasioni.

Pennino fine.
Ma soprattutto lungo, o meglio, alto.
Come camminare sui tacchi alti.


(Lo so che qua abbondano gli omaccioni che non conosco la sensazione. Spiace. )

Fine o medio,l'imprtante è che sia in oro, per motivi di elasticità, anche minima.

Broad per più o meno tutto. ogni tanto cerco di avere anche un M o un F per poter scrivere delle note a margine o correzioni senza occupare troppo spazio

Esme ha scritto: ↑domenica 4 agosto 2024, 18:02 Ma soprattutto lungo, o meglio, alto.
Come camminare sui tacchi alti.

(Lo so che qua abbondano gli omaccioni che non conosco la sensazione. Spiace. )

Esatto!! Non ci avevo pensato, ma anche a me sta nascendo una preferenza per i pennini “tacco 15”
In effetti anche con le calzature faccio uguale!

Il mio preferito è il buon sano rotondo e placido medio - sono un figlio degli anni 80.

Poi mi piacciono molto anche tutti gli altri, a parte i fini dal flusso contenuto, gli stub 1.4+ e i flessibili (quelli veri perchè non li so usare, quelli farlocchi perchè prima o poi mi si disallineano le punte)

Silvia1974 ha scritto: ↑domenica 4 agosto 2024, 19:45 Non ci avevo pensato

Anch'io me ne sono resa conto da poco.
Non è l'altezza assoluta del pennino, ma quella in proporzione alla sezione e alla presa.
Per esempio: il pennino della 98 è piccolo, ma la proporzione dei suoi rebbi e un po' tutta la sezione mi danno questa piacevole sensazione.
Che poi ho scoperto che con penne uguali ma pennini diversi, mi basta un mezzo millimetro per sentire la differenza di altezza! Sulle prime non mi sembrava possibile, poi ho misurato.

[ Per le scarpe: avendo i piedi di Barbie, sono una forzata dei tacchi alti, anche in casa. Ma ho dovuto rompermi il tendine di Achille per scoprirlo... ]

Esme ha scritto: ↑domenica 4 agosto 2024, 19:59 Non è l'altezza assoluta del pennino, ma quella in proporzione alla sezione e alla presa.

Concordo.

OT:

Esme ha scritto: ↑domenica 4 agosto 2024, 19:59 [ Ma ho dovuto rompermi il tendine di Achille per scoprirlo... ]

…urca!!!
Fine OT