Black Hole Flex mod: customizzare un pennino per renderlo flessibile
Inviato: lunedì 6 maggio 2024, 14:01
PARTE PRIMA
1) Presentazione
La procedura che riferisco è stata attuata da me tre volte e tutte e tre con successo. Si tratta di una procedura che dura non più di 10 minuti. Lo strumento che serve è un minitrapano Dremel/Micromot Proxxon non fa differenza (costo 40-60 euro).
1) Principi
Un pennino flessibile ha la proprietà di divaricare i rebbi al variare della pressione esercitata sul pennino. Due sono gli elementi che entrano in gioco in questo fenomeno. Innanzitutto l'elasticità del materiale. La proprietà cioè di alcuni materiali di modificare la propria forma se sottoposti ad una forza e ritornare alla forma originaria al venir meno di quella forza. Questo è il primo aspetto ed è in genere il più conosciuto e valutato quando si parla di pennini flessibili. Ma c'è un secondo aspetto che in genere passa in sordina ma è altrettanto importante: il grado di curvatura della lamina di cui è costituito il pennino. SENZA CURVATURA DELLA LAMINA IL PENNINO È ELASTICO MA NON FLESSIBILE. Sembra paradossale questa affermazione e pertanto è opportuno esemplificarla. Utilizzo un foglio di carta.
Immaginiamo di avere un pennino costituito da una finissima lamina elastica.
Proviamo ora ad esercitare una pressione immaginando che la lamina sia perfettamente piana:
Come si può notare i rebbi non si aprono. Forse subiscono una minima variazione dovuta a tensioni di superficie ma nulla di più.
Proviamo ora ad esercitare una pressione immaginando che la lamina di cui è costituito il pennino sia curva, cioè la sua sezione sia un arco:
Come si vede nell'immagine i rebbi si allargano a dismisura!
Bisogna intendere l'importanza di questi fenomeni, in particolare del secondo, perché andando ad operare sulla geometria del pennino bisogna avere ben chiaro un concetto: in entrambi i casi riportati abbiamo a che fare con un pennino il cui materiale ha lo stesso grado di elasticità, ma solo nel secondo caso abbiamo a che fare con un pennino flessibile.
Dovendo rendere flessibile un pennino rigido in acciaio stainless (cioè inossidabile ovvero Inox) noi sappiamo con certezza che il materiale, l'acciaio, ha un suo grado di elasticità a certe condizioni (spessore e forma). Dobbiamo pertanto operare con minime sottrazioni di materiale al fine di favorire l'espressione della sua naturale elasticità. Queste sottrazioni di materiale sono finalizzate ad abbattere l'indice di rigidità del pennino stesso. A questo punto dobbiamo chiederci DOVE operare le sottrazioni di materiale. Cioè stabilire sulla superficie del pennino una topografia di massimizzazione della flessibilità.
Richiamando il secondo degli elementi costitutivi di un pennino flessibile la risposta è immediata: le sottrazioni di materiale non devono cadere sulle spalle del pennino dove il grado di curvatura della lamina è maggiore, ma sul dorso dove il grado di curvatura è minimo!
Così facendo l'abbattimento della rigidità del pennino si risolve in immediata flessibilità! È la tensione sulle fasce laterali che porta i rebbi ad aprirsi.
2) Prima prova: Hero 395
Questa penna di fabbricazione cinese è considerata una stilografica con pennino flessibile. Il costo non supera i 10 euro (spese di spedizione comprese). È strutturalmente una penna favolosa. Sezione in metallo, chiusura a scatto, fusto in rame decorato e laccato. Il pennino però non è flessibile e chiunque lo abbia provato lo sa per certo. È un pennino semirigido. Ecco l'intervento di customizzazione con cui ho portato questo pennino dalla condizione di semirigido a flessibile.
Già con questa semplice modifica il pennino della Hero 395 diventa un vero flessibile.
Nella seconda parte gli altri impressionanti risultati.
1) Presentazione
La procedura che riferisco è stata attuata da me tre volte e tutte e tre con successo. Si tratta di una procedura che dura non più di 10 minuti. Lo strumento che serve è un minitrapano Dremel/Micromot Proxxon non fa differenza (costo 40-60 euro).
1) Principi
Un pennino flessibile ha la proprietà di divaricare i rebbi al variare della pressione esercitata sul pennino. Due sono gli elementi che entrano in gioco in questo fenomeno. Innanzitutto l'elasticità del materiale. La proprietà cioè di alcuni materiali di modificare la propria forma se sottoposti ad una forza e ritornare alla forma originaria al venir meno di quella forza. Questo è il primo aspetto ed è in genere il più conosciuto e valutato quando si parla di pennini flessibili. Ma c'è un secondo aspetto che in genere passa in sordina ma è altrettanto importante: il grado di curvatura della lamina di cui è costituito il pennino. SENZA CURVATURA DELLA LAMINA IL PENNINO È ELASTICO MA NON FLESSIBILE. Sembra paradossale questa affermazione e pertanto è opportuno esemplificarla. Utilizzo un foglio di carta.
Immaginiamo di avere un pennino costituito da una finissima lamina elastica.
Proviamo ora ad esercitare una pressione immaginando che la lamina sia perfettamente piana:
Come si può notare i rebbi non si aprono. Forse subiscono una minima variazione dovuta a tensioni di superficie ma nulla di più.
Proviamo ora ad esercitare una pressione immaginando che la lamina di cui è costituito il pennino sia curva, cioè la sua sezione sia un arco:
Come si vede nell'immagine i rebbi si allargano a dismisura!
Bisogna intendere l'importanza di questi fenomeni, in particolare del secondo, perché andando ad operare sulla geometria del pennino bisogna avere ben chiaro un concetto: in entrambi i casi riportati abbiamo a che fare con un pennino il cui materiale ha lo stesso grado di elasticità, ma solo nel secondo caso abbiamo a che fare con un pennino flessibile.
Dovendo rendere flessibile un pennino rigido in acciaio stainless (cioè inossidabile ovvero Inox) noi sappiamo con certezza che il materiale, l'acciaio, ha un suo grado di elasticità a certe condizioni (spessore e forma). Dobbiamo pertanto operare con minime sottrazioni di materiale al fine di favorire l'espressione della sua naturale elasticità. Queste sottrazioni di materiale sono finalizzate ad abbattere l'indice di rigidità del pennino stesso. A questo punto dobbiamo chiederci DOVE operare le sottrazioni di materiale. Cioè stabilire sulla superficie del pennino una topografia di massimizzazione della flessibilità.
Richiamando il secondo degli elementi costitutivi di un pennino flessibile la risposta è immediata: le sottrazioni di materiale non devono cadere sulle spalle del pennino dove il grado di curvatura della lamina è maggiore, ma sul dorso dove il grado di curvatura è minimo!
Così facendo l'abbattimento della rigidità del pennino si risolve in immediata flessibilità! È la tensione sulle fasce laterali che porta i rebbi ad aprirsi.
2) Prima prova: Hero 395
Questa penna di fabbricazione cinese è considerata una stilografica con pennino flessibile. Il costo non supera i 10 euro (spese di spedizione comprese). È strutturalmente una penna favolosa. Sezione in metallo, chiusura a scatto, fusto in rame decorato e laccato. Il pennino però non è flessibile e chiunque lo abbia provato lo sa per certo. È un pennino semirigido. Ecco l'intervento di customizzazione con cui ho portato questo pennino dalla condizione di semirigido a flessibile.
Già con questa semplice modifica il pennino della Hero 395 diventa un vero flessibile.
Nella seconda parte gli altri impressionanti risultati.