C'e un pennino più giusto per una certa scrittura, ma chi si accontenta...
Inviato: domenica 25 febbraio 2024, 21:34
Nel suo “Calligrafia. Cenno storico…”, originariamente pubblicato da Hoepli nel 1894 (io ne possiedo una ristampa del 1990), il prof. Ranieri Percossi riferisce della “scrittura rotonda”, una grafia verticale costruita intorno alla forma quadrata. Questa scrittura fu particolarmente in voga in Italia durante la prima metà del ventesimo secolo, almeno fino alla metà degli anni ‘40. È probabile che al suo successo abbia contribuito anche il suo carattere radicalmente distinto, dal punto di vista visivo, da quello della corsiva inglese, dalla quale la grafia degli Italiani volle particolarmente distinguersi, anche per ragioni ideologiche, durante il ventennio fascista.
La scrittura rotonda è disegnata per essere eseguita con il pennino tronco. Sul foglio che ho fotografato più in basso, la seconda linea con l’alfabeto, così come quella seguente, sono state scritte con il pennino italico di una Parker Duofold Centennial. Il primo alfabetò, però, e i messaggi delle ultime due righe, sono scritti con il pennino appuntito e flessibile della Montblanc Calligraphy, che ancora una volta dimostra le sue doti di adattabilità a diversi stili di scrittura.
La scrittura rotonda è disegnata per essere eseguita con il pennino tronco. Sul foglio che ho fotografato più in basso, la seconda linea con l’alfabeto, così come quella seguente, sono state scritte con il pennino italico di una Parker Duofold Centennial. Il primo alfabetò, però, e i messaggi delle ultime due righe, sono scritti con il pennino appuntito e flessibile della Montblanc Calligraphy, che ancora una volta dimostra le sue doti di adattabilità a diversi stili di scrittura.