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Una volta cercavo di finire l'inchiostro per evitare di sprecarlo.

Ora mi prende il devasto tutto e sciacquo via l'inchiostro se vedo che non rende bene con la penna .

Esagero? Voi come vi comportate quando l'inchiostro ( spesso nuovo ) delude nella penna che lo avete caricato?
Alla fine il mio pensiero attuale è che la mia sanità mentale non vale al più € 0.50 di inchiostro ( mezzo ml ) .

lo uso finché non mi annoio. a volte capita che il giudizio iniziale sia negativo ma che poi, nei giorni successivi, inizi a piacermi l'accoppiata

se poi, invece, è una cartuccia può cadere anche il mondo, ma devo finirla. sprecare una cartuccia in un pacco da 6 mi sembra bruttissimo

l'ultimo esempio è l'iroshizuku kiri same. comprato proprio perché mi faceva pietà vicino al fratello fuyu-syogun, l'ho provato con un po' di pregiudizio. ma nei giorni successivi è diventato uno tra i miei grigi preferiti

quando mi capita, e la penna è a cartuccia o converter, uso una siringa, aspiro l'inchiostro e lo trasferisco in un'altra penna, che presumibilmente per caratteristiche di flusso si abbina meglio con l'inchiostro. Ne ho fin troppi, ma mi spiace sempre sprecare inchiostro.

Dipende da quanto non va bene.

Se non è irritante da usare lo finisco e amen.

Se invece mi fa venire l'orticaria o mi sale la voglia di schiantarla contro il muro lo trasferisco su un'altra penna (tramite siringa o cartuccia) se possibile, se non è possibile la lavo (ad es. penna a levetta).

Se l'inchiostro è una lotta continua con tutte le penne su cui lo provo finisce nel lavandino.

Per ora mi è successo solo con un pacchetto di cartucce Parker Quink blu è un pacchetto di cartucce Aurora BlueBlack, entrambi erano delle chiaviche totali su qualsiasi penna.

Tempo fa avevo più pazienza e terminavo l’inchiostro comunque. Poi ho iniziato a caricare le penne davvero poco, a sufficienza per una buona prova, così nel caso non fosse stato convincente avrei impiegato poco tempo a terminarlo. Oggidì, se proprio non va sciacquo tutto e via. La vita è troppo breve

Sì, la vita è troppo breve: se non va, se non mi piace, se cambio idea svuoto e buonanotte.

Se non mi trovo bene con l'inchiostro lo butto giu' dal lavandino e buona notte.
Tutti tranne gli inchiostri Sailor. Quelli costano cosi' tanto che buttarli e' uno schiaffo alla miseria.

Comunque quando provo una nuova accoppiata non riempio mai la penna al 100% (le mie sono qualsi tutte a pistone).
Cosi' mal che vada limito i danni.

MatteoM ha scritto: ↑giovedì 31 agosto 2023, 11:09 Tutti tranne gli inchiostri Sailor.

Gli inchiostri costosi li uso solo sulle penne giapponesi che so che non mi deludono mai


Vedo che non sono l'unico che ha abbandonato l'idea di dover per forza farmi piacere qualcosa quando non mi piace

Io mi sono fatto un foglio Excel a matrice per segnare tutte le prove di accoppiamento penna/inchiostro con relativi voti e commenti, in modo da non ricascare in un abbinamento che non mi piaceva.

Anch'io se provo per la prima volta un abbinamento inchiostro/penna non la carico al 100% (a meno che non sia una cartuccia nuova), e se anche non mi piace consumo la carica fino alla fine, per dargli la possibilità di migliorare con l'uso.
Se vedo che anche dopo poche pagine (o addirittura una sola) è una roba insopportabile lo trasferisco su un'altra o la lavo se non è possibile. E poi segno sul libro nero....

Il fatto di usare Excel è comodo per vedere dopo un po' di prove quali inchiostro vanno bene sul maggior numero di penne e/o hanno la media voti più alta per decidere quali comprare in calamaio e quali invece evitare.

Ad es. per il nero comprerò il 4001 Black perché è quello che va bene sul maggior numero delle mie penne, Aurora Nero e Sailor sebbene siano più belli hanno un maggiore numero di penne sulle quali performano "non bene" e quindi sarei costretto a comprare 2 neri se voglio avere il nero da usare su tutte.

Premesso che il nero Aurora normalmente mi soddisfa sul 90% delle mie penne, se provo un inchiostro particolare e mi accorgo che non va generalmente non insisto troppo, sciacquo via e pazienza. Però di inchiostri che costano tanto, Iroshizuku e simili, non ne ho

Premetto che prima faccio un pò di prove a intinzione, se non sono convinto svuoto, lavo e carico con qualcos'altro.

A seconda dei casi svuoto nel calamaio originario, oppure se non sono sicuro che l'inchiostro sia perfettamente limpido svuoto in un calamaio a parte per esperimenti futuri.

Quello nella penna dritto nello scarico del lavandino.
Quello nel calamaio lo provo su altre penne e se il risultato non cambia lo regalo.
Quello nelle cartucce, se non ho altre penne compatibili, lo regalo.
Quello nelle cartucce, se ho altre penne compatibili, lo provo lì e se il risultato non cambia lo regalo.

Il mondo si divide in due: coloro che usano inchiostri con pigmenti, baystate blue, etc.. e chi no.
I primi avranno problemi di tanto in tanto, gli altri vivranno nella più assoluta tranquillità.
Io l'inchiostro non lo butto (a meno che non sia andato a male) e se un colore mi stufa pazienza. Troverò qualche occasione per usarlo anche se ci dovessi mettere 10 anni per finirlo. E il caso di tsuyu kusa della pilot. Comprai anni fa una confezione di 50ml perché era in offerta a 20 dollari ss incluse dal Giappone. Trovai il colore troppo slavato per i miei gusti e piuttosto che buttarlo nel lavandino ho trovato un uso particolare. Lo uso esclusivamente per fare le parole crociate della settimana enigmistica, ma sono anni che vado avanti. Ancora oggi mi resta circa 25 ml e non vedo l'ora di finirlo una volta per tutte.

Ma no, tsuyukusa è un bellissimo colore



25Ml di parole crociate sono quasi 100, 000 parole

Roland ha scritto: ↑giovedì 7 settembre 2023, 10:31 Lo uso esclusivamente per fare le parole crociate della settimana enigmistica

Con quale penna?