Scribo Piuma Levante, Flex B
Inviato: domenica 26 marzo 2023, 11:39
Recentemente ho avuto modo di ascoltare la dettagliata intervista a Luca Baglione, CEO di Scribo, fatta dal Circolo Stilografico Romano. Di qui la spinta a condividere con voi la mia personale esperienza con il produttore bolognese.
La curiosità per il marchio Scribo è nata circa un anno fa, ma ho dapprima rimandato l’acquisto perché ero titubante per via dei prezzi di listino molto alti. Inoltre, né la Feel né la Piuma sembravano avere forme per me accattivanti. Ad un certo punto, però, non ho più saputo resistere alla curiosità di provare il pennino e ho acquistato una Piuma Levante in resina arancione, edizione limitata a 219 pezzi.
Ero convinta che sarei entrata in possesso di una penna per niente bella, ma con un gran pennino. Invece, una volta presala in mano, ho perso la testa per l'estetica della Scribo Piuma: è bellissima! La forma ogivale della penna è caratterizzata da due facce, il colore della resina naturale è un arancione opaco dall'aria sognante: per qualche motivo mi evoca qualcosa, di lontano ed indefinito, come se quel colore lo avessi già avuto ma non ricordo dove. La geometria ha carattere, sembra un oggetto di design della Alessi, di quelli per cui paghi volentieri un sovrapprezzo folle. Anche la qualità costruttiva è indiscutibile: la penna è solida, ha consistenza pur essendo leggera, le filettature sono perfette, sia quella tra, corpo e sezione che quella tra sezione e cappuccio. Forse la filettatura sul fusto poteva essere più sottile, ma anche così com'è non rompe l'armonia. L’incisione Scribo sul fusto è fatta a regola d'arte, così come la piuma Incisa sul piccolo cerchio metallico apposto sul cappuccio. L'ergonomia della penna è perfetta, è davvero una Piuma. Io mi trovo molto bene con le penne con quello che sento sempre chiamare, con accezione negativa, "scalino" e trovo che il delta tra della sezione minore di quello del corpo renda la scrittura più confortevole.
Il packaging con cui la penna si presenta è molto curato: la scatola è bella al tatto, dentro è compreso un comodo portapenne e la penna è dotata di un converter di ottima qualità e brandizzato Scribo.
Il pennino Flex B non mi ha entusiasmata come credevo. Ha richiesto un tuning notevole perché la penna out of the box non scriveva. Il pennino era staccato dall'alimentatore in modo visibile e i rebbi puntavano leggermente verso l'alto. Questa geometria combinata con la lamina molto (troppo?) sottile faceva divaricare i rebbi invece che farli flettere, con un risultato alquanto deludente.
Ho cercato delle recensioni online, e ho visto che non ero l'unica con un esemplare di pennino che non scriveva out of the box:
https://ukfountainpens.com/2021/09/24/s ... ws-in-one/
Quando ho chiesto ad un amico, che sapevo aveva comprato una Feel Foglia, se il pennino fosse arrivato anche a lui così, mi ha risposto con una foto (il pennino che vedete fotografato di lato).
Ho smontato e sistemato io il pennino, rischiando grosso e invalidando la garanzia, ma non ho voluto mandare la penna in assistenza perché altri amici avevano condiviso con me la loro esperienza con il customer service di Scribo che con i pennini flessibili ha un atteggiamento critico, una sorta di diffidenza nei confronti dei fruitori. In sostanza il pennino flessibile viene considerato un pennino non per tutti, e in tutti i casi come i miei, l'assistenza lo ha giudicato rovinato dall'utilizzatore.
Il pennino ora scrive bene, ma se usato come un vero Flex ha bisogno di qualche giro di converter perché l'alimentatore non sempre riesce ad erogare il flusso necessario. Se si usa la penna perpendicolare al foglio, scrive sempre e senza problemi, ma se si vogliono ottenere variazioni di tratto, a volte bisogna proprio concedere delle pause per permettere all'inchiostro di scendere.
Non è un pennino che fa per me, ma non voglio rinunciare alla penna, per cui ho ordinato un pennino 6.5 Omas per fare un trapianto.
In conclusione, penna bellissima con un prezzo esagerato per l'esperienza di scrittura che offre.
La curiosità per il marchio Scribo è nata circa un anno fa, ma ho dapprima rimandato l’acquisto perché ero titubante per via dei prezzi di listino molto alti. Inoltre, né la Feel né la Piuma sembravano avere forme per me accattivanti. Ad un certo punto, però, non ho più saputo resistere alla curiosità di provare il pennino e ho acquistato una Piuma Levante in resina arancione, edizione limitata a 219 pezzi.
Ero convinta che sarei entrata in possesso di una penna per niente bella, ma con un gran pennino. Invece, una volta presala in mano, ho perso la testa per l'estetica della Scribo Piuma: è bellissima! La forma ogivale della penna è caratterizzata da due facce, il colore della resina naturale è un arancione opaco dall'aria sognante: per qualche motivo mi evoca qualcosa, di lontano ed indefinito, come se quel colore lo avessi già avuto ma non ricordo dove. La geometria ha carattere, sembra un oggetto di design della Alessi, di quelli per cui paghi volentieri un sovrapprezzo folle. Anche la qualità costruttiva è indiscutibile: la penna è solida, ha consistenza pur essendo leggera, le filettature sono perfette, sia quella tra, corpo e sezione che quella tra sezione e cappuccio. Forse la filettatura sul fusto poteva essere più sottile, ma anche così com'è non rompe l'armonia. L’incisione Scribo sul fusto è fatta a regola d'arte, così come la piuma Incisa sul piccolo cerchio metallico apposto sul cappuccio. L'ergonomia della penna è perfetta, è davvero una Piuma. Io mi trovo molto bene con le penne con quello che sento sempre chiamare, con accezione negativa, "scalino" e trovo che il delta tra della sezione minore di quello del corpo renda la scrittura più confortevole.
Il packaging con cui la penna si presenta è molto curato: la scatola è bella al tatto, dentro è compreso un comodo portapenne e la penna è dotata di un converter di ottima qualità e brandizzato Scribo.
Il pennino Flex B non mi ha entusiasmata come credevo. Ha richiesto un tuning notevole perché la penna out of the box non scriveva. Il pennino era staccato dall'alimentatore in modo visibile e i rebbi puntavano leggermente verso l'alto. Questa geometria combinata con la lamina molto (troppo?) sottile faceva divaricare i rebbi invece che farli flettere, con un risultato alquanto deludente.
Ho cercato delle recensioni online, e ho visto che non ero l'unica con un esemplare di pennino che non scriveva out of the box:
https://ukfountainpens.com/2021/09/24/s ... ws-in-one/
Quando ho chiesto ad un amico, che sapevo aveva comprato una Feel Foglia, se il pennino fosse arrivato anche a lui così, mi ha risposto con una foto (il pennino che vedete fotografato di lato).
Ho smontato e sistemato io il pennino, rischiando grosso e invalidando la garanzia, ma non ho voluto mandare la penna in assistenza perché altri amici avevano condiviso con me la loro esperienza con il customer service di Scribo che con i pennini flessibili ha un atteggiamento critico, una sorta di diffidenza nei confronti dei fruitori. In sostanza il pennino flessibile viene considerato un pennino non per tutti, e in tutti i casi come i miei, l'assistenza lo ha giudicato rovinato dall'utilizzatore.
Il pennino ora scrive bene, ma se usato come un vero Flex ha bisogno di qualche giro di converter perché l'alimentatore non sempre riesce ad erogare il flusso necessario. Se si usa la penna perpendicolare al foglio, scrive sempre e senza problemi, ma se si vogliono ottenere variazioni di tratto, a volte bisogna proprio concedere delle pause per permettere all'inchiostro di scendere.
Non è un pennino che fa per me, ma non voglio rinunciare alla penna, per cui ho ordinato un pennino 6.5 Omas per fare un trapianto.
In conclusione, penna bellissima con un prezzo esagerato per l'esperienza di scrittura che offre.