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22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Scribo Piuma Levante, Flex B
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Scribo Piuma Levante, Flex B
Recentemente ho avuto modo di ascoltare la dettagliata intervista a Luca Baglione, CEO di Scribo, fatta dal Circolo Stilografico Romano. Di qui la spinta a condividere con voi la mia personale esperienza con il produttore bolognese.
La curiosità per il marchio Scribo è nata circa un anno fa, ma ho dapprima rimandato l’acquisto perché ero titubante per via dei prezzi di listino molto alti. Inoltre, né la Feel né la Piuma sembravano avere forme per me accattivanti. Ad un certo punto, però, non ho più saputo resistere alla curiosità di provare il pennino e ho acquistato una Piuma Levante in resina arancione, edizione limitata a 219 pezzi.
Ero convinta che sarei entrata in possesso di una penna per niente bella, ma con un gran pennino. Invece, una volta presala in mano, ho perso la testa per l'estetica della Scribo Piuma: è bellissima! La forma ogivale della penna è caratterizzata da due facce, il colore della resina naturale è un arancione opaco dall'aria sognante: per qualche motivo mi evoca qualcosa, di lontano ed indefinito, come se quel colore lo avessi già avuto ma non ricordo dove. La geometria ha carattere, sembra un oggetto di design della Alessi, di quelli per cui paghi volentieri un sovrapprezzo folle. Anche la qualità costruttiva è indiscutibile: la penna è solida, ha consistenza pur essendo leggera, le filettature sono perfette, sia quella tra, corpo e sezione che quella tra sezione e cappuccio. Forse la filettatura sul fusto poteva essere più sottile, ma anche così com'è non rompe l'armonia. L’incisione Scribo sul fusto è fatta a regola d'arte, così come la piuma Incisa sul piccolo cerchio metallico apposto sul cappuccio. L'ergonomia della penna è perfetta, è davvero una Piuma. Io mi trovo molto bene con le penne con quello che sento sempre chiamare, con accezione negativa, "scalino" e trovo che il delta tra della sezione minore di quello del corpo renda la scrittura più confortevole.
Il packaging con cui la penna si presenta è molto curato: la scatola è bella al tatto, dentro è compreso un comodo portapenne e la penna è dotata di un converter di ottima qualità e brandizzato Scribo.
Il pennino Flex B non mi ha entusiasmata come credevo. Ha richiesto un tuning notevole perché la penna out of the box non scriveva. Il pennino era staccato dall'alimentatore in modo visibile e i rebbi puntavano leggermente verso l'alto. Questa geometria combinata con la lamina molto (troppo?) sottile faceva divaricare i rebbi invece che farli flettere, con un risultato alquanto deludente.
Ho cercato delle recensioni online, e ho visto che non ero l'unica con un esemplare di pennino che non scriveva out of the box:
https://ukfountainpens.com/2021/09/24/s ... ws-in-one/
Quando ho chiesto ad un amico, che sapevo aveva comprato una Feel Foglia, se il pennino fosse arrivato anche a lui così, mi ha risposto con una foto (il pennino che vedete fotografato di lato).
Ho smontato e sistemato io il pennino, rischiando grosso e invalidando la garanzia, ma non ho voluto mandare la penna in assistenza perché altri amici avevano condiviso con me la loro esperienza con il customer service di Scribo che con i pennini flessibili ha un atteggiamento critico, una sorta di diffidenza nei confronti dei fruitori. In sostanza il pennino flessibile viene considerato un pennino non per tutti, e in tutti i casi come i miei, l'assistenza lo ha giudicato rovinato dall'utilizzatore.
Il pennino ora scrive bene, ma se usato come un vero Flex ha bisogno di qualche giro di converter perché l'alimentatore non sempre riesce ad erogare il flusso necessario. Se si usa la penna perpendicolare al foglio, scrive sempre e senza problemi, ma se si vogliono ottenere variazioni di tratto, a volte bisogna proprio concedere delle pause per permettere all'inchiostro di scendere.
Non è un pennino che fa per me, ma non voglio rinunciare alla penna, per cui ho ordinato un pennino 6.5 Omas per fare un trapianto.
In conclusione, penna bellissima con un prezzo esagerato per l'esperienza di scrittura che offre.
La curiosità per il marchio Scribo è nata circa un anno fa, ma ho dapprima rimandato l’acquisto perché ero titubante per via dei prezzi di listino molto alti. Inoltre, né la Feel né la Piuma sembravano avere forme per me accattivanti. Ad un certo punto, però, non ho più saputo resistere alla curiosità di provare il pennino e ho acquistato una Piuma Levante in resina arancione, edizione limitata a 219 pezzi.
Ero convinta che sarei entrata in possesso di una penna per niente bella, ma con un gran pennino. Invece, una volta presala in mano, ho perso la testa per l'estetica della Scribo Piuma: è bellissima! La forma ogivale della penna è caratterizzata da due facce, il colore della resina naturale è un arancione opaco dall'aria sognante: per qualche motivo mi evoca qualcosa, di lontano ed indefinito, come se quel colore lo avessi già avuto ma non ricordo dove. La geometria ha carattere, sembra un oggetto di design della Alessi, di quelli per cui paghi volentieri un sovrapprezzo folle. Anche la qualità costruttiva è indiscutibile: la penna è solida, ha consistenza pur essendo leggera, le filettature sono perfette, sia quella tra, corpo e sezione che quella tra sezione e cappuccio. Forse la filettatura sul fusto poteva essere più sottile, ma anche così com'è non rompe l'armonia. L’incisione Scribo sul fusto è fatta a regola d'arte, così come la piuma Incisa sul piccolo cerchio metallico apposto sul cappuccio. L'ergonomia della penna è perfetta, è davvero una Piuma. Io mi trovo molto bene con le penne con quello che sento sempre chiamare, con accezione negativa, "scalino" e trovo che il delta tra della sezione minore di quello del corpo renda la scrittura più confortevole.
Il packaging con cui la penna si presenta è molto curato: la scatola è bella al tatto, dentro è compreso un comodo portapenne e la penna è dotata di un converter di ottima qualità e brandizzato Scribo.
Il pennino Flex B non mi ha entusiasmata come credevo. Ha richiesto un tuning notevole perché la penna out of the box non scriveva. Il pennino era staccato dall'alimentatore in modo visibile e i rebbi puntavano leggermente verso l'alto. Questa geometria combinata con la lamina molto (troppo?) sottile faceva divaricare i rebbi invece che farli flettere, con un risultato alquanto deludente.
Ho cercato delle recensioni online, e ho visto che non ero l'unica con un esemplare di pennino che non scriveva out of the box:
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Quando ho chiesto ad un amico, che sapevo aveva comprato una Feel Foglia, se il pennino fosse arrivato anche a lui così, mi ha risposto con una foto (il pennino che vedete fotografato di lato).
Ho smontato e sistemato io il pennino, rischiando grosso e invalidando la garanzia, ma non ho voluto mandare la penna in assistenza perché altri amici avevano condiviso con me la loro esperienza con il customer service di Scribo che con i pennini flessibili ha un atteggiamento critico, una sorta di diffidenza nei confronti dei fruitori. In sostanza il pennino flessibile viene considerato un pennino non per tutti, e in tutti i casi come i miei, l'assistenza lo ha giudicato rovinato dall'utilizzatore.
Il pennino ora scrive bene, ma se usato come un vero Flex ha bisogno di qualche giro di converter perché l'alimentatore non sempre riesce ad erogare il flusso necessario. Se si usa la penna perpendicolare al foglio, scrive sempre e senza problemi, ma se si vogliono ottenere variazioni di tratto, a volte bisogna proprio concedere delle pause per permettere all'inchiostro di scendere.
Non è un pennino che fa per me, ma non voglio rinunciare alla penna, per cui ho ordinato un pennino 6.5 Omas per fare un trapianto.
In conclusione, penna bellissima con un prezzo esagerato per l'esperienza di scrittura che offre.
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Scrivo Piuma Levante, Flex B
Chiedo scusa, il correttore ha modificato Scribo con Scrivo.
Gli amministratori sarebbero così gentili da correggerlo?
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Penna e pennino interessanti...
PS. Bentornata Rita !!
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PS. Bentornata Rita !!
Renato.
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Almeno nella versione Flex secondo me sì, e anche nelle versioni broad. L'alimentatore è una fontana e il converterino standard tiene poco ink rispetto al fabbisogno giornalieroAutomedonte ha scritto: ↑lunedì 27 marzo 2023, 15:14 Quindi nella sostanza conviene lasciarla perdere![]()
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bentrovata, Rita.
Sempre interessante leggere le tue disamine. Mi spiazzi però, cavoli, la Scribo non la voglio perché la trovo brutta (o perlomeno, bella da chiusa, soprattutto la Feel - e bei materiali - , ma senza cappuccio mi lascia sgomento), ma mi intriga tantissimo il pennino nel quale si dice sia insita l'eredità Omas, e invece... adori la penna e il pennino ti delude!
Ho letto che partivi anche tu dal mio presupposto. Forse l'errore è stato considerare il flex.
Parecchio tempo fa ricordo che parlavo di questi pennini con Tom Westerich di Penboard.de. Tom è sempre stato un grande ammiratore Omas (e ne ha riparate parecchie). Diceva che questi pennini flex sono troppo molli ("come il burro fuso") e troppo diversi dai vecchi Omas.
Facci sapere come va con il nuovo pennino (ma è un vecchio Omas, o prodotto da Scribo?) sono curioso.
Per il resto, giustamente, se per te lo scalino non è un problema, e per me continua ad esserlo, è probabile che aspetterò (forse in eterno) che Scribo cambi design...
Sempre interessante leggere le tue disamine. Mi spiazzi però, cavoli, la Scribo non la voglio perché la trovo brutta (o perlomeno, bella da chiusa, soprattutto la Feel - e bei materiali - , ma senza cappuccio mi lascia sgomento), ma mi intriga tantissimo il pennino nel quale si dice sia insita l'eredità Omas, e invece... adori la penna e il pennino ti delude!
Ho letto che partivi anche tu dal mio presupposto. Forse l'errore è stato considerare il flex.
Parecchio tempo fa ricordo che parlavo di questi pennini con Tom Westerich di Penboard.de. Tom è sempre stato un grande ammiratore Omas (e ne ha riparate parecchie). Diceva che questi pennini flex sono troppo molli ("come il burro fuso") e troppo diversi dai vecchi Omas.
Facci sapere come va con il nuovo pennino (ma è un vecchio Omas, o prodotto da Scribo?) sono curioso.
Per il resto, giustamente, se per te lo scalino non è un problema, e per me continua ad esserlo, è probabile che aspetterò (forse in eterno) che Scribo cambi design...
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Ciao Rita, è un piacere rileggerti. Ora ho un valido motivo per non comprare una Scribo oltre a quello che le trovavo brutte
, grazie per la tua precisa disamina
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Scribo Piuma Levante, Flex B
Bentornata Rita!
La recensione è, come sempre, molto ben dettagliata.
Purtroppo di questo servizio clienti superiore (nel senso che si sente superiore) ci aveva dato conferma anche Calpurnio che, dopo aver utilizzato normalmente un UEF flex si è ritrovato con i rebbi spampanati e il tratto M flex con flusso esagerato. L’assistenza non gli riconobbe la garanzia incolpandolo al 100%.
Forse il modo “vintage” per ottenere la flessibilità del pennino non è assottigliare il metallo fino a renderlo trasparente, o almeno non credo che OMAS (o Bock per essa) e tutti gli altri facessero così, altro che eredità OMAS…
Sono comunque contento che la penna ora funzioni e che, soprattutto, ti piaccia. Spero vivamente che il pennino OMAS che hai ordinato sia la soluzione definitiva per portare la penna al top.
Non ho capito il discorso dell’alimentatore: è una fontana, ma se chiedi flessione non sta dietro alla richiesta?
La recensione è, come sempre, molto ben dettagliata.
Purtroppo di questo servizio clienti superiore (nel senso che si sente superiore) ci aveva dato conferma anche Calpurnio che, dopo aver utilizzato normalmente un UEF flex si è ritrovato con i rebbi spampanati e il tratto M flex con flusso esagerato. L’assistenza non gli riconobbe la garanzia incolpandolo al 100%.
Forse il modo “vintage” per ottenere la flessibilità del pennino non è assottigliare il metallo fino a renderlo trasparente, o almeno non credo che OMAS (o Bock per essa) e tutti gli altri facessero così, altro che eredità OMAS…
Sono comunque contento che la penna ora funzioni e che, soprattutto, ti piaccia. Spero vivamente che il pennino OMAS che hai ordinato sia la soluzione definitiva per portare la penna al top.
Non ho capito il discorso dell’alimentatore: è una fontana, ma se chiedi flessione non sta dietro alla richiesta?
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
C7H14S [cit. Chimicazza]
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Hai ragione, la Feel è brutta, a maggior ragione per me che sono aracnofobica e il corpo così diviso mi ricorda molto questi animaletti (a seconda della latitudine anche animaloni!!!) che non amo particolarmente. La Piuma in alcune colorazioni, invece, secondo me è proprio bella, altrimenti mai mi sarei ingegnata a trovare un pennino per tenerla!sansenri ha scritto: ↑lunedì 27 marzo 2023, 22:00 bentrovata, Rita.
Sempre interessante leggere le tue disamine. Mi spiazzi però, cavoli, la Scribo non la voglio perché la trovo brutta (o perlomeno, bella da chiusa, soprattutto la Feel - e bei materiali - , ma senza cappuccio mi lascia sgomento), ma mi intriga tantissimo il pennino nel quale si dice sia insita l'eredità Omas, e invece... adori la penna e il pennino ti delude!
Ho letto che partivi anche tu dal mio presupposto. Forse l'errore è stato considerare il flex.
Parecchio tempo fa ricordo che parlavo di questi pennini con Tom Westerich di Penboard.de. Tom è sempre stato un grande ammiratore Omas (e ne ha riparate parecchie). Diceva che questi pennini flex sono troppo molli ("come il burro fuso") e troppo diversi dai vecchi Omas.
Facci sapere come va con il nuovo pennino (ma è un vecchio Omas, o prodotto da Scribo?) sono curioso.
Per il resto, giustamente, se per te lo scalino non è un problema, e per me continua ad esserlo, è probabile che aspetterò (forse in eterno) che Scribo cambi design...![]()
Sono d'accordo con Tom: il Flex di Scribo non ricorda nemmeno lontanamente la qualità di Omas, ma di nessuna epoca. È proprio "burro fuso", un po' più consistente di Cuki doppia forza ecco, ma somiglia tanto alla carta stagnola.
Il pennino che ho preso è un vecchio Omas, di titanio. Gli ho già fatto il grinding Italic e scrive molto bene. Nessuno dei problemi riscontrati con il pennino Scribo.
Per me lo scalino non è un problema ma un plus dell'ergonomia della penna

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Grazie Koten, e grazie a tutti gli altri per la calorosa accoglienza.Koten90 ha scritto: ↑lunedì 27 marzo 2023, 22:58 Bentornata Rita!
La recensione è, come sempre, molto ben dettagliata.
Purtroppo di questo servizio clienti superiore (nel senso che si sente superiore) ci aveva dato conferma anche Calpurnio che, dopo aver utilizzato normalmente un UEF flex si è ritrovato con i rebbi spampanati e il tratto M flex con flusso esagerato. L’assistenza non gli riconobbe la garanzia incolpandolo al 100%.
Forse il modo “vintage” per ottenere la flessibilità del pennino non è assottigliare il metallo fino a renderlo trasparente, o almeno non credo che OMAS (o Bock per essa) e tutti gli altri facessero così, altro che eredità OMAS…
Sono comunque contento che la penna ora funzioni e che, soprattutto, ti piaccia. Spero vivamente che il pennino OMAS che hai ordinato sia la soluzione definitiva per portare la penna al top.
Non ho capito il discorso dell’alimentatore: è una fontana, ma se chiedi flessione non sta dietro alla richiesta?
Assottigliare la lamina è esattamente quello che hanno fatto, che non era affatto il metodo Omas.
Scribo credo si sia davvero arroccata su questo atteggiamento di dire che gli altri non sanno usare i loro pennini. Una cosa del genere all'inizio magari genera curiosità perché quelli di Scribo sono entrati nel mercato come "eredi di Omas", in più con "pennino difficile". Però poi le aziende devono fare i conti con le esperienze condivise dagli utenti, anche di quelli "ordinari" e non spericolati, come me che non metto alla prova le mie penne con pagine di 88888 sottile-broad.
L'alimentatore sta dietro alla richiesta del pennino Omas, ma non del Flex originale e temo quindi non sia un problema di fluss, a questo punto, ma di mollezza del pennino. Immaginate una carta stagnola che deve tornare in posizione e riaderire all'alimentatore.
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Renderlo trasparente no, ma avere rebbi più lunghi e talvolta anche più sottili in alcuni casi si (parlo di pennini d'epoca).
Non so se questo è il caso (le Scribo non rientrano proprio nei miei interessi), ma vedere flessibili antichi piegati per troppa pressione mi è successo più di una volta.
Ricordo anche Dante del Vecchio che ci disse, quando una decina di anni fa visitammo Visconti, che loro non li avrebbero più fatti dopo che con un test di mercato gliene tornarono un 20% piegati.
Certo, assumere che sia sempre colpa del cliente in casi come questi è molto comodo per il servizio clienti...
Ma è un problema che esiste.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Salve Edis,
si stanno usando affermazioni molto trancianti, come quella che riporto qui sopra.
I pennini veramente flessibili non sono per tutti, specie oggi giorno dove quasi nessuno di noi è stato educato al loro uso [se la quasi totalità dei produttori non desidera proporli al pubblico un motivo c'è] e probabilmente non è il Suo caso, avendo magari Lei ampia esperienza in calligrafia e pennini flessibili, si potrebbe però trattare di un pennino fallato, da qui a generalizzare senza dati precisi il passo mi pare piuttosto lungo.
Sul web vanno praticamente sempre i casi negativi, e molto meno spesso gli utenti soddisfatti.
Senza NESSUN intento polemico, la prego mi creda.
In particolare, Vi è una cosa che mi ha colpito nei Suoi messaggi, ovvero che la flessibilità sarebbe stata raggiunta attraverso un'eccessivo assottigliamento della lamina il che renderebbe il pennino stesso troppo delicato ed inutilizzabile. Quindi un possibile difetto di progettazione, il che escluderebbe il difetto di fabbricazione di cui sopra e permetterebbe la generalizzazione.
Ora vorrei capire se è un'impressione personale o se è un dato concreto. Non dispongo del pennino in oggetto per verificarlo, ma se ha la possibilità, potrebbe indicarci se ed in che punto il pennino presenta una centinatura? Potrebbe misurare lo spessore della lamina del pennino all'altezza dei rebbi e dell'innesto? Così da poterlo confrontare con un pennino OMAS vintage flessibile, sotto questo particolare aspetto?
Non sarebbe una prova decisiva, avendo l'elasticità del metallo non solo relazione con il proprio spessore, ma con la composizione della lega dello stesso, dalla sua geometria e dal processo di tempera. Potrebbe però essere un indizio.
grazie
Marco
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