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Le ripartenze

Inviato: lunedì 29 agosto 2022, 17:16
da sansenri
non è raro sentir parlare di problemi di false partenze con questa o quella stilografica e poi giù un diluvio di consigli su come risolvere, lavare, modificare, cambiare l'inchiostro, etc. Poi ci sono quelle stilografiche note per "seccare in fretta" per motivi vari, tenuta del cappuccio, controcappuccio, alimentatori stitici, mal disegnati, o converter cattura inchiostro, etc.

Magari se ne sarà parlato già, l'argomento emerge spesso nei commenti delle varie recensioni, una ricerca però non sembra restituire l'argomento specifico raggruppato. In realtà sono curioso di sapere invece quali siano le vostre penne che ripartono SEMPRE (o quasi) prontamente.
Mi rendo conto che la scelta dell'inchiostro conti abbastanza, ma mediamente, usando un inchiostro "non difficile" (non un super-saturo incolla tutto), quali delle vostre penne ripartono davvero senza indugi anche dopo 3-4 settimane lasciate a se stesse? (2-3 giorni troppo facile, la casistica sarebbe troppo ampia).

Ultimamente prendere una penna inchiostrata e accorgermi non solo che faccia fatica, ma che non scriva proprio, mi infastidisce un poco, soprattutto quando invece riscontro che alcune altre penne miracolosamente scrivono subito, senza neanche un millimetro di salto di tratto, anche dopo un mese.
(ora non ditemi che la soluzione è usare meno penne e non lasciarle inutilizzate per un mese... perchè le risposte possono essere comunque molto utili. Per dire, se una penna scrive dopo un mese, dopo due giorni non ci sarà neanche da chiederselo!)

Io qualcuna (anche più di qualcuna) così ce l'ho. Ne ho anche parecchie che invece fanno le bizze, non me ne disfo per altri motivi (che potrete immaginare, ma non è utile discutere qui).
E' anche ovvio, che il discorso non è detto che possa essere generalizzato, della stessa penna potrebbe essercene una che scrive sempre subito, un'altra no... ma mi interessa la vostra esperienza. (in merito a questo concetto della esperienza soggettiva, su un altro sito, mi sono sentito dire "che valore vuoi che abbia una esperienza soggettiva? ognuno ti darà una risposta diversa, inutile chiedere." "ma come?" rispondo io "siamo su un forum... se non ci scambiamo opinioni soggettive, di che altro dobbiamo parlare?... :roll: , va be')

Riscontravo questo comportamento virtuoso proprio oggi, al rientro al lavoro dopo le vacanze. Penna nello zainetto del lavoro, bellamente dimenticata per 4 settimane tutte, carica circa per metà. Pelikan M30, a stantuffo (tra l'altro presa abbastanza di recente da un gentile utente del forum!), inchiostro Diamine Asa.
La prendo in mano, sfilo il cappuccio, e con benevolenza volto le pagine del notebook su cui mi accingo a scrivere, in una pagina in fondo per provare se scrive, pronto a perdonare eventuali incertezze. Ma quando mai?! neanche un millimetro di salto, scrive subito come se l'avessi caricata ora...

Ad onor del vero dovevo aspettarmelo, le mie M200 si comportano quasi tutte allo stesso modo, in genere lo considero uno dei grandi pregi delle Pelikan (e spesso lo sento dire da altri).

Quali sono le altre vostre che "scrivono subito anche dopo lunga sosta"? (sento spesso parlare di Pilot...)

Le ripartenze

Inviato: lunedì 29 agosto 2022, 17:31
da Maruska
Le Pelikan sono come dici tu, partono subito, ma anche le Twsbi (eco) anche dopo anni di inutilizzo le Capless no per esempio, hanno bisogno di una spinta, anche le Lamy si asciugano dopo un po', le Aurora Optima partono sempre, le Leonardo no. Ora queste sono le mie "esperienze personali" quindi non vanno prese per oro colato.

Le ripartenze

Inviato: lunedì 29 agosto 2022, 21:53
da sansenri
La mia Leonardo Art Decò è uscita a testa alta dalla prova. Anche lei è rimasta mezza carica ed inutilizzata per quasi un mese.
Oggi l'ho ripresa in mano e si è messa a scrivere immediatamente senza incertezze.
Ovvio che all'interno di una marca le differenze ci possono essere tra modello e modello, La Art Decò è un modello di fascia più alta con alimentatore in ebanite, il ché secondo me aiuta. Anche la Optima ha l'alimentatore in ebanite (non ho però fatto una prova così a lungo con una Optima finora).

Le ripartenze

Inviato: martedì 30 agosto 2022, 8:54
da platax
TWSBI ECO, sempre perfette sotto questo aspetto (ma anche altri aspetti, funzionano davvero bene!)

Le ripartenze

Inviato: martedì 30 agosto 2022, 10:17
da Pettirosso
Per mia esperienza, tutte le Pelikan (anche le più economiche a cartuccia) e le Aurora (anche qui, incluse Ipsilon, Marco Polo, Idea, Hastil, ecc.) escono molto bene.
Una mia sorpresa è stata la Moonman (ora Majohn) T5 (ovvero la versione cinese della Aurora Optima): presa per curiosità, si è rivelata un'ottima penna come fattura (ovviamente il pennino è in acciaio, ma comunque molto scorrevole). Premesso che io le conservo tutte adagiate in orizzontale, la uso saltuariamente, ed ogni volta che la riprendo non ha la minima incertezza.

Le ripartenze

Inviato: martedì 30 agosto 2022, 13:34
da Koten90
Confermo le Pilot, compresa la Capless, che non fece fatica a ripartire nemmeno caricata con l'X-Feather dopo un paio di mesi, prova invece non superata brillantemente dalla Pilot Urban Pop dopo le vacanze di Natale: mi toccò lavarla.
La mia Lamy Joy è un'altra eccellente che può rimanere ferma per mesi.

Le ripartenze

Inviato: martedì 30 agosto 2022, 13:56
da mastrogigino
Tra le mie le migliori sono le Platinum Preppy/Plaisir, dopo un mese togli il tappo, appoggi sul foglio e partono o subito o dopo un tratto a vuoto.

La peggiore? Facile, la maledetta Parker IM :evil:
Anche dopo che ho chiuso il foro sotto la clip basta una giornata senza usarla e bisogna mettere il pennino sotto l'acqua per farlo ripartire. Super irritante... :thumbdown:

Le ripartenze

Inviato: martedì 30 agosto 2022, 14:04
da Maruska
Una cosa è da dire: se la penna viene usare quotidianamente per lunghe sessioni di scrittura, è ben difficile che abbia problemi di ripartenza se rimane ferma qualche giorno, perché il conduttore è ben carico di inchiostro e quindi la penna va. Ricordo un giorno che andai a trovare un mio cugino che usava solo la Lamy CP1 con cartucce blu Lamy, negli anni aveva scritto quaderni interi di ricordi, quel conduttore era zuppo di inchiostro (lo so perché glielo ho smontato davanti ai suoi occhi sbarrati :lol: ) una penna così anche se sta ferma sei mesi riparte a spron battente come se niente fosse. Io che ho tante penne inchiostrare e scrivo due righe al giorno con ognuna non posso pretendere di avere una penna che dopo sei mesi riparte come se niente fosse, i miei conduttori raramenti sono così ripieni, tanto meno con un inchiostro Lamy blu, che non intasa le penne, io uso inchiostri di tutti i generi e colori.
Un discorso a parte merita la Twsbi Eco che avendo una chiusura gommosa (Monet me lo aveva spiegato meglio) non lascia entrare aria e quindi la penna riparte per forza, senza problemi, perché l'inchiostro non si asciuga mai.

mastrogigino ha scritto: martedì 30 agosto 2022, 13:56 Tra le mie le migliori sono le Platinum Preppy/Plaisir, dopo un mese togli il tappo, appoggi sul foglio e partono o subito o dopo un tratto a vuoto.

La peggiore? Facile, la maledetta Parker IM :evil:
Anche dopo che ho chiuso il foro sotto la clip basta una giornata senza usarla e bisogna mettere il pennino sotto l'acqua per farlo ripartire. Super irritante... :thumbdown:
a parte che non mi piace come scrivono le Preppy/Plaisir, copio e incollo: "Platinum Preppy è una penna stilografica con pennino in acciaio e sistema di chiusura del cappuccio Slip & Seal che previene l'asciugatura dell'inchiostro fino ad un anno di non utilizzo" tutto sta nel sistema di chiusura, come anche per le Twsbi anche se non è lo stesso sistema.

Le ripartenze

Inviato: martedì 30 agosto 2022, 14:19
da Monet63
sansenri ha scritto: lunedì 29 agosto 2022, 17:16 Quali sono le altre vostre che "scrivono subito anche dopo lunga sosta"? (sento spesso parlare di Pilot...)
Tutte le Pelikan a pistone, a prescindere dall'inchiostro.
Tutte le TWSBI con la guarnizione alla chiusura che, evidentemente, fa molto bene il suo lavoro.
Tutte le Platinum con il sistema "slip&seal", egregiamente funzionante.
Le Parker Sonnet vecchio tipo, previa modifica (reversibile) del cappuccio; diversamente sono tra le peggiori.
La mia Talentum.
La mia Delta Mezzanotte.

La più esagerata è stata una TWSBI Eco, dimenticata oltre un anno con dentro l'inchiostro: non solo il livello è rimasto più o meno uguale, ma la penna è ripartita immediatamente.

:wave:

Le ripartenze

Inviato: martedì 30 agosto 2022, 15:30
da Ste003
Pelikan 120 ed M150 ripartono subito.
Montblanc 144 e SW idem come sopra.
Sailor #500 vedi quanto scritto due righe prima.
Aurora 88 ‘che te lo dico a fare’.
Leonardo MZ e MM appena poggio scrivono.
In genere stanno tutte orizzontali o cariche o con pennino bagnato per intenzione.
Nota a margine della Leo MZ: proprio oggi, dopo 2 giorni verticale nello zaino (intendo a pennino in su con cappuccio), pennino intinto giorni prima, converter scarico, appena presa non solo ha scritto, ma aveva la parte esterna dove poggio le dita sporca di inchiostro. E prima non lo era.
Sarà evaporato e ricondensato per il caldo/freddo. Mah….

Le ripartenze

Inviato: martedì 30 agosto 2022, 16:01
da pugliamix
Argomento molto interessante. :clap:
Cerco di fornire il mio contributo, per le poche penne in possesso.
Nessun problema con Pelikan (m150, m400) e con Pilot (Elite double crosshatch e Myu) che mi è capitato di lasciare caricate, inutilizzate a lungo, sbatacchiate nello zaino un po' in tutte le posizioni e, una volta riprese in mano, non hanno fatto una piega. Pure la Sailor Sapporo non ha mai fatto cilecca. Magari scrivono più scuro per qualche riga, ma poi il tratto riprende il colore "naturale".
Lamy Safari Al Star con stub 1.1 ha avuto di recente un comportamento diverso: l'inchiostro tende a seccare se la si lascia a lungo a riposo. In quei casi, quando inizia a fare le bizze (il tratto sbiadisce per poi interrompersi, come se fosse scarica) meglio scaricarla del tutto, lavarla e asciugarla. Però con cartucce caricate a inchiostro Lamy blu non ha mai dato problemi, che si sono invece presentati in questi termini con altra marca + converter (il problema l'ho visto con il Lie de The di Herbin).
Queste le mie magre esperienze. Le altre penne che ho, finora non le ho mai abbandonate prima che fossero completamente scariche.

Le ripartenze

Inviato: martedì 30 agosto 2022, 16:32
da mastrogigino
Maruska ha scritto: martedì 30 agosto 2022, 14:04
mastrogigino ha scritto: martedì 30 agosto 2022, 13:56 Tra le mie le migliori sono le Platinum Preppy/Plaisir, dopo un mese togli il tappo, appoggi sul foglio e partono o subito o dopo un tratto a vuoto.

La peggiore? Facile, la maledetta Parker IM :evil:
Anche dopo che ho chiuso il foro sotto la clip basta una giornata senza usarla e bisogna mettere il pennino sotto l'acqua per farlo ripartire. Super irritante... :thumbdown:
a parte che non mi piace come scrivono le Preppy/Plaisir, copio e incollo: "Platinum Preppy è una penna stilografica con pennino in acciaio e sistema di chiusura del cappuccio Slip & Seal che previene l'asciugatura dell'inchiostro fino ad un anno di non utilizzo" tutto sta nel sistema di chiusura, come anche per le Twsbi anche se non è lo stesso sistema.
Questione di gusti, per me sono delle ottime penne "utilitarie" che non ti tradiscono mai (un po' come una vecchia volkswagen polo).
Se una penna la carico è per usarla, quindi non mi è mai capitato di superare il mese di inutilizzo (e per pura dimenticanza) quindi non posso verificare se il test di quanto viene pubblicizzato dalla casa madre sia vero davvero, peró ci posso credere.

Tutto il contrario la maledetta Parker, sembra che abbia un deumidificatore installato nel cappuccio, la lasci 24 e giá devi sciacquare il pennino se no col cavolo che scrivi.
Scommetto che se la lascio 15gg sulla scrivania nella cartuccia ci trovo solo la polvere... :thumbdown:

Le ripartenze

Inviato: martedì 30 agosto 2022, 16:55
da JetMcQuack
Parker moderne indecenti, a me seccano anche dopo aver sigillato il cappuccio. Meglio le cinesi :x

Le ripartenze

Inviato: martedì 30 agosto 2022, 17:23
da WGS84
Anch'io non ho rilevato incertezze con le TWSBI ECO (F ed M) e la fida M200. Anche la Safari EF dopo le ferie ha ripreso a scrivere senza alcun problema. La Sonnet così com'è, invece, è molto problematica da questo punto di vista (e infatti è finita in panchina in attesa di tempi migliori).

Le ripartenze

Inviato: martedì 30 agosto 2022, 19:41
da sansenri
Ste003 ha scritto: martedì 30 agosto 2022, 15:30 Pelikan 120 ed M150 ripartono subito.
Montblanc 144 e SW idem come sopra.
Sailor #500 vedi quanto scritto due righe prima.
Aurora 88 ‘che te lo dico a fare’.
Leonardo MZ e MM appena poggio scrivono.
In genere stanno tutte orizzontali o cariche o con pennino bagnato per intenzione.
Nota a margine della Leo MZ: proprio oggi, dopo 2 giorni verticale nello zaino (intendo a pennino in su con cappuccio), pennino intinto giorni prima, converter scarico, appena presa non solo ha scritto, ma aveva la parte esterna dove poggio le dita sporca di inchiostro. E prima non lo era.
Sarà evaporato e ricondensato per il caldo/freddo. Mah….
occhio però che qualche giorno non vale, tutte le penne (o quasi...) dopo due giorni ferme dovrebbero ripartire.
Mi interessano davvero quelle "miracolose".
Nella mia esperienza quelle a stantuffo hanno una marcia in più, probabilmente perchè il sistema a stantuffo permette all'inchiostro di restare a contatto con l'alimentatore su una superficie più ampia, però non è detto.
Con le eyedropper, quelle in ebanite con alimentatore in ebanite, si verifica forse la stessa cosa, tuttavia la posizione orizzontale gioca molto, se le conservo in verticale tendono a seccarsi anche loro.