SCHNELL “PENSELPEN” – New York, 1928
Inviato: martedì 28 giugno 2022, 10:32
Prologo
La penna
Le misure
MARCA E MODELLO
1. Questioni di metodo
2. Il Produttore: Julius L. Schnell
3. La Marca
4. Lo strumento
5. Il nome
6. La trasvolata e la clip
7. Le pubblicità
8. I colori e le taglie
9. Modelli da scrivania
10. Personalizzazione
11. Stile
12. Il sistema di caricamento
13. I gruppi scrittura
Conclusioni
* * *
Prologo
Dopo averla ammirata dal vivo nella collezione di Armando Dabbene a Milano (viewtopic.php?p=179839) e aver goduto della presentazione dello splendido esemplare di Marcello (Peppepipes) qui sul forum (viewtopic.php?f=28&t=12782), avevo deciso che mi sarei procurato anch’io un esemplare della mitica Schnell’s Penselpen, alla prima occasione propizia… Così, nel marzo dello scorso anno, dopo solo una manciata di minuti dal suo inserimento nella vetrina di un noto sito di vendite californiano, l’ho prontamente acquistata e me la sono fatta spedire a casa. Ovviamente, per posta aerea!
La penna
SCHNELL PENSELPEN “combinazione di penna stilografica & matita automatica” (combo), misura standard in celluloide nera tornita da barra piena, parti metalliche a vista laminate oro, corretto pennino Schnell in oro 14 carati, caricamento [slide] lever filler; matita automatica con mine da 1.1 mm; produzione U.S.A., anno 1928.
Le misure
Penna chiusa: 14,9 cm Penna con cappuccio calzato: 14,7 cm Cappuccio: 5,7 cm
Fusto: 14,1 cm (con pennino sporgente di 1,8 cm)
Lunghezza solo matita: 4,8 cm (con mina retratta)
Lunghezza solo stilografica: 9,3 cm (con pennino sporgente di 1,8 cm) Diametro cappuccio: 12 mm
Diametro max fusto: 11 mm
Diametro medio impugnatura: 10 mm Peso (carica): 20 g
Cappuccio: 5 g
Fusto: 15 g
Peso solo stilografica: 8 g
Peso solo matita: 7 g
MARCA E MODELLO
1. Questioni di metodo
Come sono solito procedere nelle mie ricerche, dopo aver consultato il nostro formidabile Wiki
mi rivolgo alle fonti pubblicitarie su rivista (che spesso acquisto direttamente) e ai cataloghi d’epoca (quando siano stati resi generosamente disponibili in rete); da tempo ho preso anche a consultare per abbonamento i quotidiani nordamericani (di “seconda fascia”), che non si trovano praticamente mai in vendita al pubblico, non essendosi conservati per il deterioramento della carta (a differenza delle riviste generaliste); poi mi rivolgo agli studi/interventi pubblicati sull’argomento dai grandi collezionisti (che citano spesso i libri specifici sull’argomento), e ancora ai dati immessi sulle piattaforme di e-commerce da venditori qualificati e in rete dagli appassionati…
Anche questa volta, così, sono potuto giungere a scoperte interessanti ma la Penselpen, pur molto amata dai collezionisti, si è purtroppo rivelata ancora avvolta nel mistero per diversi dettagli fondamentali.
2. Il Produttore: Julius L. Schnell
Le notizie biografiche sul mitico Julius L. Schnell (nato secondo i miei calcoli intorno al 1872) ce le ha fornite lui stesso, in alcune interviste rilasciate (o forse meglio si potrebbe dire “commissionate”) in coincidenza con il lancio della “Penselpen” nel 1928 e poi reiterate nei mesi seguenti, che culminarono in un esteso ritratto per il “Reader’s Digest” del giugno 1929, messo a disposizione in rete dai PCA (Pen Collectors of America): https://drive.google.com/file/d/1N8ogfC ... vP8gv/view
Schnell era emigrato dall’Alsazia (sotto la Germania, all’epoca) negli U.S.A. all’età di 21 anni e, dopo una breve gavetta in manifatture meccaniche, si era impiegato presso produttori di penne stilografiche: prima la O.E. Weidlich, poi la John Holland e infine la Swan (per 6 anni). Si era quindi messo in proprio nel 1903 per produrre – grazie anche ai brevetti depositati – (parti di o intere) stilografiche per conto terzi: Edward Todd, Conklin (alla quale arrivò a fornire fino a 600.000 penne a contratto) e Dunn, oltre a rifornire clienti privati nel fiorente “mercato pubblicitario” (per es. 75.000 stilografiche per una grande compagnia telefonica). Nel 1912 ricevette persino la lusinghiera offerta di associarsi con Walter A. Sheaffer a Fort Madison, che però egli rifiutò per non abbandonare New York. Comunque, aveva intrapreso anche la produzione “in prima persona” come nel caso delle stilografiche “The Arlington”, per le quali compariva col proprio nome come “Manufacturer”. La considerazione di cui godeva nell’ambiente fece sì che nel 1928 egli risultava essere (da alcuni anni) “Presidente dell’Associazione dei Produttori di Stilografiche” americani.
3. La Marca
Questo è uno di quei casi non certo infrequenti in cui la “Marca” ha prodotto un solo “Modello”, e il nome dell’azienda lo incorpora direttamente nel trademark:
Schnell Penselpen Corporation,
130 W. 42nd St. — New York, N. Y.
Continua…
La penna
Le misure
MARCA E MODELLO
1. Questioni di metodo
2. Il Produttore: Julius L. Schnell
3. La Marca
4. Lo strumento
5. Il nome
6. La trasvolata e la clip
7. Le pubblicità
8. I colori e le taglie
9. Modelli da scrivania
10. Personalizzazione
11. Stile
12. Il sistema di caricamento
13. I gruppi scrittura
Conclusioni
* * *
Prologo
Dopo averla ammirata dal vivo nella collezione di Armando Dabbene a Milano (viewtopic.php?p=179839) e aver goduto della presentazione dello splendido esemplare di Marcello (Peppepipes) qui sul forum (viewtopic.php?f=28&t=12782), avevo deciso che mi sarei procurato anch’io un esemplare della mitica Schnell’s Penselpen, alla prima occasione propizia… Così, nel marzo dello scorso anno, dopo solo una manciata di minuti dal suo inserimento nella vetrina di un noto sito di vendite californiano, l’ho prontamente acquistata e me la sono fatta spedire a casa. Ovviamente, per posta aerea!
La penna
SCHNELL PENSELPEN “combinazione di penna stilografica & matita automatica” (combo), misura standard in celluloide nera tornita da barra piena, parti metalliche a vista laminate oro, corretto pennino Schnell in oro 14 carati, caricamento [slide] lever filler; matita automatica con mine da 1.1 mm; produzione U.S.A., anno 1928.
Le misure
Penna chiusa: 14,9 cm Penna con cappuccio calzato: 14,7 cm Cappuccio: 5,7 cm
Fusto: 14,1 cm (con pennino sporgente di 1,8 cm)
Lunghezza solo matita: 4,8 cm (con mina retratta)
Lunghezza solo stilografica: 9,3 cm (con pennino sporgente di 1,8 cm) Diametro cappuccio: 12 mm
Diametro max fusto: 11 mm
Diametro medio impugnatura: 10 mm Peso (carica): 20 g
Cappuccio: 5 g
Fusto: 15 g
Peso solo stilografica: 8 g
Peso solo matita: 7 g
MARCA E MODELLO
1. Questioni di metodo
Come sono solito procedere nelle mie ricerche, dopo aver consultato il nostro formidabile Wiki

Anche questa volta, così, sono potuto giungere a scoperte interessanti ma la Penselpen, pur molto amata dai collezionisti, si è purtroppo rivelata ancora avvolta nel mistero per diversi dettagli fondamentali.
2. Il Produttore: Julius L. Schnell
Le notizie biografiche sul mitico Julius L. Schnell (nato secondo i miei calcoli intorno al 1872) ce le ha fornite lui stesso, in alcune interviste rilasciate (o forse meglio si potrebbe dire “commissionate”) in coincidenza con il lancio della “Penselpen” nel 1928 e poi reiterate nei mesi seguenti, che culminarono in un esteso ritratto per il “Reader’s Digest” del giugno 1929, messo a disposizione in rete dai PCA (Pen Collectors of America): https://drive.google.com/file/d/1N8ogfC ... vP8gv/view
Schnell era emigrato dall’Alsazia (sotto la Germania, all’epoca) negli U.S.A. all’età di 21 anni e, dopo una breve gavetta in manifatture meccaniche, si era impiegato presso produttori di penne stilografiche: prima la O.E. Weidlich, poi la John Holland e infine la Swan (per 6 anni). Si era quindi messo in proprio nel 1903 per produrre – grazie anche ai brevetti depositati – (parti di o intere) stilografiche per conto terzi: Edward Todd, Conklin (alla quale arrivò a fornire fino a 600.000 penne a contratto) e Dunn, oltre a rifornire clienti privati nel fiorente “mercato pubblicitario” (per es. 75.000 stilografiche per una grande compagnia telefonica). Nel 1912 ricevette persino la lusinghiera offerta di associarsi con Walter A. Sheaffer a Fort Madison, che però egli rifiutò per non abbandonare New York. Comunque, aveva intrapreso anche la produzione “in prima persona” come nel caso delle stilografiche “The Arlington”, per le quali compariva col proprio nome come “Manufacturer”. La considerazione di cui godeva nell’ambiente fece sì che nel 1928 egli risultava essere (da alcuni anni) “Presidente dell’Associazione dei Produttori di Stilografiche” americani.
3. La Marca
Questo è uno di quei casi non certo infrequenti in cui la “Marca” ha prodotto un solo “Modello”, e il nome dell’azienda lo incorpora direttamente nel trademark:
Schnell Penselpen Corporation,
130 W. 42nd St. — New York, N. Y.
Continua…