Ci sono pennini che...
Inviato: giovedì 3 marzo 2022, 13:34
... non ne vogliono sapere.
Mi riferisco alla necessità d'assicurare che vi siano quei pochi centesimi di millimetro di luce fra le punte che assicurino un flusso corretto. In tal modo, infatti, la stilografica scriverà anche con il solo suo peso.
Usualmente, sia su penne d'epoca sia su stilografiche moderne, è sufficiente l'uso giudizioso d'uno spessimetro, ma qualche volta la cosa non funziona.
Porto ad esempio un pennino d'oro degli anni Trenta, evidentemente concepito per la scrittura a ricalco.
Io scrivo con una mano molto leggera, perciò ho cercato d'adattarlo alle mie esigenze.
Nonostante abbia utilizzato anche lo spessimetro da 0,3 mm, lasciandolo inserito fra i rebbi per interi giorni, il pennino torna sempre alla sua posizione originaria, vanificando ogni sforzo.
C'è un'alternativa?
Ho scartato la tecnica dell'allargamento manuale dei rebbi, per la quale non ho la sensibilità né l'esperienza necessarie.
Grazie in anticipo!
Mi riferisco alla necessità d'assicurare che vi siano quei pochi centesimi di millimetro di luce fra le punte che assicurino un flusso corretto. In tal modo, infatti, la stilografica scriverà anche con il solo suo peso.
Usualmente, sia su penne d'epoca sia su stilografiche moderne, è sufficiente l'uso giudizioso d'uno spessimetro, ma qualche volta la cosa non funziona.
Porto ad esempio un pennino d'oro degli anni Trenta, evidentemente concepito per la scrittura a ricalco.
Io scrivo con una mano molto leggera, perciò ho cercato d'adattarlo alle mie esigenze.
Nonostante abbia utilizzato anche lo spessimetro da 0,3 mm, lasciandolo inserito fra i rebbi per interi giorni, il pennino torna sempre alla sua posizione originaria, vanificando ogni sforzo.
C'è un'alternativa?
Ho scartato la tecnica dell'allargamento manuale dei rebbi, per la quale non ho la sensibilità né l'esperienza necessarie.
Grazie in anticipo!