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Tra le ormai piuttosto numerose Case italiane, ecco la Gioia, attiva dal 2014, e che produce stilografiche ed altri strumenti di scrittura. Ecco alcune impressioni sulla Alleria Mare.

È una penna dalle dimensioni importanti:
da chiusa misura 14,5 cm.
da aperta misura 13,5 cm
il peso totale è di g. 36
il peso del solo corpo è di g. 23.

Realizzata con materiali robusti e molta cura, è una penna piacevole al tatto, maneggevole anche se non leggerissima.

Il cappuccio si chiude a vite, è possibile calzarlo, ma lo ritengo inutile, la penna si sbilancia molto e diventa inutilmente lunga.
In fondo alla sezione, con trovata non proprio ideale per una penna a stantuffo, sono posizionate le filettature per la chiusura del cappuccio, le quali inevitabilmente si sporcano di inchiostro quando il pennino viene immerso nello stesso. In ogni caso, sono riuscito a pulire il tutto velocemente e senza problemi, con l'aiuto di un "cotton fioc".

Il caricamento, come detto, è a stantuffo, morbido ed efficiente. Non esiste, però, la finestrella di ispezione del livello di inchiostro.

Il pennino in acciaio è un classico Jowo, nel mio caso ho scelto un M, preciso, con tratto da vero M. Il flusso è ottimo, la scrittura piacevole e scorrevole. Niente false partenze o intoppi vari.

Promossa a ( quasi ) pieni voti.

Molto bella, peccato per quella filettatura in fondo alla sezione.
Mi chiedo perché abbiano avuto questa "geniale" idea

Grazie per la recensione!

villager ha scritto: ↑martedì 18 maggio 2021, 9:55 Molto bella, peccato per quella filettatura in fondo alla sezione.
Mi chiedo perché abbiano avuto questa "geniale" idea

Grazie per la recensione!

Probabilmente per limitare al massimo il gradino tra cappuccio e fusto quando è chiusa, almeno penso

villager ha scritto: ↑martedì 18 maggio 2021, 9:55 Molto bella, peccato per quella filettatura in fondo alla sezione.
Mi chiedo perché abbiano avuto questa "geniale" idea

Teoricamente più la filettatura è vicina al pennino, meno aria gira a penna chiusa e quindi meglio riparte la penna.

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Teoricamente più la filettatura è vicina al pennino, meno aria gira a penna chiusa e quindi meglio riparte la penna.
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Osservazione tecnica interessante: non ci avevo pensato.

Automedonte ha scritto: ↑martedì 18 maggio 2021, 10:15 Probabilmente per limitare al massimo il gradino tra cappuccio e fusto quando è chiusa, almeno penso

Plausibile, però così risolvi un "problema" estetico e ne crei uno vero in quanto hai inchiostro nella filettatura quando carichi

maylota ha scritto: ↑martedì 18 maggio 2021, 10:37 Teoricamente più la filettatura è vicina al pennino, meno aria gira a penna chiusa e quindi meglio riparte la penna.

Hai ragione, però se tutti gli altri produttori fanno la filettatura in prossimità del fusto (con successo oserei dire) da un centinaio di anni ci sarà un motivo

maylota ha scritto: ↑martedì 18 maggio 2021, 10:37 Teoricamente più la filettatura è vicina al pennino, meno aria gira a penna chiusa e quindi meglio riparte la penna.

Hai ragione, però se tutti gli altri produttori fanno la filettatura in prossimità del fusto (con successo oserei dire) da un centinaio di anni ci sarà un motivo
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Sicuramente.
E' anche vero che una volta le penne erano più piccole, i pennini meno giganteschi, i cappucci aderivano di più, gli alimentatori erano fatti meglio e non avevano bisogno di inchiostri strapieni di additivi e lubrificanti per scrivere appena decentemente...

Difficile che uno ricarichi una penna a stantuffo/convertitore in giro, di solito questo lo faccio a casa prima di partire e dopo aver controllato il livello. A questo punto, se avessi quella penna, una passata sotto il rubinetto, un'asciugata e la pulizia è fatta, "questa o quella per me pari son" lo faccio con tutte.

mandi

Adesso sta aumentando l’abitudine di non mettere la finestrella per l’inchiostro ed è una cosa che trovo scomodissima, soprattutto se parliamo di una penna che porto in giro.
A casa se finisce improvvisamente posso caricarla ma fuori come faccio?

Queste Gioia mi piacciono ma se ne prendo una mi orienterò su quella a converter.

Dimenticavo la prova di scrittura. Su carta comune.

La mia Toscana ha la filettatura alla fine della sezione, come questa, ma gli accorti Santini hanno smussato e lucidato le creste dei filetti e neanche si sente, in più essendo a converter si può tranquillamente fare a meno di tuffare il pennino.

Non male questa penna, la trovo gradevole esteticamente. Penso anche io che sia un po' scomodo non avere la finestrella di ispezione in una penna a pistone. Ma sono anche loro "figli" di Delta?

Gioia è stata fondata da uno dei tre ex soci di Delta.

francoiacc ha scritto: ↑martedì 18 maggio 2021, 15:22 Gioia è stata fondata da uno dei tre ex soci di Delta.

Sapevo dipendente, non ex-socio. Comunque fa lo stesso .

Alfredo

alfredop ha scritto: ↑martedì 18 maggio 2021, 18:30

francoiacc ha scritto: ↑martedì 18 maggio 2021, 15:22 Gioia è stata fondata da uno dei tre ex soci di Delta.

Sapevo dipendente, non ex-socio. Comunque fa lo stesso .

Alfredo

Probabile che abbia preso fischi per fiaschi, ma il concetto cambia di poco effettivamente.