Sailor Shikiori Yodaki
Inviato: lunedì 10 maggio 2021, 23:11
Per il mio compleanno ho ricevuto in regalo la suddetta penna e una boccetta di Pilot Iroshizuku Yama Budo, così dopo qualche giorno di utilizzo scrivo un poco delle mie impressioni.
La penna, in plastica rosso bordeaux traslucido con qualche particella brillante, si presenta davvero bene. Si scrive molto delle plastiche Sailor, a mio avviso benché leggera, la penna sembra ben costruita e non ho l'impressione di un oggetto fragile.
Il cappuccio è a vite, e si svita in circa due giri e chiude saldamente. Riavvitandolo, a fine corsa si avverte una sensazione ammortizzata che ci fa capire la chiusura completa della penna, come se ci fosse un o-ring che tuttavia non vedo.
O-ring che invece è presebte in fondo alla filettatura su cui si avvita il fusto, che è in metallo e accoglie il converter fornito con la penna e che sembra di buona fattura.
Io amo particolarmente l'abbinamento di colori bordeaux e oro, quindi per me e azzeccatissimo, color oro che si ritrova anche sul pennino che presenta degli intarsi gradevoli e ben realizzati.
Proprio il pennino è quello che io definirei "chirurgico", un fine davvero fine ma scorrevole, la sensazione in scrittura è quella che potrebbe dare una matita ben appuntita. Su tutte le carte che ho provato, da Rhodia e Clairefontaine a Pigna, per finire con un quadernetto abbastanza stagionato con una carta da 80 grammi non ben definita, non presenta alcun impuntamento, scrive sempre bene e non gratta in ogni verso di scrittura.
Il flusso è ben bilanciato, non stitico ma nemmeno troppo abbondante, che consente di scrivere bene anche sulle carte meno pregiate.
La livrea è accattivante, briosa con i suoi tenui luccichii dei brillantini che non sono troppo abbondanti quindi non risultano "pacchiani" o troppo estrosi.
Una penna secondo me molto ben riuscita, è una Sailor 1911 in tutto, tranne che nel materiale del pennino, che è in acciaio dorato e presenta gli stessi fregi della sorella più altolocata.
A mio giudizio una penna ottima, col cappuccio calzato è di dimensioni giuste per poter essere usata da tutti senza problemi, e non presenta i problemi di controllo qualità delle penne più economiche di casa Sailor.
Queste penne sono il gradino immediatamente inferiore di quelle con i pennini in oro della Sailor, e a mio avviso superiori alle Lecoule o Young.
la serie Shikiori è davvero una piacevole scoperta. Penne ottime a mio avviso, affidabili e piacevoli esteticamente.
La penna, in plastica rosso bordeaux traslucido con qualche particella brillante, si presenta davvero bene. Si scrive molto delle plastiche Sailor, a mio avviso benché leggera, la penna sembra ben costruita e non ho l'impressione di un oggetto fragile.
Il cappuccio è a vite, e si svita in circa due giri e chiude saldamente. Riavvitandolo, a fine corsa si avverte una sensazione ammortizzata che ci fa capire la chiusura completa della penna, come se ci fosse un o-ring che tuttavia non vedo.
O-ring che invece è presebte in fondo alla filettatura su cui si avvita il fusto, che è in metallo e accoglie il converter fornito con la penna e che sembra di buona fattura.
Io amo particolarmente l'abbinamento di colori bordeaux e oro, quindi per me e azzeccatissimo, color oro che si ritrova anche sul pennino che presenta degli intarsi gradevoli e ben realizzati.
Proprio il pennino è quello che io definirei "chirurgico", un fine davvero fine ma scorrevole, la sensazione in scrittura è quella che potrebbe dare una matita ben appuntita. Su tutte le carte che ho provato, da Rhodia e Clairefontaine a Pigna, per finire con un quadernetto abbastanza stagionato con una carta da 80 grammi non ben definita, non presenta alcun impuntamento, scrive sempre bene e non gratta in ogni verso di scrittura.
Il flusso è ben bilanciato, non stitico ma nemmeno troppo abbondante, che consente di scrivere bene anche sulle carte meno pregiate.
La livrea è accattivante, briosa con i suoi tenui luccichii dei brillantini che non sono troppo abbondanti quindi non risultano "pacchiani" o troppo estrosi.
Una penna secondo me molto ben riuscita, è una Sailor 1911 in tutto, tranne che nel materiale del pennino, che è in acciaio dorato e presenta gli stessi fregi della sorella più altolocata.
A mio giudizio una penna ottima, col cappuccio calzato è di dimensioni giuste per poter essere usata da tutti senza problemi, e non presenta i problemi di controllo qualità delle penne più economiche di casa Sailor.
Queste penne sono il gradino immediatamente inferiore di quelle con i pennini in oro della Sailor, e a mio avviso superiori alle Lecoule o Young.
la serie Shikiori è davvero una piacevole scoperta. Penne ottime a mio avviso, affidabili e piacevoli esteticamente.