Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Sailor Shikiori Yodaki
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Sailor Shikiori Yodaki
Per il mio compleanno ho ricevuto in regalo la suddetta penna e una boccetta di Pilot Iroshizuku Yama Budo, così dopo qualche giorno di utilizzo scrivo un poco delle mie impressioni.
La penna, in plastica rosso bordeaux traslucido con qualche particella brillante, si presenta davvero bene. Si scrive molto delle plastiche Sailor, a mio avviso benché leggera, la penna sembra ben costruita e non ho l'impressione di un oggetto fragile.
Il cappuccio è a vite, e si svita in circa due giri e chiude saldamente. Riavvitandolo, a fine corsa si avverte una sensazione ammortizzata che ci fa capire la chiusura completa della penna, come se ci fosse un o-ring che tuttavia non vedo.
O-ring che invece è presebte in fondo alla filettatura su cui si avvita il fusto, che è in metallo e accoglie il converter fornito con la penna e che sembra di buona fattura.
Io amo particolarmente l'abbinamento di colori bordeaux e oro, quindi per me e azzeccatissimo, color oro che si ritrova anche sul pennino che presenta degli intarsi gradevoli e ben realizzati.
Proprio il pennino è quello che io definirei "chirurgico", un fine davvero fine ma scorrevole, la sensazione in scrittura è quella che potrebbe dare una matita ben appuntita. Su tutte le carte che ho provato, da Rhodia e Clairefontaine a Pigna, per finire con un quadernetto abbastanza stagionato con una carta da 80 grammi non ben definita, non presenta alcun impuntamento, scrive sempre bene e non gratta in ogni verso di scrittura.
Il flusso è ben bilanciato, non stitico ma nemmeno troppo abbondante, che consente di scrivere bene anche sulle carte meno pregiate.
La livrea è accattivante, briosa con i suoi tenui luccichii dei brillantini che non sono troppo abbondanti quindi non risultano "pacchiani" o troppo estrosi.
Una penna secondo me molto ben riuscita, è una Sailor 1911 in tutto, tranne che nel materiale del pennino, che è in acciaio dorato e presenta gli stessi fregi della sorella più altolocata.
A mio giudizio una penna ottima, col cappuccio calzato è di dimensioni giuste per poter essere usata da tutti senza problemi, e non presenta i problemi di controllo qualità delle penne più economiche di casa Sailor.
Queste penne sono il gradino immediatamente inferiore di quelle con i pennini in oro della Sailor, e a mio avviso superiori alle Lecoule o Young.
la serie Shikiori è davvero una piacevole scoperta. Penne ottime a mio avviso, affidabili e piacevoli esteticamente.
La penna, in plastica rosso bordeaux traslucido con qualche particella brillante, si presenta davvero bene. Si scrive molto delle plastiche Sailor, a mio avviso benché leggera, la penna sembra ben costruita e non ho l'impressione di un oggetto fragile.
Il cappuccio è a vite, e si svita in circa due giri e chiude saldamente. Riavvitandolo, a fine corsa si avverte una sensazione ammortizzata che ci fa capire la chiusura completa della penna, come se ci fosse un o-ring che tuttavia non vedo.
O-ring che invece è presebte in fondo alla filettatura su cui si avvita il fusto, che è in metallo e accoglie il converter fornito con la penna e che sembra di buona fattura.
Io amo particolarmente l'abbinamento di colori bordeaux e oro, quindi per me e azzeccatissimo, color oro che si ritrova anche sul pennino che presenta degli intarsi gradevoli e ben realizzati.
Proprio il pennino è quello che io definirei "chirurgico", un fine davvero fine ma scorrevole, la sensazione in scrittura è quella che potrebbe dare una matita ben appuntita. Su tutte le carte che ho provato, da Rhodia e Clairefontaine a Pigna, per finire con un quadernetto abbastanza stagionato con una carta da 80 grammi non ben definita, non presenta alcun impuntamento, scrive sempre bene e non gratta in ogni verso di scrittura.
Il flusso è ben bilanciato, non stitico ma nemmeno troppo abbondante, che consente di scrivere bene anche sulle carte meno pregiate.
La livrea è accattivante, briosa con i suoi tenui luccichii dei brillantini che non sono troppo abbondanti quindi non risultano "pacchiani" o troppo estrosi.
Una penna secondo me molto ben riuscita, è una Sailor 1911 in tutto, tranne che nel materiale del pennino, che è in acciaio dorato e presenta gli stessi fregi della sorella più altolocata.
A mio giudizio una penna ottima, col cappuccio calzato è di dimensioni giuste per poter essere usata da tutti senza problemi, e non presenta i problemi di controllo qualità delle penne più economiche di casa Sailor.
Queste penne sono il gradino immediatamente inferiore di quelle con i pennini in oro della Sailor, e a mio avviso superiori alle Lecoule o Young.
la serie Shikiori è davvero una piacevole scoperta. Penne ottime a mio avviso, affidabili e piacevoli esteticamente.
- antony2012
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Sailor Shikiori Yodaki
Ho sempre adorato le Sailor. Hanno la grazia di una penna altolocata e contemporaneamente la cattiveria di una penna da battaglia.
Peccato solo per le plastiche non all'altezza. Certo, molte sono bellissime (ho la shikori vega che mi fa impazzire) e il loro focus è sul gruppo scrittura, ma se metti a confronto con altre penne alla stessa fascia di prezzo purtroppo la differenza di materiali si vede (e si sente).
Bellissima recensione, però. Bravo
Peccato solo per le plastiche non all'altezza. Certo, molte sono bellissime (ho la shikori vega che mi fa impazzire) e il loro focus è sul gruppo scrittura, ma se metti a confronto con altre penne alla stessa fascia di prezzo purtroppo la differenza di materiali si vede (e si sente).
Bellissima recensione, però. Bravo
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- Stantuffo
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Sailor Shikiori Yodaki
Grazie mille. È la mia prima Sailor, ma leggo da più parti la questione delle plastiche. Su questa, non mi sembrano così scadenti.
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- Stantuffo
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Sailor Shikiori Yodaki
Bella penna e bella recensione. Sulle plastiche non mi pronuncio perché sono un po’ dubbiosa. Ho una Pro Gear Slim ed una 1911 e non ho capito ancora se mi piacciono o no, ma dire che sono “scadenti” no, dai. Semmai sono un po’ leggere.. In ogni caso quando inizi a scrivere sei così in adorazione del pennino che te le scordi!
Silvia
If you have help, it becomes someone else’s garden
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- Stantuffo
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Sailor Shikiori Yodaki
È quello il bello, anche se è un pennino in acciaio, credo sia un "high end" dei pennini in acciaio Sailor. Scrive molto bene, ed è bello da guardare. Davvero ci si dimentica delle plastiche, e credo sia proprio su questo che giochi Sailor . La ho testata sul campo portandola a scuola (lato cattedra, quindi ho scritto un po' meno del lato banchi) ed è promossa a pieni voti. Una simpatica piccola penna.
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- Snorkel
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Sailor Shikiori Yodaki
Bella recensione.
Mi pare di capire che la differenza tra Shikiori e Procolor sia nei colori e nella placcatura del pennino quindi visto che i primi sono un fattore puramente estetico mi viene da chiedere del pennino: ci sono differenze? La placcatura cambia il comportamento del pennino?
Mi pare di capire che la differenza tra Shikiori e Procolor sia nei colori e nella placcatura del pennino quindi visto che i primi sono un fattore puramente estetico mi viene da chiedere del pennino: ci sono differenze? La placcatura cambia il comportamento del pennino?
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- Stantuffo
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Sailor Shikiori Yodaki
Non ho provato la Procolor, quindi non saprei dirti. Magari attendiamo riscontri da qualcuno che le ha provate entrambe.
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- Snorkel
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Sailor Shikiori Yodaki
Ottimo, io sono in attesa della Shikiori Yonaga, e sebbene la forma a sigaro la reputi più che brutta quel pennino mi piace veramente molto.
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Sailor Shikiori Yodaki
Concordo sul giudizio esteticoClaudioHplus ha scritto: ↑sabato 5 giugno 2021, 13:27 Ottimo, io sono in attesa della Shikiori Yonaga, e sebbene la forma a sigaro la reputi più che brutta quel pennino mi piace veramente molto.