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A prescindere da uno stile calligrafico piuttosto che da un altro quali ritenete siano gli aspetti fondamentali/basilari dai quali partire per poter migliorare la propria grafia, rendendola al tempo stesso più gradevole, efficiente e chiara ?

Per quanto mi riguarda ritengo che gli aspetti del ritmo, della spaziatura tra le lettere, dell'approccio print-script e della uniformità di scrittura siano un buon punto di PARTENZA dal quale cominciare per migliorarsi...

Concordo con gli aspetti che hai sottolineato.
Per quel che mi riguarda, aggiungo l'attenzione a quei dettagli che possono dare o non dare eleganza alla scrittura.
Ad esempio, tendo a scrivere il trattino della t troppo basso, che risulta così sproporzionata e poco elegante.

Direi che bisogna (ri)appropriarsi della manualità per scrivere decentemente al di là dello stile, la personalizzazione può seguire la capacità di scrivere.
Per il corsivo, ad esempio, ci sono due classi di pensiero, scrivere tutta la parola di seguito e poi aggiungere il punto della i, la lineetta della t e così di seguito oppure scrivere con l'interruzione per aggiungere quanto sopra. Personalmente mi alleno con la prima soluzione e non è così facile come sembra. Vado meglio con lo stampatello minuscolo per l'abitudine, nel disegno tecnico, di scrivere con questi caratteri. Con l'uso del pc anche questa "arte" si è persa purtroppo.

mandi

ricart ha scritto: ↑sabato 26 settembre 2020, 13:38 Direi che bisogna (ri)appropriarsi della manualità per scrivere decentemente al di là dello stile, la personalizzazione può seguire la capacità di scrivere.
Per il corsivo, ad esempio, ci sono due classi di pensiero, scrivere tutta la parola di seguito e poi aggiungere il punto della i, la lineetta della t e così di seguito oppure scrivere con l'interruzione per aggiungere quanto sopra. Personalmente mi alleno con la prima soluzione e non è così facile come sembra. Vado meglio con lo stampatello minuscolo per l'abitudine, nel disegno tecnico, di scrivere con questi caratteri. Con l'uso del pc anche questa "arte" si è persa purtroppo.

mandi

a tal proposito preferisco mettere puntini e lineette a fine parola.
lo trovo più soddisfacente perché mi sembra come di dare delle pennellate finali.

l'uso del pc, invece, non lo trovo così negativo se tuttavia non si perde l'abitudine quotidiana di scrivere (anche) a mano.

in fondo le mani si allenano anche sulla tastiera...

Penso che sia anche una questione di fretta e attenzione.
Personalmente devo "decidere" di "scrivere bene" (scrivere "meglio" sarebbe più appropriato, considerata la zampa di gallina) focalizzandomi sulla forma delle lettere, sulla spaziatura e su ritmo (come dice StePen). Tuttavia questo richiede una scrittura più lenta e riflessiva, che ad esempio mal si concilia con gli appunti da scrivere velocemente ad una riunione.
Forse certi stili, come il Palmer possono essere appresi e usati anche "in velocità" (mi pare siano nati apposta per questo), ma ci vogliono anni secondo me per appropriarsene in modo da usarli automaticamente.

Hiver77 ha scritto: ↑sabato 26 settembre 2020, 17:25 Penso che sia anche una questione di fretta e attenzione.
Personalmente devo "decidere" di "scrivere bene" (scrivere "meglio" sarebbe più appropriato, considerata la zampa di gallina) focalizzandomi sulla forma delle lettere, sulla spaziatura e su ritmo (come dice StePen). Tuttavia questo richiede una scrittura più lenta e riflessiva, che ad esempio mal si concilia con gli appunti da scrivere velocemente ad una riunione.
Forse certi stili, come il Palmer possono essere appresi e usati anche "in velocità" (mi pare siano nati apposta per questo), ma ci vogliono anni secondo me per appropriarsene in modo da usarli automaticamente.

Per acquisire velocità mantenendo ordine, precisione, uniformità e ritmo sono necessari allenamento e prove.

Ci vuole tempo per fare grandi cose ma piccoli miglioramenti si notano secondo me anche dopo poche settimane di "applicazione".

Il Palmer è un corsivo che permette di mantenere la velocita ma che preferisco se utilizzato in maniera "custom" ovvero con un approccio print-script.
Al costo di ridurre un poco la velocità/continuità del tratto aumentano ancora di più leggibilità e "soggettività".
Considerazioni ovviamente personali e opinabili.

Secondo me, la prima cosa da fare per migliorare la propria scrittura, é comprendere il ductus delle lettere (é straordinario notare come sia lo stesso nella maggior parte delle grafie) e farlo proprio, istintivo, attraverso l'esercizio.

Uno "stile" di grafia é anzitutto la personalizzazione delle forme di un ductus consolidato; una bella grafia si accompagna – come altri hanno giá notato – con ritmo, uniformitá e grazia delle lettere.

Hiver77 ha notato un punto essenziale, riferendosi al tempo. Una grafia migliore richiede un tempo maggiore per essere eseguita. Questo tempo puó ridursi con l'esercizio, ma non conosco nessuna scorciatoia per scrivere bene e molto velocemente.