Astura, ma quale?
Inviato: giovedì 20 agosto 2020, 17:21
Vi presento il mio ultimo "recupero": una bella stilografica Astura, prodotta dalla S.A.F.I.S. di Torino, immagino negli anni Cinquanta. La struttura della penna è particolare: probabilmente ispirata esteticamente dall'Aurora 88, è una stilografica classica a pulsante di fondo.
M'ha incuriosito la ghiera filettata in celluloide, decisamente sottile, che s'avvita sul supporto del gruppo alimentatore - pennino al fine di avvitarvi la guaina di carenatura del pennino. La qualità è ottima, come testimoniano sia lo stato di conservazione della bella celluloide sia gli accoppiamenti perfetti fra le parti.
Il cappuccio si calza davvero bene e non sbilancia la penna in fase di scrittura. Purtroppo, il modello della penna non è inciso da nessuna parte, ed il secondo volume di "La storia della stilografica in Italia 1900 - 1950" di Letizia Jacopini non lo identifica, pur presentandone un esemplare a pagina 132. Perciò non posso essere più preciso quanto ad identificazione. Ecco le misure principali: lunghezza chiusa 131 mm, lunghezza aperta 116 mm, lunghezza aperta con il cappuccio calzato 145 mm, diametro massimo del corpo 12 mm, diametro massimo del cappuccio 12,2 mm.
L'unico neo di questo esemplare è il gruppo pennino - alimentatore: il primo è un Norex in acciaio dorato, il secondo è stato assottigliato per adattarsi alla sezione.
Chissà, forse un giorno troverò i componenti originali...