Porto la mia esperienza che, proprio con la AG7, non e' delle migliori.
Posseggo tre modelli della Fisher comprati un bel po' di anni fa negli USA:
- AG7
https://www.spacepen.com/originalastronautspacepen.aspx
- G4
https://www.spacepen.com/goldengriddesi ... cepen.aspx
- Bullet 400
https://www.spacepen.com/chromebullet.aspx
La AG7 e' quella che, pur avendo forse il fascino maggiore, mi ha deluso.
La trovo pesante, sbilanciata verso la clip e con una zona di impugnatura poco confortevole a causa della lavorazione molto spigolosa.
Per me decisamente poco adatta a lunghe sessioni di scrittura, e' comunque usabile per prendere pochi appunti veloci.
La mia in particolare, con il passare del tempo, ha sviluppato una crepa nel corpo dove e' alloggiato il blocco filettato di ottone che esce dalla parte superiore; questo l'ha resa praticamente inusabile perche' si allenta continuamente (devo ricordarmi di verificare se fosse possibile/conveniente mandarla in riparazione).
La G4 e' forse la piu' equilibrata. Esiste in diverse finiture: G4 = gold grid, B4 = black grid.
Trovo che Il corpo piu' sottile e meno "conico" della AG7 renda una senzazione di maggior ergonomia d'uso. E' sicuramente molto piiu' equilibrata della AG7 e non presenta la fastidiosa lavorazione nella zona di impugnatura e la trovo anche esteticamente piu' bella della AG7.
Fino ad oggi non ha mostrato problemi "strutturali", ma e' anche vero che la uso molto di rado.
La Bullet e' ottima dove c'e' bisogno di una penna di piccole dimesioni ma di ottima qualita' costruttiva; e' ormai un classico vederla infilata negli anellini portapenne delle agende di piccole dimensioni.
Una volta aperta e con il cappuccio calzato assume le dimensioni di una penna normale, ma e' anche vero che questa operazione lascia, a lungo andare, un segno sul corpo.
Al di la dei gusti personali (e delle evidenti pacchianerie in cui il produttore d'oltre oceano e' maestro) quello che mi piace maggiormente delle penne Fisher e' il refill: l'esperienza conferma praticamente tutte le qualita' vantate dal produttore (non l'ho usato sott'acqua o a gravita' zero).
Il fatto che venga fornito con un adattatore che ne consente l'uso al posto dei classici refill G2 e' per me essenziale, tanto essenziale che sto usando i refill Fisher in penne non Fisher.
Concludendo: le penne Fisher hanno certamente un loro fascino e, salvo il mio specifico caso, godono generalmente di buona reputazione qualitativa.
Se si e' attratti da queste penne fa benissimo ad acquistarle.
Se invece si e' attratti dalle caratteristiche tecniche dei refill piu' che dall'estetica delle penne consiglio pragmaticamente di acquistare una Parker Jotter piuttosto che una delle infinite penne utilitaristiche con refill di tipo G2 nelle quali si puo' inserire il refill Fisher.
Il mio setup attuale consiste infatti in una Jotter "flighter" con refill Fisher PR9 pronta al soccorso della stilografica di turno quando c'e' da riempire un modulo multicopia o se l'inchiostro della stilografica finisce.
Saluti.
Geraldo.