Pagina 1 di 3

Visconti Alchemy

Inviato: domenica 21 ottobre 2012, 13:28
da klapaucius
Oddio, un'altra Alchemy? :o

Immagine

Spero di no! :D

Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon

Inviato: domenica 21 ottobre 2012, 14:50
da Rampa
klapaucius ha scritto:Oddio, un'altra Alchemy? :o
Spero di no! :D
quella è una pagliacciata, altro che Alchemy!! :mrgreen:
Se l'autore è Visconti mi spiace, ma penso che sia da inserire nelle serie limitate orribili...

Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon

Inviato: domenica 21 ottobre 2012, 22:51
da dante
Rampa ha scritto:
klapaucius ha scritto:Oddio, un'altra Alchemy? :o
Spero di no! :D
quella è una pagliacciata, altro che Alchemy!! :mrgreen:
Se l'autore è Visconti mi spiace, ma penso che sia da inserire nelle serie limitate orribili...
Capisco che la penna non ti piaccia ,
Ma sai dirmi che cosa è l'Alchimia ?
Hai una vaga idea perchè la penna sia stata disegnata così ?
Il significato dell Ouroboros ,il dragone alchemico sai quale sia ?
Il doppio pennino F e M unico caso al mondo assieme alla Zerollo perchè è un simbolo alchemico ?
Lo sapevi che Jung nella sua teoria sulla psicoanalisi si rifà all'alchimia?

Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon

Inviato: lunedì 22 ottobre 2012, 10:03
da Rampa
dante ha scritto:
Rampa ha scritto: quella è una pagliacciata, altro che Alchemy!! :mrgreen:
Se l'autore è Visconti mi spiace, ma penso che sia da inserire nelle serie limitate orribili...
Capisco che la penna non ti piaccia ,
Ma sai dirmi che cosa è l'Alchimia ?
Hai una vaga idea perchè la penna sia stata disegnata così ?
Il significato dell Ouroboros ,il dragone alchemico sai quale sia ?
Il doppio pennino F e M unico caso al mondo assieme alla Zerollo perchè è un simbolo alchemico ?
Lo sapevi che Jung nella sua teoria sulla psicoanalisi si rifà all'alchimia?
Allora tu confermi che quella è proprio una Visconti!
Non penso che questa sia la discussione giusta per approfondire i temi alchemici, cmq di alchimia ne so qualcosa, o quanto basta per distinguere l'opera di Kircher da Harry Potter.

Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon

Inviato: lunedì 22 ottobre 2012, 22:02
da klapaucius
Visto che l'ho tirata io in ballo, sento di dover intervenire. Ammetto che non è il thread adatto, ma sulla Alchemy Rampa non è il primo a esprimere un giudizio fortemente negativo. E vorrei che si potesse continuare a farlo, se no dovremmo cancellare tutto il thread sulle edizioni limitate orribili...

Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon

Inviato: lunedì 22 ottobre 2012, 22:33
da Rampa
dante ha scritto:Renditi conto che hai definito una mia penna una pagliacciata, un termine non consono in alcun forum
Ti chiedo scusa e aggiungo che fai bene a difendere il tuo lavoro e le tue idee, se così l'hai pensata, così deve essere. Io posso dirti solo che il principio alchemico, che non ha niente a che fare con pentoloni magici o teorie follemente esoteriche, è un qualcosa di prezioso racchiuso in un segreto non facilmente accessibile. La carica simbolica della tradizione alchemica, così come hai giustamente riportato tu. è stata bene percepita anche da Jung, è anche cammino iniziatico e viaggio alla conoscenza dello spirito attraverso la materia. Fondamentale a questo proposito è stato il contributo di Kircher, il quale spesso raccomandava di andare alla ricerca dell'oro spirituale e non di quello metallico, inutilmente cercato da tanti ciarlatani di tutte le epoche. La tua penna "Alchemy" a mio parere tradisce prima di tutto il suo scopo primario: scrivere. In secondo luogo i simboli, i colori e le materie sono usati in modo fin troppo manifesto, o forse irriverente, per cui l'osservatore ha poco da "iniziare" un cammino in tal senso, si ritrova in un florilegio di colori abbaglianti ove sembra si sia abbandonato ogni senso della discrezione. Ciò detto faccio ancora una volta ammenda del mio essermi espresso in modo un pò troppo diretto, ma al tempo stesso auspico che il valido artigiano ci sappia stupire con nuove forme e sostanze.

Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon

Inviato: lunedì 22 ottobre 2012, 23:35
da piccardi
maxpop 55 ha scritto:Se è stata ideata e costruita vuol dire che ci sono persone interessate ad essa.
Per cui Dante non può che prendere nota che come per tutte le serie limitate ci sarà chi le apprezzerà e chi no.
Se ti riferisci alla Alchemy non c'è dubbio che come anche la Dupont che suggeriva Alessandro, la arcinota Montegrappa Chaos ed una fila di altre penne riportate da me nella discussione come galleria degli orrori delle edizioni limitate, sono state prodotte sulla base di una indicazione possano avere una clientela.

Il che non cambia di una virgola il mio personalissimo giudizio sul fatto che siano tutte (Alchemy compresa) bruttissime e terribilmente pacchiane.

Al momento l'unica ditta cui non sono consapevole di edizioni limitate pacchiane è la Lamy, complice anche il fatto che di edizioni limitate non ne fa proprio. Ci possiamo aggiungere la Pilot, che facendo come edizioni limitate delle Maki-e al limite le fa con decorazioni troppo pesanti, ma anche in quel caso restano comunque penne con una linea sensata e coerente. Ma data la mia ignoranza in termini di moderne potrei tranquillamente essermi perso qualche loro "capolavoro".

Le edizioni limitate citate invece, per quanto mi riguarda, restano oggetti brutti e, viste le forme eccessive, assolutamente inutili.

Simone

Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon

Inviato: martedì 23 ottobre 2012, 10:16
da dante
Rampa ha scritto:
dante ha scritto:Renditi conto che hai definito una mia penna una pagliacciata, un termine non consono in alcun forum
Ti chiedo scusa e aggiungo che fai bene a difendere il tuo lavoro e le tue idee, se così l'hai pensata, così deve essere. Io posso dirti solo che il principio alchemico, che non ha niente a che fare con pentoloni magici o teorie follemente esoteriche, è un qualcosa di prezioso racchiuso in un segreto non facilmente accessibile. La carica simbolica della tradizione alchemica, così come hai giustamente riportato tu. è stata bene percepita anche da Jung, è anche cammino iniziatico e viaggio alla conoscenza dello spirito attraverso la materia. Fondamentale a questo proposito è stato il contributo di Kircher, il quale spesso raccomandava di andare alla ricerca dell'oro spirituale e non di quello metallico, inutilmente cercato da tanti ciarlatani di tutte le epoche. La tua penna "Alchemy" a mio parere tradisce prima di tutto il suo scopo primario: scrivere. In secondo luogo i simboli, i colori e le materie sono usati in modo fin troppo manifesto, o forse irriverente, per cui l'osservatore ha poco da "iniziare" un cammino in tal senso, si ritrova in un florilegio di colori abbaglianti ove sembra si sia abbandonato ogni senso della discrezione. Ciò detto faccio ancora una volta ammenda del mio essermi espresso in modo un pò troppo diretto, ma al tempo stesso auspico che il valido artigiano ci sappia stupire con nuove forme e sostanze.
Tranquillo Rampa ho capito , a volte capita la parola sbagliata .
l'Alchimia è il piu grande tentativo dell'uomo di comprendere la natura quindi Dio.
Ho studiato a fondo l'alchimia e quella penna racchiude tutto il sapere alchemico , la cosidetta scienza ermetica.
La penna , esattamente come l'Alchimia, non è facile da comprendere sopratutto solo se si ha di fronte la penna e si apprezzano le sue raffinatezze, e si conosce l'alchimia!
La penna scrive egregiamente in 2 colori e in 2 finezze diverse ed è sospesa magneticamente nel cerchio della vita rappresentato dal dragone che mangia se stesso uno dei simboli fondamentali dell'Alchimia.
Il dragone o Ourorobos rappresenta lo scorrere del tempo, muore un anno e ne nasce un altro o la vita , muore una persona e nasce un bambino, è la fenice che si rigenera.
E' una penna esclusivamente da tavolo quindi il portapenne, volutamente scenico, è giustificato dalla sua funzione.
Si riempie con in contagocce dall' alambicco che contiene l'inchiostro di due colori diversi ( il dualismo alchemico).
I pennini vengono consegnati in M= medio ma amche maschio e in F = Fine ma anche femmina : le due penne rappresentano l'unione degli opposti ( la regina giace con il re)
Il colore oro rappresenta l'uomo / il sole il colore argento la donna / la luna
Il rosso è la " rubedo" l'ultimo scalino dell'opus alchemico ( durava quasi 20 anni partendo dal caos).
Infine nei due cappucci sono rappresentate 2 tavole alchemiche di funzioni possibili e impossibili in Alchimia.

La penna fu lanciata nel 2002 con una risonanza mondiale e ha vinto tutti i premi del settore compreso quello delle vendite.
Harrods ne ha ordinata una fatta appositamente con oltre 2.000 diamanti che fu venduta a oltre 200.000 euro.
La collezione in : in argento / vermeil , in oro giallo / oro bianco , ed infine in diamanti gialli / diamanti bianchi ha generato vendite per ben oltre un milione di euro.

Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon

Inviato: martedì 23 ottobre 2012, 10:45
da maxpop 55
piccardi ha scritto:
maxpop 55 ha scritto:Se è stata ideata e costruita vuol dire che ci sono persone interessate ad essa.
Per cui Dante non può che prendere nota che come per tutte le serie limitate ci sarà chi le apprezzerà e chi no.
Se ti riferisci alla Alchemy non c'è dubbio che come anche la Dupont che suggeriva Alessandro, la arcinota Montegrappa Chaos ed una fila di altre penne riportate da me nella discussione come galleria degli orrori delle edizioni limitate, sono state prodotte sulla base di una indicazione possano avere una clientela.

Il che non cambia di una virgola il mio personalissimo giudizio sul fatto che siano tutte (Alchemy compresa) bruttissime e terribilmente pacchiane.

Al momento l'unica ditta cui non sono consapevole di edizioni limitate pacchiane è la Lamy, complice anche il fatto che di edizioni limitate non ne fa proprio. Ci possiamo aggiungere la Pilot, che facendo come edizioni limitate delle Maki-e al limite le fa con decorazioni troppo pesanti, ma anche in quel caso restano comunque penne con una linea sensata e coerente. Ma data la mia ignoranza in termini di moderne potrei tranquillamente essermi perso qualche loro "capolavoro".

Le edizioni limitate citate invece, per quanto mi riguarda, restano oggetti brutti e, viste le forme eccessive, assolutamente inutili.

Simone
Il mio era un intervento sul geneale sulle edizioni limitate, anche a me non piace la Alchemy , ma senz'altro ci sarà a chi piacerà e farà follie per averla.
Evidentemente non ci saremo ne io e ne tu fra i possibili acquirenti.

Re: Visconti Alchemy

Inviato: martedì 23 ottobre 2012, 10:49
da Rogozin
Io credo che alla base della scelta di prendere una limitata del genere vi sia sottesa la forte comunanza simbolica con l'oggetto.
Ad esempio, per questo motivo mi piace parecchio la Divina Proporzione e relativa simbologia, scatola compresa. Diciamo che si va oltre lo strumento di scrittura e si sceglie l'oggetto per la componente simbolico/esoterica (in tal senso, potrebbe essere una penna come un orologio o boh, un violino).
Scherzosamente indicavo la penna cervello di Montegrappa nell'altro thread, che a me fa decisamente impressione ma potrebbe essere un significativo dono per il raggiungimento di non so quale breakthrough a qualche genio della neurologia.

Insomma, "to each his own"... e se ci si scherza un po', alla fine, nei limiti, siamo qua anche per questo :)

Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon

Inviato: mercoledì 24 ottobre 2012, 8:40
da dante
piccardi ha scritto:
maxpop 55 ha scritto:Se è stata ideata e costruita vuol dire che ci sono persone interessate ad essa.
Per cui Dante non può che prendere nota che come per tutte le serie limitate ci sarà chi le apprezzerà e chi no.
Se ti riferisci alla Alchemy non c'è dubbio che come anche la Dupont che suggeriva Alessandro, la arcinota Montegrappa Chaos ed una fila di altre penne riportate da me nella discussione come galleria degli orrori delle edizioni limitate, sono state prodotte sulla base di una indicazione possano avere una clientela.

Il che non cambia di una virgola il mio personalissimo giudizio sul fatto che siano tutte (Alchemy compresa) bruttissime e terribilmente pacchiane.

Al momento l'unica ditta cui non sono consapevole di edizioni limitate pacchiane è la Lamy, complice anche il fatto che di edizioni limitate non ne fa proprio. Ci possiamo aggiungere la Pilot, che facendo come edizioni limitate delle Maki-e al limite le fa con decorazioni troppo pesanti, ma anche in quel caso restano comunque penne con una linea sensata e coerente. Ma data la mia ignoranza in termini di moderne potrei tranquillamente essermi perso qualche loro "capolavoro".

Le edizioni limitate citate invece, per quanto mi riguarda, restano oggetti brutti e, viste le forme eccessive, assolutamente inutili.

Simone
In penne come Alchemy o Chaos limpatto estetico è molto difficile da catalogare perchè personale quindi capisco che siano penne che non piacciano.
L'edizione limitata in genere è un'opportunità espressiva molto importante che sarebbe difficile esprimere con disegni cassici.
Considerate che non esiste un altro oggetto che possa essere usato allo stesso scopo, l'orologio ad esempio non riesce a comunicare con la stessa forza di una penna ed ha la forma obbligata.
L'errore più comune che tutti guardano una EL come una penna per scrivere mentre invece è una penna per esprimere un concetto
A me ad esempio non piacciono le Lamy che trovo tristi e minimaliste, tutte uguali, che comunque hanno il merito di avere un loro stile.
Il mondo è grande e c'è spazio per una bella gamma di gusti.

Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon

Inviato: mercoledì 24 ottobre 2012, 10:22
da alfredop
dante ha scritto: La penna fu lanciata nel 2002 con una risonanza mondiale e ha vinto tutti i premi del settore compreso quello delle vendite.
Harrods ne ha ordinata una fatta appositamente con oltre 2.000 diamanti che fu venduta a oltre 200.000 euro.
La collezione in : in argento / vermeil , in oro giallo / oro bianco , ed infine in diamanti gialli / diamanti bianchi ha generato vendite per ben oltre un milione di euro.
Io credo che quest'ultimo paragrafo di Dante risolva in modo chiaro le perplessità generate anche nell'altro thread sulle penne limitate. Si fanno perchè c'è un progettista (forse sarebbe meglio chiamarlo artista) che ci crede, e perchè sono in grado di generare utili e prestigio per chi le produce.
Il fatto che a molti possano non piacere (ma visto che generano utilim ad un certo numero di persone piacciono sicuramente) non cambia questi due fatti.


Genny

Re: Visconti Alchemy

Inviato: mercoledì 24 ottobre 2012, 10:28
da maxpop 55
Pienamente d'accordo Antonio la bellezza e ricercatezza di una penna come oggetto del desiderio è un argomento molto soggettivo.

Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon

Inviato: mercoledì 24 ottobre 2012, 10:53
da dante
genny ha scritto:
dante ha scritto: La penna fu lanciata nel 2002 con una risonanza mondiale e ha vinto tutti i premi del settore compreso quello delle vendite.
Harrods ne ha ordinata una fatta appositamente con oltre 2.000 diamanti che fu venduta a oltre 200.000 euro.
La collezione in : in argento / vermeil , in oro giallo / oro bianco , ed infine in diamanti gialli / diamanti bianchi ha generato vendite per ben oltre un milione di euro.
Io credo che quest'ultimo paragrafo di Dante risolva in modo chiaro le perplessità generate anche nell'altro thread sulle penne limitate. Si fanno perchè c'è un progettista (forse sarebbe meglio chiamarlo artista) che ci crede, e perchè sono in grado di generare utili e prestigio per chi le produce.
Il fatto che a molti possano non piacere (ma visto che generano utilim ad un certo numero di persone piacciono sicuramente) non cambia questi due fatti.


Genny
Genny ha perfettamente colto il punto, non progettista ma artista.
Recentemente ho venduto delle penne alla fondazione di Salvator Dalì , un artista eccentrico ma di risonanza mondiale.
Non sono penne , mi hanno detto, le Visconti sono opere d'arte.
Chi è abituato a trattare opere d'arte ha visto l'Alchemy come una realizzazione artistica non certo come una penna.
Vi posso garantire che l'ordine che ci hanno fatto rifletteva esattamente il giudizio di Genny.

Re: Visconti Alchemy

Inviato: mercoledì 24 ottobre 2012, 12:09
da AeRoberto
A me la Alchemy, così come tante altre edizioni limitate, non piace per il semplice motivo che si va oltre la funzione dell'oggetto. Non è più una penna nata per scrivere, ma un'opera d'arte. C'è anche da dire che anche come opera d'arte non mi piace, ma è più un demerito mio :D .

P.S. Trovo molto bello che Dante intervenga e partecipi all'attività del forum, non sono molti i produttori (non solo di penne) che si confrontano così con "clienti" e appassionati.