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19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9
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Visconti Alchemy
- klapaucius
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Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon
quella è una pagliacciata, altro che Alchemy!!klapaucius ha scritto:Oddio, un'altra Alchemy?
Spero di no!
Se l'autore è Visconti mi spiace, ma penso che sia da inserire nelle serie limitate orribili...
Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon
Capisco che la penna non ti piaccia ,Rampa ha scritto:quella è una pagliacciata, altro che Alchemy!!klapaucius ha scritto:Oddio, un'altra Alchemy?
Spero di no!
Se l'autore è Visconti mi spiace, ma penso che sia da inserire nelle serie limitate orribili...
Ma sai dirmi che cosa è l'Alchimia ?
Hai una vaga idea perchè la penna sia stata disegnata così ?
Il significato dell Ouroboros ,il dragone alchemico sai quale sia ?
Il doppio pennino F e M unico caso al mondo assieme alla Zerollo perchè è un simbolo alchemico ?
Lo sapevi che Jung nella sua teoria sulla psicoanalisi si rifà all'alchimia?
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Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon
Allora tu confermi che quella è proprio una Visconti!dante ha scritto:Capisco che la penna non ti piaccia ,Rampa ha scritto: quella è una pagliacciata, altro che Alchemy!!
Se l'autore è Visconti mi spiace, ma penso che sia da inserire nelle serie limitate orribili...
Ma sai dirmi che cosa è l'Alchimia ?
Hai una vaga idea perchè la penna sia stata disegnata così ?
Il significato dell Ouroboros ,il dragone alchemico sai quale sia ?
Il doppio pennino F e M unico caso al mondo assieme alla Zerollo perchè è un simbolo alchemico ?
Lo sapevi che Jung nella sua teoria sulla psicoanalisi si rifà all'alchimia?
Non penso che questa sia la discussione giusta per approfondire i temi alchemici, cmq di alchimia ne so qualcosa, o quanto basta per distinguere l'opera di Kircher da Harry Potter.
Ultima modifica di Rampa il lunedì 22 ottobre 2012, 12:41, modificato 1 volta in totale.
- klapaucius
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Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon
Visto che l'ho tirata io in ballo, sento di dover intervenire. Ammetto che non è il thread adatto, ma sulla Alchemy Rampa non è il primo a esprimere un giudizio fortemente negativo. E vorrei che si potesse continuare a farlo, se no dovremmo cancellare tutto il thread sulle edizioni limitate orribili...
Giuseppe
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Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon
Ti chiedo scusa e aggiungo che fai bene a difendere il tuo lavoro e le tue idee, se così l'hai pensata, così deve essere. Io posso dirti solo che il principio alchemico, che non ha niente a che fare con pentoloni magici o teorie follemente esoteriche, è un qualcosa di prezioso racchiuso in un segreto non facilmente accessibile. La carica simbolica della tradizione alchemica, così come hai giustamente riportato tu. è stata bene percepita anche da Jung, è anche cammino iniziatico e viaggio alla conoscenza dello spirito attraverso la materia. Fondamentale a questo proposito è stato il contributo di Kircher, il quale spesso raccomandava di andare alla ricerca dell'oro spirituale e non di quello metallico, inutilmente cercato da tanti ciarlatani di tutte le epoche. La tua penna "Alchemy" a mio parere tradisce prima di tutto il suo scopo primario: scrivere. In secondo luogo i simboli, i colori e le materie sono usati in modo fin troppo manifesto, o forse irriverente, per cui l'osservatore ha poco da "iniziare" un cammino in tal senso, si ritrova in un florilegio di colori abbaglianti ove sembra si sia abbandonato ogni senso della discrezione. Ciò detto faccio ancora una volta ammenda del mio essermi espresso in modo un pò troppo diretto, ma al tempo stesso auspico che il valido artigiano ci sappia stupire con nuove forme e sostanze.dante ha scritto:Renditi conto che hai definito una mia penna una pagliacciata, un termine non consono in alcun forum
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Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon
Se ti riferisci alla Alchemy non c'è dubbio che come anche la Dupont che suggeriva Alessandro, la arcinota Montegrappa Chaos ed una fila di altre penne riportate da me nella discussione come galleria degli orrori delle edizioni limitate, sono state prodotte sulla base di una indicazione possano avere una clientela.maxpop 55 ha scritto:Se è stata ideata e costruita vuol dire che ci sono persone interessate ad essa.
Per cui Dante non può che prendere nota che come per tutte le serie limitate ci sarà chi le apprezzerà e chi no.
Il che non cambia di una virgola il mio personalissimo giudizio sul fatto che siano tutte (Alchemy compresa) bruttissime e terribilmente pacchiane.
Al momento l'unica ditta cui non sono consapevole di edizioni limitate pacchiane è la Lamy, complice anche il fatto che di edizioni limitate non ne fa proprio. Ci possiamo aggiungere la Pilot, che facendo come edizioni limitate delle Maki-e al limite le fa con decorazioni troppo pesanti, ma anche in quel caso restano comunque penne con una linea sensata e coerente. Ma data la mia ignoranza in termini di moderne potrei tranquillamente essermi perso qualche loro "capolavoro".
Le edizioni limitate citate invece, per quanto mi riguarda, restano oggetti brutti e, viste le forme eccessive, assolutamente inutili.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon
Tranquillo Rampa ho capito , a volte capita la parola sbagliata .Rampa ha scritto:Ti chiedo scusa e aggiungo che fai bene a difendere il tuo lavoro e le tue idee, se così l'hai pensata, così deve essere. Io posso dirti solo che il principio alchemico, che non ha niente a che fare con pentoloni magici o teorie follemente esoteriche, è un qualcosa di prezioso racchiuso in un segreto non facilmente accessibile. La carica simbolica della tradizione alchemica, così come hai giustamente riportato tu. è stata bene percepita anche da Jung, è anche cammino iniziatico e viaggio alla conoscenza dello spirito attraverso la materia. Fondamentale a questo proposito è stato il contributo di Kircher, il quale spesso raccomandava di andare alla ricerca dell'oro spirituale e non di quello metallico, inutilmente cercato da tanti ciarlatani di tutte le epoche. La tua penna "Alchemy" a mio parere tradisce prima di tutto il suo scopo primario: scrivere. In secondo luogo i simboli, i colori e le materie sono usati in modo fin troppo manifesto, o forse irriverente, per cui l'osservatore ha poco da "iniziare" un cammino in tal senso, si ritrova in un florilegio di colori abbaglianti ove sembra si sia abbandonato ogni senso della discrezione. Ciò detto faccio ancora una volta ammenda del mio essermi espresso in modo un pò troppo diretto, ma al tempo stesso auspico che il valido artigiano ci sappia stupire con nuove forme e sostanze.dante ha scritto:Renditi conto che hai definito una mia penna una pagliacciata, un termine non consono in alcun forum
l'Alchimia è il piu grande tentativo dell'uomo di comprendere la natura quindi Dio.
Ho studiato a fondo l'alchimia e quella penna racchiude tutto il sapere alchemico , la cosidetta scienza ermetica.
La penna , esattamente come l'Alchimia, non è facile da comprendere sopratutto solo se si ha di fronte la penna e si apprezzano le sue raffinatezze, e si conosce l'alchimia!
La penna scrive egregiamente in 2 colori e in 2 finezze diverse ed è sospesa magneticamente nel cerchio della vita rappresentato dal dragone che mangia se stesso uno dei simboli fondamentali dell'Alchimia.
Il dragone o Ourorobos rappresenta lo scorrere del tempo, muore un anno e ne nasce un altro o la vita , muore una persona e nasce un bambino, è la fenice che si rigenera.
E' una penna esclusivamente da tavolo quindi il portapenne, volutamente scenico, è giustificato dalla sua funzione.
Si riempie con in contagocce dall' alambicco che contiene l'inchiostro di due colori diversi ( il dualismo alchemico).
I pennini vengono consegnati in M= medio ma amche maschio e in F = Fine ma anche femmina : le due penne rappresentano l'unione degli opposti ( la regina giace con il re)
Il colore oro rappresenta l'uomo / il sole il colore argento la donna / la luna
Il rosso è la " rubedo" l'ultimo scalino dell'opus alchemico ( durava quasi 20 anni partendo dal caos).
Infine nei due cappucci sono rappresentate 2 tavole alchemiche di funzioni possibili e impossibili in Alchimia.
La penna fu lanciata nel 2002 con una risonanza mondiale e ha vinto tutti i premi del settore compreso quello delle vendite.
Harrods ne ha ordinata una fatta appositamente con oltre 2.000 diamanti che fu venduta a oltre 200.000 euro.
La collezione in : in argento / vermeil , in oro giallo / oro bianco , ed infine in diamanti gialli / diamanti bianchi ha generato vendite per ben oltre un milione di euro.
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Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon
Il mio era un intervento sul geneale sulle edizioni limitate, anche a me non piace la Alchemy , ma senz'altro ci sarà a chi piacerà e farà follie per averla.piccardi ha scritto:Se ti riferisci alla Alchemy non c'è dubbio che come anche la Dupont che suggeriva Alessandro, la arcinota Montegrappa Chaos ed una fila di altre penne riportate da me nella discussione come galleria degli orrori delle edizioni limitate, sono state prodotte sulla base di una indicazione possano avere una clientela.maxpop 55 ha scritto:Se è stata ideata e costruita vuol dire che ci sono persone interessate ad essa.
Per cui Dante non può che prendere nota che come per tutte le serie limitate ci sarà chi le apprezzerà e chi no.
Il che non cambia di una virgola il mio personalissimo giudizio sul fatto che siano tutte (Alchemy compresa) bruttissime e terribilmente pacchiane.
Al momento l'unica ditta cui non sono consapevole di edizioni limitate pacchiane è la Lamy, complice anche il fatto che di edizioni limitate non ne fa proprio. Ci possiamo aggiungere la Pilot, che facendo come edizioni limitate delle Maki-e al limite le fa con decorazioni troppo pesanti, ma anche in quel caso restano comunque penne con una linea sensata e coerente. Ma data la mia ignoranza in termini di moderne potrei tranquillamente essermi perso qualche loro "capolavoro".
Le edizioni limitate citate invece, per quanto mi riguarda, restano oggetti brutti e, viste le forme eccessive, assolutamente inutili.
Simone
Evidentemente non ci saremo ne io e ne tu fra i possibili acquirenti.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Re: Visconti Alchemy
Io credo che alla base della scelta di prendere una limitata del genere vi sia sottesa la forte comunanza simbolica con l'oggetto.
Ad esempio, per questo motivo mi piace parecchio la Divina Proporzione e relativa simbologia, scatola compresa. Diciamo che si va oltre lo strumento di scrittura e si sceglie l'oggetto per la componente simbolico/esoterica (in tal senso, potrebbe essere una penna come un orologio o boh, un violino).
Scherzosamente indicavo la penna cervello di Montegrappa nell'altro thread, che a me fa decisamente impressione ma potrebbe essere un significativo dono per il raggiungimento di non so quale breakthrough a qualche genio della neurologia.
Insomma, "to each his own"... e se ci si scherza un po', alla fine, nei limiti, siamo qua anche per questo
Ad esempio, per questo motivo mi piace parecchio la Divina Proporzione e relativa simbologia, scatola compresa. Diciamo che si va oltre lo strumento di scrittura e si sceglie l'oggetto per la componente simbolico/esoterica (in tal senso, potrebbe essere una penna come un orologio o boh, un violino).
Scherzosamente indicavo la penna cervello di Montegrappa nell'altro thread, che a me fa decisamente impressione ma potrebbe essere un significativo dono per il raggiungimento di non so quale breakthrough a qualche genio della neurologia.
Insomma, "to each his own"... e se ci si scherza un po', alla fine, nei limiti, siamo qua anche per questo
Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon
In penne come Alchemy o Chaos limpatto estetico è molto difficile da catalogare perchè personale quindi capisco che siano penne che non piacciano.piccardi ha scritto:Se ti riferisci alla Alchemy non c'è dubbio che come anche la Dupont che suggeriva Alessandro, la arcinota Montegrappa Chaos ed una fila di altre penne riportate da me nella discussione come galleria degli orrori delle edizioni limitate, sono state prodotte sulla base di una indicazione possano avere una clientela.maxpop 55 ha scritto:Se è stata ideata e costruita vuol dire che ci sono persone interessate ad essa.
Per cui Dante non può che prendere nota che come per tutte le serie limitate ci sarà chi le apprezzerà e chi no.
Il che non cambia di una virgola il mio personalissimo giudizio sul fatto che siano tutte (Alchemy compresa) bruttissime e terribilmente pacchiane.
Al momento l'unica ditta cui non sono consapevole di edizioni limitate pacchiane è la Lamy, complice anche il fatto che di edizioni limitate non ne fa proprio. Ci possiamo aggiungere la Pilot, che facendo come edizioni limitate delle Maki-e al limite le fa con decorazioni troppo pesanti, ma anche in quel caso restano comunque penne con una linea sensata e coerente. Ma data la mia ignoranza in termini di moderne potrei tranquillamente essermi perso qualche loro "capolavoro".
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Simone
L'edizione limitata in genere è un'opportunità espressiva molto importante che sarebbe difficile esprimere con disegni cassici.
Considerate che non esiste un altro oggetto che possa essere usato allo stesso scopo, l'orologio ad esempio non riesce a comunicare con la stessa forza di una penna ed ha la forma obbligata.
L'errore più comune che tutti guardano una EL come una penna per scrivere mentre invece è una penna per esprimere un concetto
A me ad esempio non piacciono le Lamy che trovo tristi e minimaliste, tutte uguali, che comunque hanno il merito di avere un loro stile.
Il mondo è grande e c'è spazio per una bella gamma di gusti.
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Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon
Io credo che quest'ultimo paragrafo di Dante risolva in modo chiaro le perplessità generate anche nell'altro thread sulle penne limitate. Si fanno perchè c'è un progettista (forse sarebbe meglio chiamarlo artista) che ci crede, e perchè sono in grado di generare utili e prestigio per chi le produce.dante ha scritto: La penna fu lanciata nel 2002 con una risonanza mondiale e ha vinto tutti i premi del settore compreso quello delle vendite.
Harrods ne ha ordinata una fatta appositamente con oltre 2.000 diamanti che fu venduta a oltre 200.000 euro.
La collezione in : in argento / vermeil , in oro giallo / oro bianco , ed infine in diamanti gialli / diamanti bianchi ha generato vendite per ben oltre un milione di euro.
Il fatto che a molti possano non piacere (ma visto che generano utilim ad un certo numero di persone piacciono sicuramente) non cambia questi due fatti.
Genny
“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
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Re: Visconti Alchemy
Pienamente d'accordo Antonio la bellezza e ricercatezza di una penna come oggetto del desiderio è un argomento molto soggettivo.
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Re: Breve recensione Visconti Opera Typhoon
Genny ha perfettamente colto il punto, non progettista ma artista.genny ha scritto:Io credo che quest'ultimo paragrafo di Dante risolva in modo chiaro le perplessità generate anche nell'altro thread sulle penne limitate. Si fanno perchè c'è un progettista (forse sarebbe meglio chiamarlo artista) che ci crede, e perchè sono in grado di generare utili e prestigio per chi le produce.dante ha scritto: La penna fu lanciata nel 2002 con una risonanza mondiale e ha vinto tutti i premi del settore compreso quello delle vendite.
Harrods ne ha ordinata una fatta appositamente con oltre 2.000 diamanti che fu venduta a oltre 200.000 euro.
La collezione in : in argento / vermeil , in oro giallo / oro bianco , ed infine in diamanti gialli / diamanti bianchi ha generato vendite per ben oltre un milione di euro.
Il fatto che a molti possano non piacere (ma visto che generano utilim ad un certo numero di persone piacciono sicuramente) non cambia questi due fatti.
Genny
Recentemente ho venduto delle penne alla fondazione di Salvator Dalì , un artista eccentrico ma di risonanza mondiale.
Non sono penne , mi hanno detto, le Visconti sono opere d'arte.
Chi è abituato a trattare opere d'arte ha visto l'Alchemy come una realizzazione artistica non certo come una penna.
Vi posso garantire che l'ordine che ci hanno fatto rifletteva esattamente il giudizio di Genny.
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Re: Visconti Alchemy
A me la Alchemy, così come tante altre edizioni limitate, non piace per il semplice motivo che si va oltre la funzione dell'oggetto. Non è più una penna nata per scrivere, ma un'opera d'arte. C'è anche da dire che anche come opera d'arte non mi piace, ma è più un demerito mio .
P.S. Trovo molto bello che Dante intervenga e partecipi all'attività del forum, non sono molti i produttori (non solo di penne) che si confrontano così con "clienti" e appassionati.
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