La Waterman's in Italia nei primi decenni del 900: la pubblicità e le penne oro
Inviato: lunedì 17 febbraio 2020, 16:41
Mi ricollego a due recenti interventi sul forum [1] [2] per suggerire la lettura dell'ultimo libro dell'amico Paolo Demuro, intitolato appunto "La Waterman's in Italia nei primi decenni del 900: la pubblicità e le penne oro"
Si tratta di un volume interamente incentrato sulla distribuzione delle Waterman's nel nostro paese, con una corposa introduzione storica e una ricchissima raccolta fotografica con alcune tra le più belle stilografiche rivestite della casa americana.
Il libro si apre con una rapida introduzione sul produttore, con annotazioni sulle prime produzioni e i brevetti a esse correlate.
Nei successivi capitoli ci si addentra nella storia dei distributori italiani e sopratutto nell'elencazione dei laboratori orafi, con tanto di riproduzione dei punzoni solitamente apposti. Indubbiamente questa è una delle parti più interessanti del libro, perché è un grado di fornire un valido strumento per l'identificazione delle penne.
Si arriva così al cuore dell'opera, una stupenda raccolta di immagini in scala 1:1, oltre 100 pagine di stilografiche provenienti dalla collezione di Paolo e da quelle di svariati contributori, molti dei quali utenti attivi del forum (e di pennamania).
Le fotografie sono suddivise per periodi storici (dalle origini agli anni '30, anni '30-'40, il dopoguerra) e descrivono bene la grande creatività che ha caratterizzato la produzione in quegli anni: lavorazioni a guilloché, filigrana, con inserti laccati o argento e, sopratutto, alcuni superbi esempi di lavorazione a sbalzo, la maggior parte dei quali catalogati nel sotto-capitolo dedicato alle riproduzioni di opere d'arte.
L'ottavo e ultimo capitolo del libro affronta una tematica piuttosto curiosa e,credo, affrontata poche volte in precedenza: la produzione di falsi, i marchi di controllo e le differenze tra la produzione americana e francese.
Grazie a tutti per l'attenzione! 
