Faber-Castell School+
Inviato: lunedì 22 luglio 2019, 17:02
Con mia immensa soddisfazione, un mio cuginetto mi ha chiesto di aiutarlo nella scelta di una stilografica. Gli avevo regalato per la promozione in prima media una Schneider Ceod Shiny, di cui è rimasto molto soddisfatto, quindi ha voluto che lo accompagnassi in cartoleria per trovare una degna “compagna d’astuccio” che gli permettesse un’ulteriore scelta di colore. Voleva qualcosa di economico, che fosse simile nel tratto e nella scorrevolezza alla penna che già possedeva, quindi alla fine ha optato per una Faber-Castell School+. Il negoziante è stato molto gentile e, nonostante la penna venisse venduta chiusa in un blister con un pacchetto di cartucce blu in omaggio, gli ha permesso di aprirla e provarla prima dell’acquisto. Già sulla Ceod usa il Pelikan Royal Blue, quindi era alla ricerca di un buon nero. Gli ho suggerito l’Herbin Perle Noire e, a dimostrazione della sua squisita cortesia, il cartolaio gli ha montato una cartuccia sulla penna permettendogli di provarlo. Ne è rimasto entusiasta, perciò gli ho regalato sia la penna che un barattolino di Perle Noire.
Inutile dirvi che, una volta a casa, ci ho voluto smanettare un po’ anche io.
La penna è bella alla vista e decisamente di buona fattura, considerato il costo esiguo. Il pennino è in acciaio, con punta in iridio, e il tratto è medio. Su di esso sono incisi lo stemma della casa produttrice, la M che indica la misura del pennino e una puntinatura. L’impugnatura è decisamente comoda, perché caratterizzata da una parte in gomma con due scanalature che permettono una buona presa e una discreta stabilità sia per destrorsi che per mancini. Il fusto è in plastica, nero con una fantasia a rombi grigi che le dà una certa eleganza. La clip è in metallo con lo stemma e la marca della casa produttrice. Chiusa è lunga poco più di 13 cm, aperta e senza il cappuccio 12 cm, con il cappuccio calzato 15 cm. È leggera e maneggevole, ma non ho avuto modo di pesarla per poter essere più preciso.
Monta le normali cartucce “modello Pelikan” o, in alternativa, il converter. Io l’ho provata, come già detto, con una cartuccia Herbin Perle Noire. Il tratto è scorrevole e corrisponde alla normale misura M. È partita all'istante, appena montata la cartuccia e riavvitata la sezione sul corpo, senza che sia stato necessario attendere o porla “a testa in giù” prima.
Insomma, la consiglio vivamente sia per l’estetica che per il funzionamento a chi non abbia grosse pretese sui materiali o sulla griffe, ma sia semplicemente alla ricerca di una buona penna con cui scrivere ogni giorno.
Inutile dirvi che, una volta a casa, ci ho voluto smanettare un po’ anche io.
La penna è bella alla vista e decisamente di buona fattura, considerato il costo esiguo. Il pennino è in acciaio, con punta in iridio, e il tratto è medio. Su di esso sono incisi lo stemma della casa produttrice, la M che indica la misura del pennino e una puntinatura. L’impugnatura è decisamente comoda, perché caratterizzata da una parte in gomma con due scanalature che permettono una buona presa e una discreta stabilità sia per destrorsi che per mancini. Il fusto è in plastica, nero con una fantasia a rombi grigi che le dà una certa eleganza. La clip è in metallo con lo stemma e la marca della casa produttrice. Chiusa è lunga poco più di 13 cm, aperta e senza il cappuccio 12 cm, con il cappuccio calzato 15 cm. È leggera e maneggevole, ma non ho avuto modo di pesarla per poter essere più preciso.
Monta le normali cartucce “modello Pelikan” o, in alternativa, il converter. Io l’ho provata, come già detto, con una cartuccia Herbin Perle Noire. Il tratto è scorrevole e corrisponde alla normale misura M. È partita all'istante, appena montata la cartuccia e riavvitata la sezione sul corpo, senza che sia stato necessario attendere o porla “a testa in giù” prima.
Insomma, la consiglio vivamente sia per l’estetica che per il funzionamento a chi non abbia grosse pretese sui materiali o sulla griffe, ma sia semplicemente alla ricerca di una buona penna con cui scrivere ogni giorno.