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il mio rapporto con la PELIKAN...pardon, PARKER

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 10:54
da hermes73
Salve a tutti,
come ben saprete sono nuovo di questo forum,
e mi sono iscritto proprio per imparare cose nuove sulle stilografiche, il mondo della scrittura, e le penne che uso.
In particolare la mia PELIKAN. Spesso mi capita che, se non la uso per ventiquattr'ore, non scriva immediatamente, ma ci voglia un pò di "stimolo"
sul foglio. In oltre, la carica, se pur abbondante, dura poco rispetto ad una penna a sfera( ricordo di essere un neofita).
Sono inconvenienti normali?
qualcuno sa darmi consigli?
Grazie in anticipo a quanti vorranno rispondermi

Re: il mio rapporto con la PELIKAN

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 12:08
da Ottorino
Che duri meno di un refill è normale.
Che non riparta subito dopo 24 ore è un po' piu' strano ma non infrequente.
Quanto ci mette a ripartire senza scuoterla ?

Re: il mio rapporto con la PELIKAN

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 12:09
da Alexander
Che inchiostro usi?

Re: il mio rapporto con la PELIKAN

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 14:00
da maxpop 55
Anch'io posseggo alcune Pelikan, di cui adoro la fluidità della scrittura, maggiormente evidente con i modelli vintage con pennini in oro, eccezionali, morbidi ed elastici, sembra scrivino da soli. :mrgreen:
ps. a volte il pennino è un poco ingrassato, basta smontarlo e pulire la parte inferiore, oppure in mancanza di flusso di inchiostro allargare con una lametta lo spazio tra la punta fino al foro (chiedo scusa della mancanza di vocaboli appropriati che spero imparare presto), si parte da questi per non rovinare l'iridio della punta.

Re: il mio rapporto con la PELIKAN

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 14:39
da Ottorino
maxpop 55 ha scritto: ps. a volte il pennino è un poco ingrassato, basta smontarlo e pulire la parte inferiore, oppure in mancanza di flusso di inchiostro allargare con una lametta lo spazio tra la punta fino al foro (chiedo scusa della mancanza di vocaboli appropriati che spero imparare presto), si parte da questi per non rovinare l'iridio della punta.
Nessun problema per i vocaboli.
Pero' non capisco come faccia un pennino a ingrassarsi. Di dove viene questo grasso ? dalle dita ?

Inoltre questa pratica della lametta la lascerei perdere se non in casi estremi. Ovvero quando le punte sono attaccate e la penna scrive male se non premendo. Alla lunga rischi di allargare lo spazio tra le due metà e non è detto che sia una buona cosa, anzi.

Se proprio non resisti a pulire l'interno dei rebbi, fallo almeno con qualcosa di meno aggressivo tipo filo interdentale o pezzettino di acetato o di plastica sottile.

Tornando al problema di hermes 73, prima di passare a metodi estremi tipo la lametta, lo consiglierei di provare un inchiostro un po' piu' bagnante. A questo credo che si riferisse la domanda di Alexander, giusto ?

Come è stato detto in altre discussioni, l'equilibrio della stilo nello scrivere è molto instabile. E ci sono molti parametri che lo influenzano.

Ma andando per gradi e con calma, prima o poi si giunge a una conclusione.

Re: il mio rapporto con la PELIKAN

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 15:16
da rembrandt54
Scusa, forse mi sono perso qualcosa....ma di quale modello di Pelikan stiamo parlando ?

Re: il mio rapporto con la PELIKAN

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 20:12
da maxpop 55
Ottorino ha scritto:
maxpop 55 ha scritto: ps. a volte il pennino è un poco ingrassato, basta smontarlo e pulire la parte inferiore, oppure in mancanza di flusso di inchiostro allargare con una lametta lo spazio tra la punta fino al foro (chiedo scusa della mancanza di vocaboli appropriati che spero imparare presto), si parte da questi per non rovinare l'iridio della punta.
Nessun problema per i vocaboli.
Pero' non capisco come faccia un pennino a ingrassarsi. Di dove viene questo grasso ? dalle dita ?

Inoltre questa pratica della lametta la lascerei perdere se non in casi estremi. Ovvero quando le punte sono attaccate e la penna scrive male se non premendo. Alla lunga rischi di allargare lo spazio tra le due metà e non è detto che sia una buona cosa, anzi.

Se proprio non resisti a pulire l'interno dei rebbi, fallo almeno con qualcosa di meno aggressivo tipo filo interdentale o pezzettino di acetato o di plastica sottile.

Tornando al problema di hermes 73, prima di passare a metodi estremi tipo la lametta, lo consiglierei di provare un inchiostro un po' piu' bagnante. A questo credo che si riferisse la domanda di Alexander, giusto ?


Come è stato detto in altre discussioni, l'equilibrio della stilo nello scrivere è molto instabile. E ci sono molti parametri che lo influenzano.

Ma andando per gradi e con calma, prima o poi si giunge a una conclusione.
Le mie opinioni possono essere anche non condivise, mica siamo tutti uguali.
La lametta serve proprio per dare quella piccola apertura in più per un maggior afflusso d'inchiostro.
Per il grasso nella parte inferiore si crea durante la lavorazione del pennino, quando è nuovo e ben curato per andare al top devono sempre passare alcune ore, questo è un mio pensiero, fortunatamente non siamo tutti uguali, il mondo è bello perchè vario.
Lo stesso problema lo riscontrai su una Pelikan con fusto triangolare abbastanza grande, mi piaceva proprio per questo, ma il difetto mi dava così fastidio, preferii non metterci le mani, la riportai indietro e presi un altro modello.

Re: il mio rapporto con la PELIKAN

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 21:04
da Ottorino
maxpop 55 ha scritto:Le mie opinioni possono essere anche non condivise, mica siamo tutti uguali.
Tranquilloi. Siamo qui anche per confrontarci. Proprio perchè abbiamo idee e esperienze varie
maxpop 55 ha scritto: La lametta serve proprio per dare quella piccola apertura in più per un maggior afflusso d'inchiostro.
Son d'accordo, ma prima di consigliare una manovra del genere a uno che proclama neofita, ci penserei due volte
O perlomeno ci metterei un avviso di stare un po' attenti.
maxpop 55 ha scritto: Per il grasso nella parte inferiore si crea durante la lavorazione del pennino, quando è nuovo e ben curato per andare al top devono sempre passare alcune ore, questo è un mio pensiero, fortunatamente non siamo tutti uguali, il mondo è bello perchè vario.
Ah ti riferivi a quello ! Sfondi porte aperte.
Scusa ma non l'avevo capito.
Anzi, avevo dato per scontato che la Pelikan in questione fosse in uso da tempo. Da qui il mio intervento.
Mi sa che allora ho capito male.

Re: il mio rapporto con la PELIKAN

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 21:51
da vikingo60
Prima di qualunque intervento consiglio di provare con inchiostri diversi;se il problema dovesse persistere può con tutta probabilità essere imputato al pennino,magari non bene allineato o con i rebbi troppo stretti.Il consiglio di usare la lametta è utile,ma è difficile che una persona alle prime armi riesca a concludere la manovra senza far danni.Inoltre l'apertura delle punte,senz'altro utile,non può andare oltre un certo limite,altrimenti le false partenze peggiorano,pur aumentando comunque il flusso.Vorrei fare una domanda:a cappuccio chiuso le goccioline sul cappuccio restano fluide?Non vorrei che in qualche modo passasse aria dal cappuccio,e il problema fosse questo.

Re: il mio rapporto con la PELIKAN

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 21:56
da maxpop 55
Ottorino, se avessi avuto le mani aposto oggi avrei il doppio delle penne nella mia collezione.
:mrgreen:
Certo anche tante ridotte in stato pietoso, da buttare, poi il rimaneggiarle e ripararle mi da soddisfazione e mi diverto. :P

Re: il mio rapporto con la PELIKAN

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 22:42
da hermes73
CHIEDO UMILMENTE SCUSA A TUTTI :oops:
la mia penna, quella di cui parliamo è una PARKER non una PELIKAN...scusatemi per l'equivoco imbarazzante!
Purtroppo sia dallo scatolo che dal foglietto di istruzioni, non trovo nessun nome riferito al modello.
L'inchiostro usato è il QUINK della parker.
SCUSATE ANCORA PER LA GAFFE :oops: :oops: :oops:

Re: il mio rapporto con la PELIKAN

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 22:46
da hermes73
vikingo60 ha scritto:Prima di qualunque intervento consiglio di provare con inchiostri diversi;se il problema dovesse persistere può con tutta probabilità essere imputato al pennino,magari non bene allineato o con i rebbi troppo stretti.Il consiglio di usare la lametta è utile,ma è difficile che una persona alle prime armi riesca a concludere la manovra senza far danni.Inoltre l'apertura delle punte,senz'altro utile,non può andare oltre un certo limite,altrimenti le false partenze peggiorano,pur aumentando comunque il flusso.Vorrei fare una domanda:a cappuccio chiuso le goccioline sul cappuccio restano fluide?Non vorrei che in qualche modo passasse aria dal cappuccio,e il problema fosse questo.
il cappuccio è totalmente ERMETICO! fa anche un piccolo scatto di chiusura, quindi lo escluderei

Re: il mio rapporto con la PELIKAN

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 22:47
da ironwood
ah ah maxpop55 come ti capisco :lol:,
io consiglierei un bel lavaggio con acqua corrente perchè se la penna non è nuova penso che l' inchiostro abbia provocato qualche piccolo intasamento nel canale dell' alimentatore ....però servono maggiori informazioni tipo quanto tempo ha? che uso ne fai ? che tipo di inchiostro hai usato ...

Ciao Giancarlo

Re: il mio rapporto con la PELIKAN

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 22:48
da maxpop 55
hermes73 ha scritto:CHIEDO UMILMENTE SCUSA A TUTTI :oops:
la mia penna, quella di cui parliamo è una PARKER non una PELIKAN...scusatemi per l'equivoco imbarazzante!
Purtroppo sia dallo scatolo che dal foglietto di istruzioni, non trovo nessun nome riferito al modello.
L'inchiostro usato è il QUINK della parker.
SCUSATE ANCORA PER LA GAFFE :oops: :oops: :oops:
Capita, no problem, a volte siamo convinti di una cosa ed invece ne è un altra.

Re: il mio rapporto con la PELIKAN

Inviato: martedì 4 settembre 2012, 22:50
da hermes73
ironwood ha scritto:ah ah maxpop55 come ti capisco :lol:,
io consiglierei un bel lavaggio con acqua corrente perchè se la penna non è nuova penso che l' inchiostro abbia provocato qualche piccolo intasamento nel canale dell' alimentatore ....però servono maggiori informazioni tipo quanto tempo ha? che uso ne fai ? che tipo di inchiostro hai usato ...

Ciao Giancarlo
Allora: la penna ha circa due mesi di vita,la uso una volta al giorno per scrivere un diario, l'inchiostro che uso è quello della ditta costruttrice, il QUINK di parker