Visconti Opera Elements Earth
Inviato: domenica 27 gennaio 2019, 21:30
La Opera Elements è stata la mia prima Visconti; l'ho acquista lo scorso anno usata, essendo ormai da tempo fuori produzione. La serie Opera fu introdotta da Visconti con un design definito “quadratura del cerchio”, e sono state realizzate, oltre che in diverse finiture, anche in diverse taglie ossia regolare e oversize, quest’ultime denominate master e sempre accompagnate da caricamento power filler La serie Elements è stata realizzata solo nella misura regolare e con caricamento cartuccia/converter, a mio parere tra tutte le Opera è tra le collezioni più interessanti. Fu realizzata in 4 diverse colorazioni con un bellissimo effetto marmorizzato: blue (acqua), rosso (fuoco), nero (terra), marrone(aria), la mia preferita sarebbe stata la blue, mi sono tuttavia dovuto “accontentare” della nera visto la difficoltà a reperirle, specialmente a prezzi umani. L’esemplare in mio possesso però è uno dei pochi esemplari ancora il pennino in oro 14K, piuttosto che il dreamtouch in Palladio 23K.
Trovo la penna oltre che bella e solida, il cappuccio usa il sistema a baionetta che consente di mantenere le facce tra cappuccio e fusto sempre allineato, la clip è caricata a molla e sul cappuccio ha il sistema Visconti My Pen su cui ho messo le mie iniziali. Il sistema di caricamento è a cartuccia/converter con montaggio a vite, semplice economico e funzionale. La sezione metallica è a mio parere il solo neo di questa penna, non tanto per una questione estetica quanto funzionale, benché la penna sia molto comoda e ben bilanciata, diventa un po' scomoda in lunghe sessioni di scrittura per chi, come me, ha la tendenza a sudare sempre un po' le mani. Il pennino è un #6 14K di misura F nel mio esemplare; io lo trovo più piacevole del dreamtouch al palladio, è più scorrevole, è bello morbido, permette un po' di variazione del tratto (ma su questo il dreamtouch non è da meno), ha un flusso più controllato ed un tratto più “giusto”, l’F della Opera Elements è più sottile del EF del 23K al Palladio che ho sulla Divina.
Comunque la cosa più bella di questa penna resta l’estetica, ma si sa Visconti in fatto di design e materiali difficilmente sbaglia un colpo, purtroppo è sulla qualità di scrittura che non ha mai eccelso, io sul mio esemplare sono stato fortunato, ma era usata, quindi non saprei dire se ha subito qualche intervento o ha sempre scritto così piacevolmente sin dai primi vagiti.
Trovo la penna oltre che bella e solida, il cappuccio usa il sistema a baionetta che consente di mantenere le facce tra cappuccio e fusto sempre allineato, la clip è caricata a molla e sul cappuccio ha il sistema Visconti My Pen su cui ho messo le mie iniziali. Il sistema di caricamento è a cartuccia/converter con montaggio a vite, semplice economico e funzionale. La sezione metallica è a mio parere il solo neo di questa penna, non tanto per una questione estetica quanto funzionale, benché la penna sia molto comoda e ben bilanciata, diventa un po' scomoda in lunghe sessioni di scrittura per chi, come me, ha la tendenza a sudare sempre un po' le mani. Il pennino è un #6 14K di misura F nel mio esemplare; io lo trovo più piacevole del dreamtouch al palladio, è più scorrevole, è bello morbido, permette un po' di variazione del tratto (ma su questo il dreamtouch non è da meno), ha un flusso più controllato ed un tratto più “giusto”, l’F della Opera Elements è più sottile del EF del 23K al Palladio che ho sulla Divina.
Comunque la cosa più bella di questa penna resta l’estetica, ma si sa Visconti in fatto di design e materiali difficilmente sbaglia un colpo, purtroppo è sulla qualità di scrittura che non ha mai eccelso, io sul mio esemplare sono stato fortunato, ma era usata, quindi non saprei dire se ha subito qualche intervento o ha sempre scritto così piacevolmente sin dai primi vagiti.