Trovo la penna oltre che bella e solida, il cappuccio usa il sistema a baionetta che consente di mantenere le facce tra cappuccio e fusto sempre allineato, la clip è caricata a molla e sul cappuccio ha il sistema Visconti My Pen su cui ho messo le mie iniziali. Il sistema di caricamento è a cartuccia/converter con montaggio a vite, semplice economico e funzionale. La sezione metallica è a mio parere il solo neo di questa penna, non tanto per una questione estetica quanto funzionale, benché la penna sia molto comoda e ben bilanciata, diventa un po' scomoda in lunghe sessioni di scrittura per chi, come me, ha la tendenza a sudare sempre un po' le mani. Il pennino è un #6 14K di misura F nel mio esemplare; io lo trovo più piacevole del dreamtouch al palladio, è più scorrevole, è bello morbido, permette un po' di variazione del tratto (ma su questo il dreamtouch non è da meno), ha un flusso più controllato ed un tratto più “giusto”, l’F della Opera Elements è più sottile del EF del 23K al Palladio che ho sulla Divina.
Comunque la cosa più bella di questa penna resta l’estetica, ma si sa Visconti in fatto di design e materiali difficilmente sbaglia un colpo, purtroppo è sulla qualità di scrittura che non ha mai eccelso, io sul mio esemplare sono stato fortunato, ma era usata, quindi non saprei dire se ha subito qualche intervento o ha sempre scritto così piacevolmente sin dai primi vagiti.
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