Mi ritorni in mente, bella come sei ...
Inviato: giovedì 9 agosto 2018, 19:03
Cari amici, condivido una piccola gioia occorsami ieri.
Mi siedo alla scrittoio di casa per una breve nota; la mia Hastil dorata, quella appena tornata dalla Aurora e di cui ho parlato in alio loco, si apre con un poco di fatica e questo mi sorprende e mi irrita leggermente.
Quando appoggio il pennino al foglio, poi, non scrive e questo mi sorprende ancor più perché ho caricata la penna solo due giorni prima.
Apro la penna e, stupore!, non trovo il converter ma una cartuccia vuota. Sgomento comincio a domandarmi con chi possa aver scambiato la penna, ma è impossibile: ho usata la mia Hastil la sera prima e la tengo a casa.
Mentre cerco di ricordare, la vista torna allo scrittorio e lì, al suo posto, vedo la mia Hastil: ho due Hastil uguali!
Primo pensiero: “a chi ho fregata la penna?”, ma non riesco proprio a trovare risposta.
Siccome l’orfanella è in condizioni pietose, decido di lavarla, anche per agevolare il perdono quando la restituirò, ed ecco che mentre la lavo mi ritorna in mente …
Mi ritorna in mente che durante il mio penultimo trasloco non avevo ritrovato alcune penne e fra esse una Hastil dorata ed un paio di Parker 75. Questa è dunque la mia penna?
Sospendo tutto fino a sera quando, pieno di trepidazione chiedo lumi a donna Concettina, la mia dolcissima metà.
Effettivamente ha ritrovato la penna in uno zainetto che non vedeva dai tempi del trasloco.
Sì, c’era un’altra penna e da un cassetto di cui ignoravo l’esistenza esce una Waterman GF d’oro che avevo dimenticata (domanda senza risposta: perché la Hastil sullo scrittoio e la Waterman nel cassetto misterioso?).
No, nello zainetto non c’erano altre penne e comunque non ha tempo di mettersi a cercarle, che tanto ne ho molte altre e non capisce perché non uso anch’io le biro (ma qui si aprirebbe un altro e ben più complesso argomento che al momento tralascio).
Morale: gioia gaudio e tripudio per la Hastil e la Waterman, e nel mio cuore rinnova la speranza per le 75 che sono da qualche parte in casa mia e prima o poi salteranno fuori.
“Dalle nebbie dei tempi fatevi avanti, fatevi avanti...”
E dopo la invocazione tratta da uno dei più bei film della storia, chiudo con le fotografie.
La prima penna è la Hastil Ecosteel con pennino in oro bianco. La mia ha la particolarità di usare cartucce internazionali tipo Pelikan e non Aurora o Parker, peraltro sul wiki troviamo menzione di questa produzione con alimentatore tipo Pelikan, in parte commissionata da Montblanc per una serie e a suo marchio. Ha quindi un innesto decisamente più piccolo e tagliato dritto. La seconda è la Hastil mandata a revisionare alla Aurora e la terza è la ritrovata sua gemella, la quarta penna, non c’è bisogno di dirlo, è la Waterman GF.
Nella seconda foto il particolare degli alimentatori e degli innesti delle cartucce.
Ciao a tutti e perdonate la prolissità. Davide
Mi siedo alla scrittoio di casa per una breve nota; la mia Hastil dorata, quella appena tornata dalla Aurora e di cui ho parlato in alio loco, si apre con un poco di fatica e questo mi sorprende e mi irrita leggermente.
Quando appoggio il pennino al foglio, poi, non scrive e questo mi sorprende ancor più perché ho caricata la penna solo due giorni prima.
Apro la penna e, stupore!, non trovo il converter ma una cartuccia vuota. Sgomento comincio a domandarmi con chi possa aver scambiato la penna, ma è impossibile: ho usata la mia Hastil la sera prima e la tengo a casa.
Mentre cerco di ricordare, la vista torna allo scrittorio e lì, al suo posto, vedo la mia Hastil: ho due Hastil uguali!
Primo pensiero: “a chi ho fregata la penna?”, ma non riesco proprio a trovare risposta.
Siccome l’orfanella è in condizioni pietose, decido di lavarla, anche per agevolare il perdono quando la restituirò, ed ecco che mentre la lavo mi ritorna in mente …
Mi ritorna in mente che durante il mio penultimo trasloco non avevo ritrovato alcune penne e fra esse una Hastil dorata ed un paio di Parker 75. Questa è dunque la mia penna?
Sospendo tutto fino a sera quando, pieno di trepidazione chiedo lumi a donna Concettina, la mia dolcissima metà.
Effettivamente ha ritrovato la penna in uno zainetto che non vedeva dai tempi del trasloco.
Sì, c’era un’altra penna e da un cassetto di cui ignoravo l’esistenza esce una Waterman GF d’oro che avevo dimenticata (domanda senza risposta: perché la Hastil sullo scrittoio e la Waterman nel cassetto misterioso?).
No, nello zainetto non c’erano altre penne e comunque non ha tempo di mettersi a cercarle, che tanto ne ho molte altre e non capisce perché non uso anch’io le biro (ma qui si aprirebbe un altro e ben più complesso argomento che al momento tralascio).
Morale: gioia gaudio e tripudio per la Hastil e la Waterman, e nel mio cuore rinnova la speranza per le 75 che sono da qualche parte in casa mia e prima o poi salteranno fuori.
“Dalle nebbie dei tempi fatevi avanti, fatevi avanti...”
E dopo la invocazione tratta da uno dei più bei film della storia, chiudo con le fotografie.
La prima penna è la Hastil Ecosteel con pennino in oro bianco. La mia ha la particolarità di usare cartucce internazionali tipo Pelikan e non Aurora o Parker, peraltro sul wiki troviamo menzione di questa produzione con alimentatore tipo Pelikan, in parte commissionata da Montblanc per una serie e a suo marchio. Ha quindi un innesto decisamente più piccolo e tagliato dritto. La seconda è la Hastil mandata a revisionare alla Aurora e la terza è la ritrovata sua gemella, la quarta penna, non c’è bisogno di dirlo, è la Waterman GF.
Nella seconda foto il particolare degli alimentatori e degli innesti delle cartucce.
Ciao a tutti e perdonate la prolissità. Davide