Mi pongo nell'ottica di fornirti una risposta che consideri l'uso di una penna d'epoca, perché secondo me è l'unico modo con cui secondo me puoi raggiungere il terzo degli obiettivi senza spendere troppo (vale a dire restando compatibile col primo).
Di una penna d'epoca infatti potrai sempre vantarti della sua storia, e della tradizione che si porta dietro, e del significato che ha avuto. Una penna moderna o è una imitazione di un vecchio modello, e potrai sempre dire che tu invece hai un originale dell'epoca, o è un modello nuovo, che per quanto bello, costoso o interessante che sia non potrà competere sul piano della tradizione e della storia.
Il punto problematico è casomai il secondo.
La questione dei guasti si risolve prendendo semplicemente penne che non si guastano, i modelli antichi hanno una storia anche da questo punto di vista. Una Parker 51 aerometric non si guasta a meno che non la carichi con dell'acido solforico o con inchiostro bollente (ma sul primo non sarei tanto sicuro).
Ma di penne robuste, anche con sistemi di caricamento più complicati (leggi stantuffo) ce ne sono un bel po', fra cui le stesse Pelikan, che se sono a posto continuano a funzionare come orologi (beh, forse anche qui ce ne sono che non funzionano tanto bene...).
Oppure puoi prendere penne di riparazione semplicissima come una qualunque penna con caricamento a levetta (Swan, Waterman, Sheaffer ecc.).
Altro discorso per i pezzi di ricambio, in particolare per i danni a corpo e pennino, che per le penne antiche ovvimente non sono più in produzione e si trovano semplicemente recuperandoli da altre penne antiche (o da qualche riparatore che ne ha acquisiti di antichi).
Però anche qui alcune penne antiche hanno dei notevoli vantaggi, una penna in celluloide è costruita con un materiale che è infrangibile, e se cade, anche senza arrivare a esagerazioni come quelle mostrate
qui o
qui, rimbalza, al più si graffia, ma non si rompe. Non come le costosissime penne in 'resina preziosa' di una marca molto nota, che se ti cadevan dal tavolo andavano in pezzi.
Un altro punto critico resta il pennino, che costituisce gran parte del valore della penna, e che ovviamente non è facile ritrovare nella stessa misura/morbidezza. Di nuovo un riparatore professionista può avere una scorta, ma è ovviamente molto più difficile trovarli ed in genere cambiarlo ha anche un costo aggiuntivo rispetto a comprarne uno di ricambio per una penna nuova dato che spesso non è immediato sostituirlo. Questo significa che con una penna antica avrai mediamente dei costi di riparazione percentualmente (rispetto al costo della penna stessa) più alti.
Se questi problemi riguardo il secondo punto ti sembrano superabili il mio suggerimento è una penna in celluloide, con caricamento a levetta, e di grande diffusione.
C'è poi una penna che potrebbe anche rispondere anche anche al secondo punto: una Esterbrook, prodotte da una fabbrica storica di pennini che iniziò a fare stilografiche economiche negli anni '30. Sono penne affidabili, che costano poco, hanno dei pennini di acciaio indistruttibili, che scrivono senza problemi e che erano costruiti per essere facilmente intercambiabili (come quelli delle penne attuali). Ed essendo state prodotte in grandi numeri con il pennino intercambiabile questi si trovano spesso in vendita su ebay come pezzi di ricambio.
Certo sono penne economiche, sdegnate da quei collezionisti che cercano le penne rare o i pezzi unici, ma erano costruite per essere appunto strumenti di scrittura di tutti i giorni, robuste e durevoli.
Simone