Presenteschion: ciao!
Inviato: giovedì 23 febbraio 2017, 0:25
Dunque, salve a tutti, sono Camilla, di Roma, ho quasi 30 anni e adoro sporcarmi le mani di inchiostro (inchiostro che spesso finisce sul naso o sullo zigomo, perché poi ti gratti e lo appiccichi ovunque).
15 anni fa iniziai ad acquistare dal giornalaio un corso di calligrafia. Ero presissima. Ma inutile dire che dopo 50€ di spesa, 5 numeri su una 30ina e l'impazienza mista a povertà mi sono detta "ok, non è momento. Ti regalerai un libro vero e magari investirai su un corso". E invece poi il nulla. Allora sono passata alle stilografiche.
La prima é stata una Biro (regalata, non ho idea che modello sia) da battaglia ma di quando in quando rubavo quelle di padre e quindi buon per me. Poi mia zia qualche anno fa mi ha regalato quella di mia nonna (una cosina che sembra uno stiletto: fina, corta, molto femminile e...rosa) che scrive benissimo ma di questa addirittura non so nemmeno che marca sia. Nessuno mi ha dato informazioni ma desidererei tantissimo saperne di più, quindi vi prego datemi una mano a sciogliere questo dubbio (metterò in qualche lido del forum una foto).
Sempre qualche anno fa padre ha fatto cadere una Mont Blanc a sfera e l'ha spaccata. Ho avuto cattivi presagi. Cattivissimi presagi. Gli ho preso le stilografiche. Le ho salvate dalla rovina, dalla distruzione, dall'ecatombe...ho fatto bene no? Usucapite
Ora, finalmente, hanno una nuova vita. Che facevano mortificate nel cassetto?! Le penne servono per scrivere. Ed ora: scrivono. Le ragazze sono: una Mont Blanc e una Parker (ignoro i modelli).
2 mesi fa, ero depressa e volevo farmi un regalo: ho optato per una mastodontica stilografica della Dallaiti (un brand toscano) ma ad essere sinceri non è un gran che. Cioè, scrive, ma pesa tipo 40 grammi e dopo 10 minuti hai la tendinite. Ma cosa pretendere da un'acquisto impulsivo?
Di recente si sono aggiunte alla collezione una Lamy Joy a punta tronca 1.1 e poi una Parallel Pen da 3.8
Ed ecco il mio parco penne stilografiche
Ultimamente invece mi sono rilanciata sui pennini da intinzione: si, ho acquistato quel famoso libro che avrei dovuto comprare 15 anni fa e il set Brause Bandzug e il set Speedball (i Mitchell poi, ora sono povera) e scrivo la qualunque come non ci fosse un domani. Vi assicuro che al supermercato tirare fuori dalla tasca il foglietto della spesa scritto in Italico Cancelleresco con le "s" del 1500 fa la sua porca figura
Il vostro forum mi sta aiutando sugli inchiostri, le profonde manutenzioni e tutte quelle informazioni estremamente importanti (dall'affilare i pennini, alla gomma arabica per conventirci un inchiostro da stilografica in uno per intinzione,....). Ma a dire il vero sono anni che cercando informazioni varie tra i primi risultati ogni volta c'eravate sempre voi, quindi per coerenza eccomi dal di dentro (era ora eh? Era ora).
Ok, sono stata troppo prolissa e vi ho annoiato abbastanza. Scusatemi tante buone cose
15 anni fa iniziai ad acquistare dal giornalaio un corso di calligrafia. Ero presissima. Ma inutile dire che dopo 50€ di spesa, 5 numeri su una 30ina e l'impazienza mista a povertà mi sono detta "ok, non è momento. Ti regalerai un libro vero e magari investirai su un corso". E invece poi il nulla. Allora sono passata alle stilografiche.
La prima é stata una Biro (regalata, non ho idea che modello sia) da battaglia ma di quando in quando rubavo quelle di padre e quindi buon per me. Poi mia zia qualche anno fa mi ha regalato quella di mia nonna (una cosina che sembra uno stiletto: fina, corta, molto femminile e...rosa) che scrive benissimo ma di questa addirittura non so nemmeno che marca sia. Nessuno mi ha dato informazioni ma desidererei tantissimo saperne di più, quindi vi prego datemi una mano a sciogliere questo dubbio (metterò in qualche lido del forum una foto).
Sempre qualche anno fa padre ha fatto cadere una Mont Blanc a sfera e l'ha spaccata. Ho avuto cattivi presagi. Cattivissimi presagi. Gli ho preso le stilografiche. Le ho salvate dalla rovina, dalla distruzione, dall'ecatombe...ho fatto bene no? Usucapite
Ora, finalmente, hanno una nuova vita. Che facevano mortificate nel cassetto?! Le penne servono per scrivere. Ed ora: scrivono. Le ragazze sono: una Mont Blanc e una Parker (ignoro i modelli).2 mesi fa, ero depressa e volevo farmi un regalo: ho optato per una mastodontica stilografica della Dallaiti (un brand toscano) ma ad essere sinceri non è un gran che. Cioè, scrive, ma pesa tipo 40 grammi e dopo 10 minuti hai la tendinite. Ma cosa pretendere da un'acquisto impulsivo?
Di recente si sono aggiunte alla collezione una Lamy Joy a punta tronca 1.1 e poi una Parallel Pen da 3.8
Ed ecco il mio parco penne stilografiche
Ultimamente invece mi sono rilanciata sui pennini da intinzione: si, ho acquistato quel famoso libro che avrei dovuto comprare 15 anni fa e il set Brause Bandzug e il set Speedball (i Mitchell poi, ora sono povera) e scrivo la qualunque come non ci fosse un domani. Vi assicuro che al supermercato tirare fuori dalla tasca il foglietto della spesa scritto in Italico Cancelleresco con le "s" del 1500 fa la sua porca figura
Il vostro forum mi sta aiutando sugli inchiostri, le profonde manutenzioni e tutte quelle informazioni estremamente importanti (dall'affilare i pennini, alla gomma arabica per conventirci un inchiostro da stilografica in uno per intinzione,....). Ma a dire il vero sono anni che cercando informazioni varie tra i primi risultati ogni volta c'eravate sempre voi, quindi per coerenza eccomi dal di dentro (era ora eh? Era ora).
Ok, sono stata troppo prolissa e vi ho annoiato abbastanza. Scusatemi
tante buone cose
un benvenuto da parte mia nel forum
...e spero anche di incontrarti nella sezione Calligrafia!
(scusate ma stanotte tra la cecagna e il maledetto T9 questo post sembrava scritto da Dario Argento 
