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Ciao

Inviato: lunedì 7 maggio 2012, 22:59
da Rosso Corsa
Ciao a tutti.
Pur non essendo un vero collezionista, utilizzo da sempre le penne stilografiche, in assoluto gli strumenti di scrittura più affascinanti.

Anche se non posseggo rari "gioielli", sono molto affezionato alle mie penne, che tengo con religiosa cura.

Ho due stilografiche a cui sono molto affezionato: una Omas Milord (una delle modeste "ammiraglie" della mia flotta, che lucido spesso con un panno ed utilizzo raramente...) ed una Watermann "vera plasticaccia" comprata per poche lire all'inizio dell'università (sono trascorse alcune ere geologiche da quel periodo...), ed utilizzata per tutti i 29 sudati corsi ed esami di ingeneria.

Complimenti a chi ha organizzato questo forum!


Mauro

Re: Ciao

Inviato: lunedì 7 maggio 2012, 23:33
da vikingo60
Ciao Mauro e benvenuto!Hai proprio reso l'idea definendo le attuali Waterman "plasticaccia";da troppo tempo la qualità è solo la pallida ombra di quella di un tempo.

Re: Ciao

Inviato: lunedì 7 maggio 2012, 23:37
da rembrandt54
ciao Mauro, benvenuto tra noi !!!
Anche io ho una Omas Milord e ne sono entusiasta !!

stefano

Re: Ciao

Inviato: lunedì 7 maggio 2012, 23:43
da Alexander
Benvenuto!!

Re: Ciao

Inviato: martedì 8 maggio 2012, 0:46
da piccardi
Ciao,

un caloroso benvenuto anche da parte mia.

Simone

Re: Ciao

Inviato: martedì 8 maggio 2012, 1:00
da Rosso Corsa
vikingo60 ha scritto:Ciao Mauro e benvenuto!Hai proprio reso l'idea definendo le attuali Waterman "plasticaccia";da troppo tempo la qualità è solo la pallida ombra di quella di un tempo.
Alessandro,

Veramente la mia mitica Waterman universitaria era proprio di plasticaccia, nel senso che faceva concorrenza alle varie "Auretta" e "Pelikanina".... però ha sempre fatto il suo dovere. :-)

In ogni caso concordo sul tuo giudizio: ho un paio di Waterman di un certo livello di costo, e devo dire che sono tra le peggiori per qualità di scrittura.

Purtroppo, ho avuto un grave problema anche con una Omas, la mia marca preferita (per lo meno sino a una quindicina di anni fa, poi mi sembra che sia cambiata la proprietà ed in parte lo stile....), e questo episodio mi ha fatto riflettere sulla qualità della penna e sulla serietà dell'azienda....

Ma ho visto un thread dedicato a "tecnica e riparazioni", appena ho un attimo di tempo descriverò lì questo strano caso (o forse no?) di deformanzione del cappuccio della mia 555/S (e di come l'azienda ha risposto alle mie osservazioni).


Ciao

Mauro

Re: Ciao

Inviato: martedì 8 maggio 2012, 8:02
da rembrandt54
Caro Mauro, purtroppo la Omas (nata nel 1925) , come molte altre aziende, è stata ceduta prima al gruppo LVMH (Bernard Arnault) e poi alla cinese Xinyu Hengdeli ; per questo preferisco restare alle Omas prodotte fino all'anno 2000. Per quanto riguarda invece l'assistenza, devo dire che ho avuto un'esperienza positiva sulla mia Milord che perdeva dal fondello; il guasto è stato riparato a dovere il che significa che sono ancora presenti delle maestranze valide.

stefano

Re: Ciao

Inviato: martedì 8 maggio 2012, 9:55
da vikingo60
Certamente è utile che tu ci faccia conoscere le tue osservazioni riguardo alle risposte avute;la serietà di un'azienda si vede non solo dai prodotti venduti,ma anche dall'assistenza che riesce ad offrire in caso di problemi.
Cordiali saluti

Re: Ciao

Inviato: martedì 8 maggio 2012, 14:51
da piccardi
vikingo60 ha scritto:Ciao Mauro e benvenuto!Hai proprio reso l'idea definendo le attuali Waterman "plasticaccia";da troppo tempo la qualità è solo la pallida ombra di quella di un tempo.
Io ho esperienza solo tre Waterman moderne, una Exception Night & Day, una Carene (regali) ed una Edson.

Francamente la Exception e la Edson mi han sempre funzionato benissimo, la Edson in particolare per me resta in assoluto una delle penne migliori che ci sono in giro sia per qualità costruttiva, di materiali e di scrittura, anche se non è proprio recentissima, la mia ha almeno 15 anni. Direi però che chiamarle plasticaccia sarebbe quantomeno poco appropriato (anche perché il grosso è metallo).

La Carene invece era, prima dell'ultimo intervento, una vera tragedia, pareva capace di far uscire l'inchiostro solo nel cappuccio... della ferraglia direi... E credo lo siano la gran parte di quelle in produzione, ma dopo aver letto il link di Daniele su come smontare il pennino, ci ho dato una revisionata ed al momento scrive bene pure lei. Ma ho dovuto fare un po' di ripasso sulle incisioni dell'alimentatore... (sul secondo alimentatore, averla mandata alla casa a suo tempo era servito solo a farmi cambiare il gruppo pennino, senza miglioramenti)

Simone

Re: Ciao

Inviato: lunedì 14 maggio 2012, 18:31
da kristy64
Salve Mauro.
Qui si respira... stilografiche.....
Un saluto, Cristina.