Recensione Hero 3266 - Una piccola penna dallo strano pennino
Inviato: martedì 29 novembre 2016, 20:30
Per questa prima recensione non ho scelto la mia penna preferita né una penna che abbia segnato un punto di svolta nella storia delle stilografiche né una di marca blasonata concupita da schiere di vogliosi collezionisti.
Ho scelto una “pennina” sottile, poco appariscente, quasi banale.
Si tratta della Hero 3266. L’ho scelta perché nessuno l’ha ancora recensita sul forum, ma soprattutto perché ha un pennino molto particolare. Si tratta di un pennino fine da 0,38 mm, posto centralmente rispetto alla sezione.
Sia sopra che sotto il pennino, che nella parte visibile risulta essere piatto, è presente la parte terminale dell’alimentatore che lo racchiude come in un sandwich. Le foto parlano meglio di qualsiasi descrizione.
Per quanto ne so, anche Omas nel 1946 ha realizzato una penna con pennino centrale (Omas Extra 361), ma il pennino era completamente diverso: corazzato, semiflessibile da un lato, rigido dall’altro (adatto per la sua rigidità alle copie con carta carbone).
Hero, comunque, con questo pennino equipaggia anche il modello 001.
La differenza tra 3266 e 001 è che quest’ultima ha misure leggermente diverse (questione di millimetri in meno), un cappuccio che termina ad ogiva e nella parte terminale del fusto una sorta di incavo. La Hero 3266 è quasi cilindrica (solo un minimo affusolamento nella parte terminale del fusto in modo da consentire l’innesto del cappuccio), cappuccio e fusto terminano con una parte cromata su cui è impresso il logo della ditta.
Anche la clip è cromata come l’anellino tra fusto e sezione che –a penna chiusa- indica la fine del cappuccio; tra questo e il fusto non ci sono sbalzi.
Sotto la clip la scritta Hero in caratteri cinesi e occidentali; tra le due scritte ritroviamo il logo della ditta. Sempre sul cappuccio, a destra della clip, la scritta 360 e i caratteri cinesi di Hero più altri che non so identificare.
Il numero 360 indica il fatto che il pennino scriva a 360 gradi: non ha un lato secco ed uno umido o uno flessibile e l’altro rigido come nella Omas citata. Scrive in qualsiasi posizione.
Sul fusto non ci sono scritte.
La penna ha un diametro di circa 1 cm e misura
13,6 cm chiusa,
11,8 cm aperta senza cappuccio,
15,2 cm con cappuccio calzato.
Il cappuccio è lungo 5,4 cm.
E’ un peso piuma, siccome non ho un bilancino di precisione mi baso sulle descrizioni dei venditori: alcuni indicano 14 g altri 18 g.
Comunque sia, è veramente molto leggera benché sia in metallo verniciato. Anche la sezione è in metallo, cromato.
Viene venduta in diversi colori, devo dire molto belli, blu, rosso, nero, rosa, silver, teal, fucsia, grigio…
Mi sembra, in definitiva, una penna carina, senza fronzoli, essenziale. La penna si impugna bene ed è ben bilanciata sia con cappuccio calzato che senza. Io preferisco quest’ultima soluzione,.ma lo faccio d’abitudine con tutte le penne.
Il caricamento avviene con un sistema tipo aerometric (il Fountainpen.it Wiki recita: pressione di un sacchetto di gomma da effettuarsi da una apertura laterale sul cilindro metallico che contiene lo stesso a cui si accede svitando dalla sezione pennino il corpo della penna) sebbene su questa penna non sia presente lo sfiatatoio (tipico nella aerometric). La struttura metallica contenente il sacchetto è rimovibile mentre lo stesso è fisso e, quindi, non può essere sostituito da un converter o da una cartuccia. Il sacchetto è molto sottile, pertanto contiene poco inchiostro ed inoltre è difficile riempirlo completamente anche premendo più e più volte. Ne consegue che l’autonomia è piuttosto limitata. Dicevamo che il pennino è un F. Inizialmente è stato necessario premere un po’ per iniziare la scrittura, ma poi non ha avuto problemi. Scrive effettivamente in tutte le posizioni nel senso che impugnando la penna per la scrittura e facendola girare in modo da appoggiare ogni volta un lato diverso del pennino, scrive sempre, con la stessa dimensione del tratto. Ciò è dovuto anche alla pallina di iridio (non ho la possibilità di accertare che sia veramente questo il metallo usato) che ricopre ogni lato dei rebbi. Non ci sono state impuntature né ritardi nel tracciare i segni, ma la sensazione che si ricava nella scrittura non mi ha dato molta soddisfazione. Questa della sensazione di scrittura però, come sapete, spesso non ha niente a che vedere con l’effettiva capacità di una penna di scrivere bene.
Un po’ come per il fumatore di pipa (ed io lo sono) le sensazioni che dà una certa pipa non dipendono dalla qualità della pipa stessa, ma sono un fatto del tutto personale.
Secondo me, il fatto che non costringa a utilizzare un verso predefinito del pennino può essere un fattore di scelta positivo per quei soggetti che cominciano ad utilizzare una stilografica tanto da suggerirne l’utilizzo a bambini/ragazzi o neofiti. Anche il peso minimo, sia dell’attrezzo che quello da esercitare per ottenere il tratto, può essere un valido incentivo nella scelta di questa penna.
Il costo è tra i più vari. Ne ho trovate offerte a:
6,99 € (+ 17 € di spedizione) dall’Inghilterra,
8, 96 € con spedizione compresa per una confezione da tre pezzi dalla Cina
7,75 € (+ 1,76 € di spedizione) per una confezione da tre pezzi da Hong Kong
8 € al pezzo con spedizione in un giorno sul sito delle amazzoni.
Chi ama le penne un po’ particolari, dovrebbe farci un pensierino.
Alla prossima.
Saverio
Ho scelto una “pennina” sottile, poco appariscente, quasi banale.
Si tratta della Hero 3266. L’ho scelta perché nessuno l’ha ancora recensita sul forum, ma soprattutto perché ha un pennino molto particolare. Si tratta di un pennino fine da 0,38 mm, posto centralmente rispetto alla sezione.
Sia sopra che sotto il pennino, che nella parte visibile risulta essere piatto, è presente la parte terminale dell’alimentatore che lo racchiude come in un sandwich. Le foto parlano meglio di qualsiasi descrizione.
Per quanto ne so, anche Omas nel 1946 ha realizzato una penna con pennino centrale (Omas Extra 361), ma il pennino era completamente diverso: corazzato, semiflessibile da un lato, rigido dall’altro (adatto per la sua rigidità alle copie con carta carbone).
Hero, comunque, con questo pennino equipaggia anche il modello 001.
La differenza tra 3266 e 001 è che quest’ultima ha misure leggermente diverse (questione di millimetri in meno), un cappuccio che termina ad ogiva e nella parte terminale del fusto una sorta di incavo. La Hero 3266 è quasi cilindrica (solo un minimo affusolamento nella parte terminale del fusto in modo da consentire l’innesto del cappuccio), cappuccio e fusto terminano con una parte cromata su cui è impresso il logo della ditta.
Anche la clip è cromata come l’anellino tra fusto e sezione che –a penna chiusa- indica la fine del cappuccio; tra questo e il fusto non ci sono sbalzi.
Sotto la clip la scritta Hero in caratteri cinesi e occidentali; tra le due scritte ritroviamo il logo della ditta. Sempre sul cappuccio, a destra della clip, la scritta 360 e i caratteri cinesi di Hero più altri che non so identificare.
Il numero 360 indica il fatto che il pennino scriva a 360 gradi: non ha un lato secco ed uno umido o uno flessibile e l’altro rigido come nella Omas citata. Scrive in qualsiasi posizione.
Sul fusto non ci sono scritte.
La penna ha un diametro di circa 1 cm e misura
13,6 cm chiusa,
11,8 cm aperta senza cappuccio,
15,2 cm con cappuccio calzato.
Il cappuccio è lungo 5,4 cm.
E’ un peso piuma, siccome non ho un bilancino di precisione mi baso sulle descrizioni dei venditori: alcuni indicano 14 g altri 18 g.
Comunque sia, è veramente molto leggera benché sia in metallo verniciato. Anche la sezione è in metallo, cromato.
Viene venduta in diversi colori, devo dire molto belli, blu, rosso, nero, rosa, silver, teal, fucsia, grigio…
Mi sembra, in definitiva, una penna carina, senza fronzoli, essenziale. La penna si impugna bene ed è ben bilanciata sia con cappuccio calzato che senza. Io preferisco quest’ultima soluzione,.ma lo faccio d’abitudine con tutte le penne.
Il caricamento avviene con un sistema tipo aerometric (il Fountainpen.it Wiki recita: pressione di un sacchetto di gomma da effettuarsi da una apertura laterale sul cilindro metallico che contiene lo stesso a cui si accede svitando dalla sezione pennino il corpo della penna) sebbene su questa penna non sia presente lo sfiatatoio (tipico nella aerometric). La struttura metallica contenente il sacchetto è rimovibile mentre lo stesso è fisso e, quindi, non può essere sostituito da un converter o da una cartuccia. Il sacchetto è molto sottile, pertanto contiene poco inchiostro ed inoltre è difficile riempirlo completamente anche premendo più e più volte. Ne consegue che l’autonomia è piuttosto limitata. Dicevamo che il pennino è un F. Inizialmente è stato necessario premere un po’ per iniziare la scrittura, ma poi non ha avuto problemi. Scrive effettivamente in tutte le posizioni nel senso che impugnando la penna per la scrittura e facendola girare in modo da appoggiare ogni volta un lato diverso del pennino, scrive sempre, con la stessa dimensione del tratto. Ciò è dovuto anche alla pallina di iridio (non ho la possibilità di accertare che sia veramente questo il metallo usato) che ricopre ogni lato dei rebbi. Non ci sono state impuntature né ritardi nel tracciare i segni, ma la sensazione che si ricava nella scrittura non mi ha dato molta soddisfazione. Questa della sensazione di scrittura però, come sapete, spesso non ha niente a che vedere con l’effettiva capacità di una penna di scrivere bene.
Un po’ come per il fumatore di pipa (ed io lo sono) le sensazioni che dà una certa pipa non dipendono dalla qualità della pipa stessa, ma sono un fatto del tutto personale.
Secondo me, il fatto che non costringa a utilizzare un verso predefinito del pennino può essere un fattore di scelta positivo per quei soggetti che cominciano ad utilizzare una stilografica tanto da suggerirne l’utilizzo a bambini/ragazzi o neofiti. Anche il peso minimo, sia dell’attrezzo che quello da esercitare per ottenere il tratto, può essere un valido incentivo nella scelta di questa penna.
Il costo è tra i più vari. Ne ho trovate offerte a:
6,99 € (+ 17 € di spedizione) dall’Inghilterra,
8, 96 € con spedizione compresa per una confezione da tre pezzi dalla Cina
7,75 € (+ 1,76 € di spedizione) per una confezione da tre pezzi da Hong Kong
8 € al pezzo con spedizione in un giorno sul sito delle amazzoni.
Chi ama le penne un po’ particolari, dovrebbe farci un pensierino.
Alla prossima.
Saverio