Recensione Hero 3266 - Una piccola penna dallo strano pennino
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Recensione Hero 3266 - Una piccola penna dallo strano pennino
Per questa prima recensione non ho scelto la mia penna preferita né una penna che abbia segnato un punto di svolta nella storia delle stilografiche né una di marca blasonata concupita da schiere di vogliosi collezionisti.
Ho scelto una “pennina” sottile, poco appariscente, quasi banale.
Si tratta della Hero 3266. L’ho scelta perché nessuno l’ha ancora recensita sul forum, ma soprattutto perché ha un pennino molto particolare. Si tratta di un pennino fine da 0,38 mm, posto centralmente rispetto alla sezione.
Sia sopra che sotto il pennino, che nella parte visibile risulta essere piatto, è presente la parte terminale dell’alimentatore che lo racchiude come in un sandwich. Le foto parlano meglio di qualsiasi descrizione.
Per quanto ne so, anche Omas nel 1946 ha realizzato una penna con pennino centrale (Omas Extra 361), ma il pennino era completamente diverso: corazzato, semiflessibile da un lato, rigido dall’altro (adatto per la sua rigidità alle copie con carta carbone).
Hero, comunque, con questo pennino equipaggia anche il modello 001.
La differenza tra 3266 e 001 è che quest’ultima ha misure leggermente diverse (questione di millimetri in meno), un cappuccio che termina ad ogiva e nella parte terminale del fusto una sorta di incavo. La Hero 3266 è quasi cilindrica (solo un minimo affusolamento nella parte terminale del fusto in modo da consentire l’innesto del cappuccio), cappuccio e fusto terminano con una parte cromata su cui è impresso il logo della ditta.
Anche la clip è cromata come l’anellino tra fusto e sezione che –a penna chiusa- indica la fine del cappuccio; tra questo e il fusto non ci sono sbalzi.
Sotto la clip la scritta Hero in caratteri cinesi e occidentali; tra le due scritte ritroviamo il logo della ditta. Sempre sul cappuccio, a destra della clip, la scritta 360 e i caratteri cinesi di Hero più altri che non so identificare.
Il numero 360 indica il fatto che il pennino scriva a 360 gradi: non ha un lato secco ed uno umido o uno flessibile e l’altro rigido come nella Omas citata. Scrive in qualsiasi posizione.
Sul fusto non ci sono scritte.
La penna ha un diametro di circa 1 cm e misura
13,6 cm chiusa,
11,8 cm aperta senza cappuccio,
15,2 cm con cappuccio calzato.
Il cappuccio è lungo 5,4 cm.
E’ un peso piuma, siccome non ho un bilancino di precisione mi baso sulle descrizioni dei venditori: alcuni indicano 14 g altri 18 g.
Comunque sia, è veramente molto leggera benché sia in metallo verniciato. Anche la sezione è in metallo, cromato.
Viene venduta in diversi colori, devo dire molto belli, blu, rosso, nero, rosa, silver, teal, fucsia, grigio…
Mi sembra, in definitiva, una penna carina, senza fronzoli, essenziale. La penna si impugna bene ed è ben bilanciata sia con cappuccio calzato che senza. Io preferisco quest’ultima soluzione,.ma lo faccio d’abitudine con tutte le penne.
Il caricamento avviene con un sistema tipo aerometric (il Fountainpen.it Wiki recita: pressione di un sacchetto di gomma da effettuarsi da una apertura laterale sul cilindro metallico che contiene lo stesso a cui si accede svitando dalla sezione pennino il corpo della penna) sebbene su questa penna non sia presente lo sfiatatoio (tipico nella aerometric). La struttura metallica contenente il sacchetto è rimovibile mentre lo stesso è fisso e, quindi, non può essere sostituito da un converter o da una cartuccia. Il sacchetto è molto sottile, pertanto contiene poco inchiostro ed inoltre è difficile riempirlo completamente anche premendo più e più volte. Ne consegue che l’autonomia è piuttosto limitata. Dicevamo che il pennino è un F. Inizialmente è stato necessario premere un po’ per iniziare la scrittura, ma poi non ha avuto problemi. Scrive effettivamente in tutte le posizioni nel senso che impugnando la penna per la scrittura e facendola girare in modo da appoggiare ogni volta un lato diverso del pennino, scrive sempre, con la stessa dimensione del tratto. Ciò è dovuto anche alla pallina di iridio (non ho la possibilità di accertare che sia veramente questo il metallo usato) che ricopre ogni lato dei rebbi. Non ci sono state impuntature né ritardi nel tracciare i segni, ma la sensazione che si ricava nella scrittura non mi ha dato molta soddisfazione. Questa della sensazione di scrittura però, come sapete, spesso non ha niente a che vedere con l’effettiva capacità di una penna di scrivere bene.
Un po’ come per il fumatore di pipa (ed io lo sono) le sensazioni che dà una certa pipa non dipendono dalla qualità della pipa stessa, ma sono un fatto del tutto personale.
Secondo me, il fatto che non costringa a utilizzare un verso predefinito del pennino può essere un fattore di scelta positivo per quei soggetti che cominciano ad utilizzare una stilografica tanto da suggerirne l’utilizzo a bambini/ragazzi o neofiti. Anche il peso minimo, sia dell’attrezzo che quello da esercitare per ottenere il tratto, può essere un valido incentivo nella scelta di questa penna.
Il costo è tra i più vari. Ne ho trovate offerte a:
6,99 € (+ 17 € di spedizione) dall’Inghilterra,
8, 96 € con spedizione compresa per una confezione da tre pezzi dalla Cina
7,75 € (+ 1,76 € di spedizione) per una confezione da tre pezzi da Hong Kong
8 € al pezzo con spedizione in un giorno sul sito delle amazzoni.
Chi ama le penne un po’ particolari, dovrebbe farci un pensierino.
Alla prossima.
Saverio
Ho scelto una “pennina” sottile, poco appariscente, quasi banale.
Si tratta della Hero 3266. L’ho scelta perché nessuno l’ha ancora recensita sul forum, ma soprattutto perché ha un pennino molto particolare. Si tratta di un pennino fine da 0,38 mm, posto centralmente rispetto alla sezione.
Sia sopra che sotto il pennino, che nella parte visibile risulta essere piatto, è presente la parte terminale dell’alimentatore che lo racchiude come in un sandwich. Le foto parlano meglio di qualsiasi descrizione.
Per quanto ne so, anche Omas nel 1946 ha realizzato una penna con pennino centrale (Omas Extra 361), ma il pennino era completamente diverso: corazzato, semiflessibile da un lato, rigido dall’altro (adatto per la sua rigidità alle copie con carta carbone).
Hero, comunque, con questo pennino equipaggia anche il modello 001.
La differenza tra 3266 e 001 è che quest’ultima ha misure leggermente diverse (questione di millimetri in meno), un cappuccio che termina ad ogiva e nella parte terminale del fusto una sorta di incavo. La Hero 3266 è quasi cilindrica (solo un minimo affusolamento nella parte terminale del fusto in modo da consentire l’innesto del cappuccio), cappuccio e fusto terminano con una parte cromata su cui è impresso il logo della ditta.
Anche la clip è cromata come l’anellino tra fusto e sezione che –a penna chiusa- indica la fine del cappuccio; tra questo e il fusto non ci sono sbalzi.
Sotto la clip la scritta Hero in caratteri cinesi e occidentali; tra le due scritte ritroviamo il logo della ditta. Sempre sul cappuccio, a destra della clip, la scritta 360 e i caratteri cinesi di Hero più altri che non so identificare.
Il numero 360 indica il fatto che il pennino scriva a 360 gradi: non ha un lato secco ed uno umido o uno flessibile e l’altro rigido come nella Omas citata. Scrive in qualsiasi posizione.
Sul fusto non ci sono scritte.
La penna ha un diametro di circa 1 cm e misura
13,6 cm chiusa,
11,8 cm aperta senza cappuccio,
15,2 cm con cappuccio calzato.
Il cappuccio è lungo 5,4 cm.
E’ un peso piuma, siccome non ho un bilancino di precisione mi baso sulle descrizioni dei venditori: alcuni indicano 14 g altri 18 g.
Comunque sia, è veramente molto leggera benché sia in metallo verniciato. Anche la sezione è in metallo, cromato.
Viene venduta in diversi colori, devo dire molto belli, blu, rosso, nero, rosa, silver, teal, fucsia, grigio…
Mi sembra, in definitiva, una penna carina, senza fronzoli, essenziale. La penna si impugna bene ed è ben bilanciata sia con cappuccio calzato che senza. Io preferisco quest’ultima soluzione,.ma lo faccio d’abitudine con tutte le penne.
Il caricamento avviene con un sistema tipo aerometric (il Fountainpen.it Wiki recita: pressione di un sacchetto di gomma da effettuarsi da una apertura laterale sul cilindro metallico che contiene lo stesso a cui si accede svitando dalla sezione pennino il corpo della penna) sebbene su questa penna non sia presente lo sfiatatoio (tipico nella aerometric). La struttura metallica contenente il sacchetto è rimovibile mentre lo stesso è fisso e, quindi, non può essere sostituito da un converter o da una cartuccia. Il sacchetto è molto sottile, pertanto contiene poco inchiostro ed inoltre è difficile riempirlo completamente anche premendo più e più volte. Ne consegue che l’autonomia è piuttosto limitata. Dicevamo che il pennino è un F. Inizialmente è stato necessario premere un po’ per iniziare la scrittura, ma poi non ha avuto problemi. Scrive effettivamente in tutte le posizioni nel senso che impugnando la penna per la scrittura e facendola girare in modo da appoggiare ogni volta un lato diverso del pennino, scrive sempre, con la stessa dimensione del tratto. Ciò è dovuto anche alla pallina di iridio (non ho la possibilità di accertare che sia veramente questo il metallo usato) che ricopre ogni lato dei rebbi. Non ci sono state impuntature né ritardi nel tracciare i segni, ma la sensazione che si ricava nella scrittura non mi ha dato molta soddisfazione. Questa della sensazione di scrittura però, come sapete, spesso non ha niente a che vedere con l’effettiva capacità di una penna di scrivere bene.
Un po’ come per il fumatore di pipa (ed io lo sono) le sensazioni che dà una certa pipa non dipendono dalla qualità della pipa stessa, ma sono un fatto del tutto personale.
Secondo me, il fatto che non costringa a utilizzare un verso predefinito del pennino può essere un fattore di scelta positivo per quei soggetti che cominciano ad utilizzare una stilografica tanto da suggerirne l’utilizzo a bambini/ragazzi o neofiti. Anche il peso minimo, sia dell’attrezzo che quello da esercitare per ottenere il tratto, può essere un valido incentivo nella scelta di questa penna.
Il costo è tra i più vari. Ne ho trovate offerte a:
6,99 € (+ 17 € di spedizione) dall’Inghilterra,
8, 96 € con spedizione compresa per una confezione da tre pezzi dalla Cina
7,75 € (+ 1,76 € di spedizione) per una confezione da tre pezzi da Hong Kong
8 € al pezzo con spedizione in un giorno sul sito delle amazzoni.
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Saverio
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Altre immagini a corredo della descrizione precedente.
Saverio
Saverio
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Ciao Saverio
Grazie della puntualissima recensione!
Io l'avevo acquistata qualche mese fa proprio per curiosità, ma l'ho accantonata quasi subito per i due inconvenienti che segnali: la pochissima autonomia (era praticamente impossibile fare fluire decentemente l'inchiostro all'interno del sacchetto del converter per un utilizzo prolungato) e la non appagante impressione durante la scrittura. Oltre al fatto che a me piacciono le penne un po' più pesanti.
Un saluto
Filippo
Grazie della puntualissima recensione!
Io l'avevo acquistata qualche mese fa proprio per curiosità, ma l'ho accantonata quasi subito per i due inconvenienti che segnali: la pochissima autonomia (era praticamente impossibile fare fluire decentemente l'inchiostro all'interno del sacchetto del converter per un utilizzo prolungato) e la non appagante impressione durante la scrittura. Oltre al fatto che a me piacciono le penne un po' più pesanti.
Un saluto
Filippo
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Ciao, mi ha sempre incuriosito, ne vidi una tempo fa nelle mani di Ottorino, in pratica se ho ben capito sono come due pennini sovrapposti
una soluzione interessante, peccato per il sistema di caricamento 
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Riccardo
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No, il pennino è uno solo, piatto (per quel che si vede, non ho smontato la sezione), la punta è rotonda come nei "Kugel nib" (vedi questa pagina del Wiki per riferimento [wiki]http://www.fountainpen.it/Kugel_nib[/wiki]).Contax1961 ha scritto:Ciao, mi ha sempre incuriosito, ne vidi una tempo fa nelle mani di Ottorino, in pratica se ho ben capito sono come due pennini sovrappostiuna soluzione interessante, peccato per il sistema di caricamento
La parte terminale dell'alimentatore che nei pennini 'normali' è sotto la punta, in questa penna è sdoppiato e si trova sia 'sopra' che 'sotto' il pennino come a formare un sandwich come appunto detto nella recensione.
Qui metto tra virgolette 'sopra' e 'sotto' perché essendo piatto, il pennino non ha un 'sopra' e un 'sotto'-
Saverio
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Si intendevo come due penni sovrapposti per la forma dei rebbi contrapposti, ma in un solo blocco ovviamentetasa ha scritto:No, il pennino è uno solo, piatto (per quel che si vede, non ho smontato la sezione), la punta è rotonda come nei "Kugel nib" (vedi questa pagina del Wiki per riferimento [wiki]http://www.fountainpen.it/Kugel_nib[/wiki]).Contax1961 ha scritto:Ciao, mi ha sempre incuriosito, ne vidi una tempo fa nelle mani di Ottorino, in pratica se ho ben capito sono come due pennini sovrappostiuna soluzione interessante, peccato per il sistema di caricamento
La parte terminale dell'alimentatore che nei pennini 'normali' è sotto la punta, in questa penna è sdoppiato e si trova sia 'sopra' che 'sotto' il pennino come a formare un sandwich come appunto detto nella recensione.
Qui metto tra virgolette 'sopra' e 'sotto' perché essendo piatto, il pennino non ha un 'sopra' e un 'sotto'-
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Recensione Hero 3266 - Una piccola penna dallo strano pennino
Ne ho sperimentate diverse.
Alcune buone alcune terribili. Graffiavano come gatti, tanto da diventare penne a punta di feltro con le fibre della carta strappata.
C'e' un modello che è in ottone pieno, per coloro che amano le robe pesanti.
Per me un pelo troppo, come un pelo troppo leggere e sottili le altre qui citate
Altri difetti di quelle d'ottone: la smaltatura nera non dura, ma puo' essere un pregio perche' si puo' lucidare l'ottone sottostante.
In una non era stato forato l'alimentatore e quindi scriveva solo finche' c'era l'inchiostro rimasto nelle alette. Il converter "a tirare" e non a rotazione è difficile da azionare senza unghie e inoltre chiede una pallina di vetro per rompere i menischi che forma l'inchiostro. La molla che forniscono non funziona.
Altro difetto; prima o poi capiti preciso sul quadrante che non fa toccare alcuna fessura e allora non scrive.
Chissa' come mai le Sailor Trident (a cui si ispirano) avevano un pennino a 6 quadranti invece che a 4 ...
Altro difetto di quelle leggere; il tappo non si fissa bene sul retro.
Detto tutto questo sembra che le voglia distruggere: invece le ricomprerei e consiglio di provarle.
Son divertenti se non graffiano e sono ancora piu' divertenti se lo fanno. Levigare un pennino a 2 tagli, 4 fessure è impegnativo.
Per me è sempre comunque difficile: mi viene sempre da pensare se la staro' tenendo nel modo giusto !
NOTA: il pennino è una lamina piatta tagliata come un pennino normale. molto profondamente e con l'altro taglio meno approfonito entro lo spessore della lamina.
PS
Ci sono anche delle Wancher con questo gruppo pennino: scuriosate e scandalizzatevi del prezzo
Alcune buone alcune terribili. Graffiavano come gatti, tanto da diventare penne a punta di feltro con le fibre della carta strappata.
C'e' un modello che è in ottone pieno, per coloro che amano le robe pesanti.
Per me un pelo troppo, come un pelo troppo leggere e sottili le altre qui citate
Altri difetti di quelle d'ottone: la smaltatura nera non dura, ma puo' essere un pregio perche' si puo' lucidare l'ottone sottostante.
In una non era stato forato l'alimentatore e quindi scriveva solo finche' c'era l'inchiostro rimasto nelle alette. Il converter "a tirare" e non a rotazione è difficile da azionare senza unghie e inoltre chiede una pallina di vetro per rompere i menischi che forma l'inchiostro. La molla che forniscono non funziona.
Altro difetto; prima o poi capiti preciso sul quadrante che non fa toccare alcuna fessura e allora non scrive.
Chissa' come mai le Sailor Trident (a cui si ispirano) avevano un pennino a 6 quadranti invece che a 4 ...
Altro difetto di quelle leggere; il tappo non si fissa bene sul retro.
Detto tutto questo sembra che le voglia distruggere: invece le ricomprerei e consiglio di provarle.
Son divertenti se non graffiano e sono ancora piu' divertenti se lo fanno. Levigare un pennino a 2 tagli, 4 fessure è impegnativo.
Per me è sempre comunque difficile: mi viene sempre da pensare se la staro' tenendo nel modo giusto !
NOTA: il pennino è una lamina piatta tagliata come un pennino normale. molto profondamente e con l'altro taglio meno approfonito entro lo spessore della lamina.
PS
Ci sono anche delle Wancher con questo gruppo pennino: scuriosate e scandalizzatevi del prezzo
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Il pennino sembra proprio lo stesso della Hero 257A, una penna che dalla fine di giugno ho sempre sulla scrivania, perennemente inchiostrata, e devo dire che il mio esemplare è formidabile. Non gratta, mai una falsa partenza, e poi si comporta magnificamente con il Perle Noire di Herbin, un inchiostro che mi piace molto.
Per ricaricare completamente il serbatoio, procedo immergendo la punta nel flacone, e dopo due o tre pressioni sulla levetta, sollevo la penna con la punta verso l'alto, do un paio di colpetti al serbatoio per far scendere l'inchiostro inglobato sul fondo, stringo la levetta per far uscire l'aria e immergo così la punta nell'inchiostro, poi rilascio la levetta e il serbatoio si riempie del tutto. Il risultato si può apprezzare nella foto in basso; ho tolto in guscio metallico proprio per mostrare il risultato.
La penna è sottile, il cappuccio è fatto per essere calzato saldamente sul fondello.
E' una delle pochissime penne non soggetta a rotazione
Per ricaricare completamente il serbatoio, procedo immergendo la punta nel flacone, e dopo due o tre pressioni sulla levetta, sollevo la penna con la punta verso l'alto, do un paio di colpetti al serbatoio per far scendere l'inchiostro inglobato sul fondo, stringo la levetta per far uscire l'aria e immergo così la punta nell'inchiostro, poi rilascio la levetta e il serbatoio si riempie del tutto. Il risultato si può apprezzare nella foto in basso; ho tolto in guscio metallico proprio per mostrare il risultato.
La penna è sottile, il cappuccio è fatto per essere calzato saldamente sul fondello.
E' una delle pochissime penne non soggetta a rotazione

"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Si, hai ragione. E' proprio lo stesso!Irishtales ha scritto:Il pennino sembra proprio lo stesso della Hero 257A, una penna che ...
Ottimo suggerimento. Funziona!Irishtales ha scritto:Per ricaricare completamente il serbatoio, procedo immergendo la punta nel flacone, e dopo due o tre pressioni sulla levetta, sollevo la penna con la punta verso l'alto, do un paio di colpetti al serbatoio per far scendere l'inchiostro inglobato sul fondo, stringo la levetta per far uscire l'aria e immergo così la punta nell'inchiostro, poi rilascio la levetta e il serbatoio si riempie del tutto.
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Mi correggo: Provando a riempire al massimo il sacchetto, dopo aver tolto la struttura metallica di protezione, ho notato che all'interno dello stesso è presente un tubicino rigido che esce dalla sezione e lo attraversa tutto arrivando fin quasi in fondo allo stesso. Ritengo sia lo sfiatatoio di cui negavo l'esistenza, ma potrebbe anche essere un sistema per impedire che il sacchetto venga arrotolato su se stesso e preservarne l'integrità.tasa ha scritto:... Il caricamento avviene con un sistema tipo aerometric (il Fountainpen.it Wiki recita: pressione di un sacchetto di gomma da effettuarsi da una apertura laterale sul cilindro metallico che contiene lo stesso a cui si accede svitando dalla sezione pennino il corpo della penna) sebbene su questa penna non sia presente lo sfiatatoio (tipico nella aerometric).
Saverio
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Devo dire che questa piccola penna mi ha veramente incuriosito e l'ho acquistata!
Con un prezzo di otto euro spedita il gioco vale la candela e devo dire che sono soddisfatto dell'acquisto: il tratto è sottile, ma senza impuntamenti, il pennino è duro senza esagerazioni e non potrebbe essere altrimenti.
L'unico difetto, che dipende però dalle mie manone, è la sottigliezza che la rende simile ad una Bic, sensazione corroborata anche dalla grande leggerezza, in ogni caso una simpatica penna da battaglia.
Con un prezzo di otto euro spedita il gioco vale la candela e devo dire che sono soddisfatto dell'acquisto: il tratto è sottile, ma senza impuntamenti, il pennino è duro senza esagerazioni e non potrebbe essere altrimenti.
L'unico difetto, che dipende però dalle mie manone, è la sottigliezza che la rende simile ad una Bic, sensazione corroborata anche dalla grande leggerezza, in ogni caso una simpatica penna da battaglia.