Esercizio, pennino medio, gestuale
Inviato: martedì 24 maggio 2016, 4:51
Spesso, quando ne discuto con le mie figlie, insisto sul fatto che un lavoro calligrafico (o di disegno) é, per l'appunto, un lavoro. Mi pare che molti aspiranti calligrafi (o interessati al disegno con la penna) credano che un buon risultato dipenda essenzialmente dalla "mano", ma a mio parere dipende in maggior misura da un'attitudine disciplinata e da un progetto pianificato con tempo.
Quando ne ho il tempo, faccio frequentemente esercizi con la penna. Apprendo nuovi stili calligrafici, e ognuno di essi mi offre l'opportunità di cimentarmi con un progetto diverso. Insisto sul tema del progetto perché, come ogni progetto che si rispetti, anche un lavoro calligrafico é fatto di ideazione, documentazione, bozzetti, e varie prove.
Disegno i caratteri a matita, per poterli centrare (quando voglio ottenere un effetto centrato), tiro le linee a matita sul foglio per mantenere l'altezza dei caratteri, compresi gli ascendenti e discendenti, cerco immagini delle cose che voglio disegnare e le provo una, due, dieci volte a matita e poi a penna, finché non mi sento pronto per affrontare la "bella copia".
Qui vi propongo un esercizio fatto copiando i caratteri "gestuali" da un libro di calligrafia bellissimo di Gaye Godfrey-Nicholls: "Calligrafia.Tecniche e strumenti contemporanei". Non é un libro economico, a poco meno di 30 Euro, ma lo considero una referenza immancabile nella piccola biblioteca di un amante della scrittura. Il bel volume, stampato su ottima carta e rilegato, include non solo gli alfabeti canonici essenziali della scrittura medioevale, umanista e moderna, ma anche bellissimi esempi (tutti con "modelli" per il disegno delle lettere) di artisti calligrafici contemporanei, con splendide illustrazioni a colori delle loro opere.
Qui ho provato a eseguire alcune righe con stili gestuali. Ho usato i pennini medi di due penne Montblanc, una 149 e una Starwalker. E' stato molto divertente usare un tipo di pennino che é di solito un po' snobbato da chi si occupa di bella scrittura, e i risultati mi sono sembrati accettabilissimi. Nel foglio più in basso, ho usato anche i pennini extra-fini di un'altra Montblanc 149 e di una Hemingway (in color caffè).
Per la cronaca, ho dedicato a questo esercizio quasi quattro ore, divise tra la ricerca sul libro, lo studio dei caratteri e le prove. Non sono altro che bozzetti preparatori, ma preparano la mano per il lavoro vero.
Quando ne ho il tempo, faccio frequentemente esercizi con la penna. Apprendo nuovi stili calligrafici, e ognuno di essi mi offre l'opportunità di cimentarmi con un progetto diverso. Insisto sul tema del progetto perché, come ogni progetto che si rispetti, anche un lavoro calligrafico é fatto di ideazione, documentazione, bozzetti, e varie prove.
Disegno i caratteri a matita, per poterli centrare (quando voglio ottenere un effetto centrato), tiro le linee a matita sul foglio per mantenere l'altezza dei caratteri, compresi gli ascendenti e discendenti, cerco immagini delle cose che voglio disegnare e le provo una, due, dieci volte a matita e poi a penna, finché non mi sento pronto per affrontare la "bella copia".
Qui vi propongo un esercizio fatto copiando i caratteri "gestuali" da un libro di calligrafia bellissimo di Gaye Godfrey-Nicholls: "Calligrafia.Tecniche e strumenti contemporanei". Non é un libro economico, a poco meno di 30 Euro, ma lo considero una referenza immancabile nella piccola biblioteca di un amante della scrittura. Il bel volume, stampato su ottima carta e rilegato, include non solo gli alfabeti canonici essenziali della scrittura medioevale, umanista e moderna, ma anche bellissimi esempi (tutti con "modelli" per il disegno delle lettere) di artisti calligrafici contemporanei, con splendide illustrazioni a colori delle loro opere.
Osservando questo libro, mi é venuta voglia di cimentarmi con alcune delle "scritture" definite come gestuali. Ho l'impressione che questi stili calligrafici possano essere di maggior utilità, nella vita di tutti i giorni (si fa per dire), degli alfabeti più classici.
Qui ho provato a eseguire alcune righe con stili gestuali. Ho usato i pennini medi di due penne Montblanc, una 149 e una Starwalker. E' stato molto divertente usare un tipo di pennino che é di solito un po' snobbato da chi si occupa di bella scrittura, e i risultati mi sono sembrati accettabilissimi. Nel foglio più in basso, ho usato anche i pennini extra-fini di un'altra Montblanc 149 e di una Hemingway (in color caffè).
Per la cronaca, ho dedicato a questo esercizio quasi quattro ore, divise tra la ricerca sul libro, lo studio dei caratteri e le prove. Non sono altro che bozzetti preparatori, ma preparano la mano per il lavoro vero.