Sheaffer Skrip Black
Inviato: sabato 2 aprile 2016, 11:05
Un difetto delle penne a cartuccia Sheaffer è l'uso delle cartucce proprietarie. Ciò limita l'uso di inchiostri ai soli Skrip, se non si vuole utilizzare un converter (che per le penne più datate è del tipo a sacchetto, molto poco capiente). E anche gli inchiostri Skrip hanno un difetto: causano dipendenza. Dopo aver utilizzato una scatola di queste cartucce, ho deciso di comprare la boccetta. Proprio io, che non sopporto gli inchiostri neri ...
L'azienda
Rimando i lettori alla pagina del nostro wiki per leggere la storia di questa importante azienda americana. Qui ripeto solo che gli inchiostri Skrip sono in commercio dal 1922, e sono da sempre apprezzati per le loro qualità - anche dopo che la produzione si è trasferita in Slovenia.
La cartuccia
Le cartucce Sheaffer sono immutate da almeno 40 anni (questa è l'età della penna con cui ho scritto le righe delle immagini successive). Sono molto robuste, e danno l'impressione di poter essere riempite molte, molte volte. Una confezione da sei mette a disposizione tante cartucce da far passare qualsiasi preoccupazione di durata, a meno del fastidio di doversi attrezzare con una siringa.
Penna e carta
La mia unica penna Sheaffer a cartuccia è una Triumph 555, che entrò in commercio negli anni '70. La mia carta di riferimento è quella dei blocchi Fabriano EcoQua (carta Bioprima 85 g/mq), che confronto con una indecente carta da fotocopie da supermercato (80 g/mq).
La prova
Più che una prova, questa è un'ode. Di questo inchiostro mi piace tutto: colore, scorrevolezza, flusso, tempo di asciugatura. Non ho particolari esigenze di resistenza all'acqua, ma ha anche questo pregio.
Un giudizio
Senza girarci troppo attorno, DA AVERE senza dubbi.
L'azienda
Rimando i lettori alla pagina del nostro wiki per leggere la storia di questa importante azienda americana. Qui ripeto solo che gli inchiostri Skrip sono in commercio dal 1922, e sono da sempre apprezzati per le loro qualità - anche dopo che la produzione si è trasferita in Slovenia.
La cartuccia
Le cartucce Sheaffer sono immutate da almeno 40 anni (questa è l'età della penna con cui ho scritto le righe delle immagini successive). Sono molto robuste, e danno l'impressione di poter essere riempite molte, molte volte. Una confezione da sei mette a disposizione tante cartucce da far passare qualsiasi preoccupazione di durata, a meno del fastidio di doversi attrezzare con una siringa.
Penna e carta
La mia unica penna Sheaffer a cartuccia è una Triumph 555, che entrò in commercio negli anni '70. La mia carta di riferimento è quella dei blocchi Fabriano EcoQua (carta Bioprima 85 g/mq), che confronto con una indecente carta da fotocopie da supermercato (80 g/mq).
La prova
Più che una prova, questa è un'ode. Di questo inchiostro mi piace tutto: colore, scorrevolezza, flusso, tempo di asciugatura. Non ho particolari esigenze di resistenza all'acqua, ma ha anche questo pregio.
Un giudizio
Senza girarci troppo attorno, DA AVERE senza dubbi.