Montegrappa 1930 extra... gialla
Inviato: giovedì 22 marzo 2012, 16:31
Buongiorno
Lurko da un bel po' (ancor prima di registrarmi) e per vari motivi non avevo ancora fatto sentire la mia "voce" (sostanzialmente perchè sono un "cunctator", e poi perchè non ho mai ritenuto la mia collezione "all'altezza" ).
Ma adesso vediamo di rompere il ghiaccio... avrei voluto farlo, appunto, con un po' di servizi fotografici/recensioni delle mie piccine (a onor del vero, una trentina scarsa ma a me molto cara). Invece sono qui per far delle domande (che tra l'altro, in modo forse improprio, ho posto anche nel fountain pen network, anche se devo dire che qui si respira un'aria più "intima").
Bando alle ciance... sono principalmente un "visconti man", senza disdegnare ovviamente il resto... ultimamente però ho acquisito un nutrito lotto di penne da un collezionista che "ha smesso". Eh si, si è disintossicato (ma è caduto in un vortice ancora peggiore: è ormai da tempo un Panerai enthusiast, con buona pace di finanze&averi), e mi ha ceduto la sua collezione (o comunque i pezzi che riteneva migliori, dato che ha dovuto fare un'accurata selezione mandandoli da Hong Kong).
Fra le varie nuove entries c'era una bellissima (a mio modo di vedere) Montegrappa extra 1930. Ed eccoci alle domande: per vezzo mio, preferisco sempre sapere di che anni sono le penne che possiedo (anche se è raro - dato che compro spesso da privati - che questi siano sempre al corrente delle varie date con precisione). Non riesco a datare questa. Dando per scontato che sia fuori produzione (da nessuna parte su internet trovo riferimenti a extra in celluloide GIALLE), voi sapreste all'incirca in che anni è stata prodotta?
Ancora: ho rimosso con cura quelle macchie scure che si formano sull'argento (il trim è d'argento), insomma la penna è stata "a vita nuova restituita". La parte posteriore però ha una cosa su cui mi sono soffermato: il meccanismo di rotazione per attivare il piston filler appare "allentato" di circa mezzo millimetro (forse addirittura meno). Nel senso che per quella lunghezza, al momento di utilizzare il pistone per riempire/svuotare, gira "a vuoto" per siffatta lunghezza. Il risultato è che al tatto ha un po' di gioco, è "lente", per così dire.
Mi domandavo, forse ingenuamente, se tale lassità fosse propria dei modelli di quegli anni, in modo da "avvertire" l'utente che stava iniziando a girare il meccanismo prima che questo, dopo quel mezzo millimetrino, cominciasse a entrare in azione. Oppure, essendo usata, semplicemente si è allentata un po'? In quest'ultimo caso volo alla Casa della Stilografica, sperando che loro possano aiutarmi on the spot o magari mandando la penna a bassano del grappa.
Vi lascio con un'immagine "simpatica": io in genere scrivo "posted". Con questa... ho avuto dei risultati imbarazzanti Rimuovendo il tappo infatti, anzichè semplicemente "stappare il culo della penna" esercitando una pressione nella direzione contraria (insomma, tirando via con delicatezza il tappo) istintivamente mi sono trovato (DUE VOLTE! E' successo in ben due distinte occasioni), anzichè a tirarlo via, a "svitarlo". Col risultato di girare inavvertitamente il meccanismo del pistone Immaginatevi la scena.
Lurko da un bel po' (ancor prima di registrarmi) e per vari motivi non avevo ancora fatto sentire la mia "voce" (sostanzialmente perchè sono un "cunctator", e poi perchè non ho mai ritenuto la mia collezione "all'altezza" ).
Ma adesso vediamo di rompere il ghiaccio... avrei voluto farlo, appunto, con un po' di servizi fotografici/recensioni delle mie piccine (a onor del vero, una trentina scarsa ma a me molto cara). Invece sono qui per far delle domande (che tra l'altro, in modo forse improprio, ho posto anche nel fountain pen network, anche se devo dire che qui si respira un'aria più "intima").
Bando alle ciance... sono principalmente un "visconti man", senza disdegnare ovviamente il resto... ultimamente però ho acquisito un nutrito lotto di penne da un collezionista che "ha smesso". Eh si, si è disintossicato (ma è caduto in un vortice ancora peggiore: è ormai da tempo un Panerai enthusiast, con buona pace di finanze&averi), e mi ha ceduto la sua collezione (o comunque i pezzi che riteneva migliori, dato che ha dovuto fare un'accurata selezione mandandoli da Hong Kong).
Fra le varie nuove entries c'era una bellissima (a mio modo di vedere) Montegrappa extra 1930. Ed eccoci alle domande: per vezzo mio, preferisco sempre sapere di che anni sono le penne che possiedo (anche se è raro - dato che compro spesso da privati - che questi siano sempre al corrente delle varie date con precisione). Non riesco a datare questa. Dando per scontato che sia fuori produzione (da nessuna parte su internet trovo riferimenti a extra in celluloide GIALLE), voi sapreste all'incirca in che anni è stata prodotta?
Ancora: ho rimosso con cura quelle macchie scure che si formano sull'argento (il trim è d'argento), insomma la penna è stata "a vita nuova restituita". La parte posteriore però ha una cosa su cui mi sono soffermato: il meccanismo di rotazione per attivare il piston filler appare "allentato" di circa mezzo millimetro (forse addirittura meno). Nel senso che per quella lunghezza, al momento di utilizzare il pistone per riempire/svuotare, gira "a vuoto" per siffatta lunghezza. Il risultato è che al tatto ha un po' di gioco, è "lente", per così dire.
Mi domandavo, forse ingenuamente, se tale lassità fosse propria dei modelli di quegli anni, in modo da "avvertire" l'utente che stava iniziando a girare il meccanismo prima che questo, dopo quel mezzo millimetrino, cominciasse a entrare in azione. Oppure, essendo usata, semplicemente si è allentata un po'? In quest'ultimo caso volo alla Casa della Stilografica, sperando che loro possano aiutarmi on the spot o magari mandando la penna a bassano del grappa.
Vi lascio con un'immagine "simpatica": io in genere scrivo "posted". Con questa... ho avuto dei risultati imbarazzanti Rimuovendo il tappo infatti, anzichè semplicemente "stappare il culo della penna" esercitando una pressione nella direzione contraria (insomma, tirando via con delicatezza il tappo) istintivamente mi sono trovato (DUE VOLTE! E' successo in ben due distinte occasioni), anzichè a tirarlo via, a "svitarlo". Col risultato di girare inavvertitamente il meccanismo del pistone Immaginatevi la scena.