Io vi adoro
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E non sono ironico.
È sempre un piacere trovare conversazioni come queste, che mi permettono di imparare un sacco di cose, di vedere temi diversi con occhi diversi.
Soffro di procrastinatio precox: ogni scusa è buona per rimandare a lunedì quello che posso fare oggi.
Aggiungiamo a questo il fatto che lavoro da sempre in più contesti:
- università (tra lezioni, tesi, ricerche)
- agenzia (tra sviluppo business, produzione, gestione, contabilità, etc etc)
- personale (studio, casa, acquario, etc)
E quindi, fin dai tempi dell'università ho cercato di tenere sotto controllo il tutto.
Sono passato in tutti i vari "sistemi" di gestione della produttività personale, di team, di progetto: iper-strutturati stile "water-fall", agile, kanban, etc etc...
Ho trovato una sorta di equilibrio tra le attività personali (cioè quelle che nascono e finiscono sotto il mio controllo diretto) e quelle dell'agenzia con un mix del GTD (Getting Things Done) di David Allen, il BJ, l'agile (molto soft).
Prima di tutto distinguo nettamente gli impegni (cioè appuntamenti, lezioni, field: in pratica tutto ciò che ha un orario di inizio e di fine) dai task (mandare un'email, scrivere un documento, etc...: tutto ciò che deve essere fatto).
Settimanalmente mi ritaglio 4h (di solito al venerdì mattina) per riprendere le email della settimana che per qualche motivo non ho processato, raccogliere gli appunti (cartacei, digitali, post-it, quaderni, audio, note sui libri, evernote, pocket...) e inserirli nel master plan: utilizzo un software (TickTick, per costo/benefici) come master plan, in cui settimanalmente "entrano" tutti gli appunti, le notarelle, etc etc ancora "aperti".
Contestualmente lo aggiorno (segnando i task fatti, commentando lo status per il team, etc).
Tutte le sere riprendo il blocco degli appunti, il calendario (digitale, sempre: ho provato in ogni modo ad usare un'agenda cartacea, ma è sempre "indietro" rispetto ai cambiamenti di pianificazione, inviti, appuntamenti annullati, etc) e il master plan, e mi segno su cartaceo (un blocco Clarirefontaine A4) le cose da fare il giorno dopo, commentandole, evidenziando eventuali issue/opportunità, esplicitando cosa devo fare per fare quello che serve (ad esempio: revisione report --> richiede di stampare il report, andare a rivedere gli appunti, e a quel punto leggere il report e commentarlo).
Il foglio del daily log mi rimane sul tavolo tutto il giorno, e lo riempio di commenti, note ed altro, che mi saranno utili la sera, per prepararmi al giorno dopo.
Ogni tanto mi scappa la giornata pigra / complicata (per esempio ieri sera ho finito alle 20 un field mi sono messo in auto, ero a casa alle 22... tra cena ed altro non ho avuto il tempo di rivedere gli appunti), ma complessivamente questo approccio mi permette di tenere sotto controllo le ansie del tipo "Avrò fatto tutto, oggi?" o peggio ancora di svegliarmi nel cuore della notte con folgorazioni tipo "Ma entro domani dovevo mandare un report!".
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