Pagina 6 di 6

Re: Classifica dei marchi, top five

Inviato: giovedì 11 agosto 2011, 10:31
da vikingo60
scossa ha scritto:
vikingo60 ha scritto: Ciao Marco;l'avversità al sistema cartuccia/converter deriva non soltanto dal fatto che alcuni modelli di Case blasonate che usano questo sistema non vanno bene,ma anche dal fatto che le Case stesse fanno pagare al pubblico questi modelli a caro prezzo,diciamo almeno il triplo che sono a loro costati per la produzione.
Poi,se la penna va molto bene(vedi per esempio le Delta attuali) può sotto un certo punto di vista anche convenire,perchè un guasto al sistema di caricamento si risolve per lo più con la sostituzione del converter (molto economica) rispetto all'invio all'assistenza di una penna a stantuffo (laboriosa e costosa,se non in garanzia).
Cordiali saluti
Ciao Alessandro,

mi viene il dubbio che il termine corretto fosse "avversione" :oops: , volevo correggerlo ma ormai .... :D

Concordo con te sul fatto che il costo di quello che non c'è non dovrebbe "entrare" nel prezzo di una penna, ma non ho le conoscenze tecniche né l'esperienza per valutare quanto incidano le varie "voci di costo" nel prezzo, per cui non posso capire se una penna vale "effettivamente" il suo prezzo e, non avendo qualcuno a cui chiedere consigli, mi sono sempre affidato, per le mie scelte, al gusto personale e all'istinto.
MA adesso ho scoperto questo forum :lol:

Marco
Sicuramente il gusto personale e l'istinto col tempo diventano un'ottima guida,come per il sottoscritto(che nonostante tutto commette errori,come aver acquistato una costosa quanto disastrosa Waterman Carène,che non scrive e macchia,pur costando quasi 230,00 Euro!!!).Ma considerando i singoli marchi in generale,trovo eccessivo spendere circa 400,00 Euro per una penna a converter,visto che con quel prezzo si acquistano le Aurora a stantuffo di fascia alta o altre come la Pelikan M 800,anche essa a stantuffo.Poi,se si è particolarmente attratti da un singolo modello a cartuccia/converter,si può anche prenderlo,avendo almeno la certezza che scriva bene.Le giapponesi,per esempio,sono quasi tutte a cartuccia/converter,e poichè a detta di tutti vanno bene(io non le ho ancora provate),se piacciono si possono anche acquistare,presentando una gamma di prezzi abbastanza ampia.
Ciao

Re: Classifica dei marchi, top five

Inviato: giovedì 11 agosto 2011, 23:16
da scossa
vikingo60 ha scritto: Poi,se si è particolarmente attratti da un singolo modello a cartuccia/converter,si può anche prenderlo,avendo almeno la certezza che scriva bene.
Beh, come già detto, la Lamy Persona, pur essendo a cartuccia/converter (in questo momento è caricata a cartuccia) scrive in maniera superba .. potrei dire senz'altro la migliore tra le mie.

Re: Classifica dei marchi, top five

Inviato: venerdì 12 agosto 2011, 0:38
da piccardi
vikingo60 ha scritto: Sicuramente il gusto personale e l'istinto col tempo diventano un'ottima guida,come per il sottoscritto(che nonostante tutto commette errori,come aver acquistato una costosa quanto disastrosa Waterman Carène,che non scrive e macchia,pur costando quasi 230,00 Euro!!!).Ma considerando i singoli marchi in generale,trovo eccessivo spendere circa 400,00 Euro per una penna a converter,visto che con quel prezzo si acquistano le Aurora a stantuffo di fascia alta o altre come la Pelikan M 800,anche essa a stantuffo.Poi,se si è particolarmente attratti da un singolo modello a cartuccia/converter,si può anche prenderlo,avendo almeno la certezza che scriva bene.Le giapponesi,per esempio,sono quasi tutte a cartuccia/converter,e poichè a detta di tutti vanno bene(io non le ho ancora provate),se piacciono si possono anche acquistare,presentando una gamma di prezzi abbastanza ampia.
Ciao
Beh, sul caricamento come dicevo giocano parecchio anche i gusti e le scelte delle aziende. Ma non sono tanto convinto che un meccanismo di uno stantuffo abbia un prezzo industriale molto significativo rispetto al costo di produzione (che a quanto mi dicono sta per la maggior parte nel pennino). In una Maki-e (quello vero) il costo è il lavoro dell'artigiano che decora a mano le penne una per una, il sistema di caricamento credo stia sotto l'un per mille...

Il punto secondo me è che una penna, indipendentemente dal prezzo, deve scrivere bene, perché a quello serve. Che sia a cartuccia o a qualcos'altro. E dato che di penne a cartuccia che scrivono benissimo ce ne sono un bel po' (le Lamy, ad esempio, senza andare sulle giapponesi) anche economiche, non ci sono scuse. Per cui se qualcuno produce schifezze come la Carene (che ha un problema evidente con l'alimentatore) deve essere giustamente stigmatizzato. E idem per tutti gli altri.

Simone