Un libro è per sempre...
Inviato: martedì 6 agosto 2013, 10:25
Che bella questa discussione!
Non sono un divoratore di libri, ma non perchè mi manchi l'appetito. Trovare il tempo da dedicare alla lettura è sempre più difficile per me.
Tra i libri che hanno fortemente segnato il mio pensiero posso elencare:
GIA' CITATI:
"Le città invisibili" di Calvino (assolutamente d'accordo con Simone. Immenso Calvino, non solo per questo libro).
Anche Perec e Queneau non mi dispiacciono, Ma Calvino...
"lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" Di Pirsing (Ottorino : difficilissimo da riassumere, ha infiniti piani di lettura, è una fonte inesauribile di spunti per riflettere) dal quale ho tratto la frase posta a firma dei miei messaggi.
POI
"Il Tao della fisica", di Capra. Per gli amanti delle scienze e delle filosofie orientali. La frase di W. Heisenberg posta in prefazione è diventata, per me, una indicazione fondamentale di metodo:
"...E' probabilmente vero, in linea di principio, che nella storia del pensiero umano gli sviluppi più fruttuosi si verificano spesso nei punti d'interferenza tra diverse linee di pensiero. Queste linee possono avere le loro radici in parti assolutamente diverse della cultura umana, in diversi tempi ed in ambienti culturali diversi o di diversi tradizioni religiose; perciò, se esse veramente si incontrano, cioè, se vengono a trovarsi in rapporti sufficientemente stretti da dare origine ad un'effettiva interazione, si può allora sperare che possano seguire nuovi ed interessanti sviluppi".
"Memorie di Adriano" di M. Yourcenar. Eccovi alcune parole che non sono riferite al libro, ma che restituiscono sinteticamente le riflessioni scaturite nella mia testa durante la lettura di questo "romanzo":
"Noi restiamo colpiti da ammirazione al vedere tra gli antichi lo stesso personaggio essere al tempo stesso, e in grado eminente, filosofo, poeta, oratore, storico, sacerdote, amministratore, generale di esercito. I nostri spiriti si smarriscono alla vista di un campo così vasto. Ognuno ai giorni nostri pianta la sua siepe e si chiude nel suo recinto. Ignoro se con questa sorta di ritaglio il campo si ingrandisce, ma so bene che l’uomo si rimpicciolisce. Lemontey(1762-1826)
Ce ne sarebbero tanti altri, però mi fermo qui per non tediarvi troppo.
Per curiosare tra i miei libri vi lascio il link del mio scaffale in Anobii:
http://www.anobii.com/suonatorejones/books
sarei contento di trovare tra voi altri utenti di Anobii.
P.S.: Un libro che non riesco proprio ad affrontare, è "la vita, istruzioni per l'uso" di Perec. Mi dispiace anche perchè non saprei dire per quale motivo non ci riesco. Vado avanti sbocconcellandone le pagine. Di Perec ho letto altre cose con tanto piacere e questo libro lo trovo anche molto interessante, ma, inevitabilmente, ogni volta che lo prendo tra le mani finisco per arenarmi. Bah! Forse, questa estate ci riprovo.
Non sono un divoratore di libri, ma non perchè mi manchi l'appetito. Trovare il tempo da dedicare alla lettura è sempre più difficile per me.
Tra i libri che hanno fortemente segnato il mio pensiero posso elencare:
GIA' CITATI:
"Le città invisibili" di Calvino (assolutamente d'accordo con Simone. Immenso Calvino, non solo per questo libro).
Anche Perec e Queneau non mi dispiacciono, Ma Calvino...
"lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" Di Pirsing (Ottorino : difficilissimo da riassumere, ha infiniti piani di lettura, è una fonte inesauribile di spunti per riflettere) dal quale ho tratto la frase posta a firma dei miei messaggi.
POI
"Il Tao della fisica", di Capra. Per gli amanti delle scienze e delle filosofie orientali. La frase di W. Heisenberg posta in prefazione è diventata, per me, una indicazione fondamentale di metodo:
"...E' probabilmente vero, in linea di principio, che nella storia del pensiero umano gli sviluppi più fruttuosi si verificano spesso nei punti d'interferenza tra diverse linee di pensiero. Queste linee possono avere le loro radici in parti assolutamente diverse della cultura umana, in diversi tempi ed in ambienti culturali diversi o di diversi tradizioni religiose; perciò, se esse veramente si incontrano, cioè, se vengono a trovarsi in rapporti sufficientemente stretti da dare origine ad un'effettiva interazione, si può allora sperare che possano seguire nuovi ed interessanti sviluppi".
"Memorie di Adriano" di M. Yourcenar. Eccovi alcune parole che non sono riferite al libro, ma che restituiscono sinteticamente le riflessioni scaturite nella mia testa durante la lettura di questo "romanzo":
"Noi restiamo colpiti da ammirazione al vedere tra gli antichi lo stesso personaggio essere al tempo stesso, e in grado eminente, filosofo, poeta, oratore, storico, sacerdote, amministratore, generale di esercito. I nostri spiriti si smarriscono alla vista di un campo così vasto. Ognuno ai giorni nostri pianta la sua siepe e si chiude nel suo recinto. Ignoro se con questa sorta di ritaglio il campo si ingrandisce, ma so bene che l’uomo si rimpicciolisce. Lemontey(1762-1826)
Ce ne sarebbero tanti altri, però mi fermo qui per non tediarvi troppo.
Per curiosare tra i miei libri vi lascio il link del mio scaffale in Anobii:
http://www.anobii.com/suonatorejones/books
sarei contento di trovare tra voi altri utenti di Anobii.
P.S.: Un libro che non riesco proprio ad affrontare, è "la vita, istruzioni per l'uso" di Perec. Mi dispiace anche perchè non saprei dire per quale motivo non ci riesco. Vado avanti sbocconcellandone le pagine. Di Perec ho letto altre cose con tanto piacere e questo libro lo trovo anche molto interessante, ma, inevitabilmente, ogni volta che lo prendo tra le mani finisco per arenarmi. Bah! Forse, questa estate ci riprovo.