FountainPen.it Forum

Che belle carellate di Sheaffer che emergono.

Ho una mezza idea che comunque di Lady ne abbiano vendute più che di PFM.
Forse perché a cartuccia.
O forse perché erano fatte proprio per farti venire la voglia di averne più di una.
Se ne trovano in vendita decisamente di più, comunque, anche se forse passano un po' inosservate.
Anche il nostro wiki, ahiahiahi, si occupa della PFM e non della Lady.
Girl power!

[Parte "Girls Just Want to Have Fun" di Cyndi Lauper ]

Roland ha scritto: ↑lunedì 23 settembre 2024, 11:29 @maylota : la lady accanto alla sheaffer imperial in argento le manca la clip o l'hanno fatta proprio così?

Fatta proprio così:
https://www.sheaffertarga.com/Lady%20Sh ... White.html
Antesignani del minimalismo o meno, senza clip è molto bella da tenere in mano e da vedere.

Del resto, per motivi anatomici, le giacche da donna non hanno mai i taschini interni dove agganciare una clip.

Esme ha scritto: ↑lunedì 23 settembre 2024, 13:48
Ho una mezza idea che comunque di Lady ne abbiano vendute più che di PFM.
Forse perché a cartuccia.
O forse perché erano fatte proprio per farti venire la voglia di averne più di una.

Si lo penso anch'io, anche perchè la PFM fu un mezzo flop. Mentre la Lady andava su un target relativamente meno esplorato e molto più sofisticato e attento a colori e decorazioni di quello maschile.
E poi era una delle poche "ladies" dei tempi che uscissero dallo stereotipo del lillipuziano e/o del fiocchetto sul cappuccio, il che le rende simpatiche.

sansenri ha scritto: ↑lunedì 23 settembre 2024, 0:30 interessanti, perché in genere meno costose, ma sempre con dei bei pennini, anche le Imperial

P1200216-3 Sheaffer Imperial 790.jpg

mi accodo a considerare le Sheaffer delle penne magnifiche
e la PFM, certo (bellissima la storiella che serve solo a firmare
e in effetti è l'unico difetto che le si può trovare, il poco pochissimo inchiostro)
e anche la Imperial
e anche la piccola Tuckaway
e anche (che poi io, fra le Sheaffer che ho, non ce n'è una che sia meno che bellissima
e soprattutto quando la prendi in mano e scrivi)

e mi viene in mente che forse
detto dei pennini delle penne dei colori dei sistemi di caricamento
forse ognuno di noi ha anche una penna che pare progettata esattamente per la sua mano
e nel mio caso allora è la Eversharp Skyline

(ma sono finito parecchio fuori argomento
la smetto)

Sheaffer post 1995 rimane forse il mio più intenso rammarico in campo stilografico se rapportato ai fasti della produzione antecedente e la PFM, nonostante i limiti del suo sistema di caricamento, è sempre stata un mio desiderio mai esaudito per diverse ragioni.
Posseggo tre Imperial ( due IV ed una Slim) ed una Legacy II 854 GT, ultimo prodotto di prima classe, molto elegante e curata, quella che ritengo più simile alla PFM ma, forse, più completa e pratica adottando tre sistemi diversi di caricamento: qui definita da Casirati "Un tramonto di classe" .

maylota ha scritto: ↑domenica 22 settembre 2024, 17:59

Roland ha scritto: ↑domenica 22 settembre 2024, 16:05 Oltre al fatto che la sezione delle Targa normali è molto sottile (se uno odia le penne sottili le Targa non andranno bene). Poi le Targa slim sono ancora peggio (quasi al livello delle Parker 180). Se uno vuole il pennino a coda di rondine due parole Sheaffer Imperial o con sistema TD oppure a cartuccia converter.

Targa e Imperial non è che in fondo siano anni luce diverse come dimensioni... Non sono acromegaliche come alcune contemporanee, ma sono ambedue molto ben bilanciate, anche calzate.
IMG_3916.JPG

la Targa è una Imperial con lo sbalzo...

qui invece la touchdown! è vero che è sottile, tuttavia per uno che ha attraversato gli anni '70 è perfettamente usabile, soprattutto se si calza il cappuccio e la si impugna un po' indietro, dove il fusto si allarga un poco.
A dispetto della sua fama, la mia aveva un pennino un po' martoriato, e anche avendo tentato di allinearlo perfettamente, tendeva a grattare.
Ho dovuto necessariamente ricorrere ad un po' di micromesh, seppure con estrema attenzione per non snaturarla

Ho la versione in laminato oro (stilografica e matita meccanica). Anche se il pennino non è a coda di rondine è anche se è un chiodo che più chiodo non si può è il più bel pennino che la sheaffer abbia mai fatto. E di una dolcezza sconcertante sul foglio. La mia Sheaffer perfetta/ideale/utopica sarebbe una imperial Touchdown in argento massiccio con pennino triumph.

La più recente Legacy Heritage è una erede della PFM.
La forma è quella ed è molto comoda se vi piacciono le penne un po' cicciotte. La sezione priva di sbalzi è goduriosa da impugnare.
Certo non ha il fascino della PFM, ma dà comunque soddisfazioni.

La mia monta un pennino B che è un idrante... ma molto bello ugualmente, se si apprezzano ogni tanto dei pennini "belli larghi" , e con il quale bisogna scrivere spediti per non lasciare pozzanghere!

Belle le le legacy e legacy 2, come qualcuno disse furono il canto del cigno della sheaffer. Da lì a poco sarebbe morta definitivamente.
Le legacy 2 in metallo sono pesanti ma molto ben bilanciate almeno finché non si calza il cappuccio.

Edit: i pennini erano inizialmente fatti in usa, poi nel ultimi tempi fu la Bock a farli. E la differenza si sente nel tratto. Gli M americani sono il classico medio sheaffer, il medio Bock invece scrive come un broad. E il broad come un doppio broad.

Invece un modello che merita ma poco conosciuto fu la Valor, penna da un incontestabile design italiano ma stupenda. Il pennino poi era sempre quello a coda di rondine. Peccato che se ne vedano così poche in giro anche qui sul forum. Era uscito in nero e bordeaux.

Tra le meno conosciute c'è la mitica Sheaffer Sailor Sentinel, fatta da Sailor per Sheaffer negli anni 70.

Se non fosse che le slim non vanno al momento molto di moda, avrebbe prezzi da Sacro Graal

Di sicuro una molto poco conosciuta fu un modello fatto da sheaffer a cavallo tra gli anni 90 e 2000. Non mi ricordo più il nome ma era una stilografica a cartuccia converter con un converter stranissimo che si inseriva dal sedere della stilografica, e una volta inserito si poteva caricare la stilografica come se fosse una penna a pistone girando direttamente il "blind cap" (il converter si agganciava al blind cap). Aveva il pennino a coda di rondine ma era globalmente brutta ma proprio sgraziata. La vidi in un negozio a Milano tanti anni fa ma anche se sono un patito della sheaffer, quella stilografica la lasciai li.

Tipo questa scusate per le foto rintracciate nell'archivio di qualche anno fa

Se ormai è diventata una carrellata di Sheaffer, Monet63 ci perdonerà.
Mimmo ? Hai MP

Roland ha scritto: ↑lunedì 23 settembre 2024, 18:14 Di sicuro una molto poco conosciuta fu un modello fatto da sheaffer a cavallo tra gli anni 90 e 2000.

Intrigue

Peccato per quel cappuccio tagliato di traverso. Dopo un po' odioso