RisottoPensa ha scritto: ↑venerdì 23 agosto 2024, 23:06
Matted ha scritto: ↑venerdì 23 agosto 2024, 22:45
Allego anche una foto dove si vede che l'inchiostro non torna subito a riempire lo spazio tra i due rebbi.
Esme ha scritto: ↑venerdì 23 agosto 2024, 22:32
Ed è per questo che sarebbe meglio utilizzarli solo in casi disperati, perché danneggiano anche molte plastiche.
Lo ripeto: il malefico chanteclaire!
Infatti lo sgrassatore ( lo spray multiuso è uno sgrassatore annacquato ) è uno dei prodotti più completi per la pulizia della casa perché rende tecnicamente "scivoloso" lo sporco e la superficie sporca , tardandone anche la nuova formazione quando usato bene ( spruzzo, lasciato agire, risciacquato bene ).
Se lo si poi spruzza nel water pulito, ma anche su altre superfici, anche in forma diluita fino a 1/20 , si previene la formazione di calcare ( la famosa strisciolina gialla , quando non c'è ancora ) e di altri splendidi ricordini delle routine quotidiane quando usato prima.
E' la stessa logica con cui si usano gli olii e i siliconi per "lavare" i metalli e la ruggine.
non per pignoleria, ma magari è utile spiegare meglio il meccanismo.
Gli sgrassatori, anche quelli in commercio per uso casalingo, contengono per lo più agenti non-ionici, solventi organici e saponi.
I solventi sciolgono i grassi, facendo in modo che possano essere dilavati più facilmente.
Gli agenti non-ionici (o tensioattivi) riducono la tensione superficiale, facilitando il distacco dello sporco (grasso disciolto) dalle superfici.
I saponi (anch'essi tensioattivi) funzionano in modo similare, legandosi con la parte lipofila della molecola ai grassi, formando micelle, esternamente idrofile, che possono essere quindi lavate via dal solvente acquoso (l'acqua).
Una spiega più chiara della formazione delle micelle, qui
https://www.chimica-online.it/download/saponi.htm.
(La riduzione della tensione superficiale e la formazione di micelle sono i meccanismi alla base di tutti i processi quotidiani di lavaggio sia della persona che degli indumenti e utensili -da cucina e altri-, che utilizzano il sapone e l'acqua).
Il problema dei moderni sgrassatori è che il solvente organico utilizzato può attaccare le plastiche, in alcuni inoltre sono aggiunte altre sostanze più aggressive (come il perossido di idrogeno - come dicevano Esme e Ottorino) che possono intaccare anche i metalli, quindi l'uso (soprattutto sulle stilo) è a proprio rischio.
In qualche caso l'uso dello sgrassatore mi è tornato utile per lavare l'interno dei converter, quando l'inchiostro si attacca alle pareti e non scende.
Dopo il trattamento, la tensione superficiale della superfice interna del converter si riduce molto, e l'inchiostro non resta più attaccato...