Ridurre il tratto del pennino, possibile?
Inviato: sabato 4 maggio 2024, 19:19
semplificando la questione, è uno stub in verticale
semplificando la questione, è uno stub in verticale
mica vero, intanto qua sei in una cerchia ristretta e comprensiva (siamo ansiosi di sapere come andrà, al massimo rideremo sotto i baffi
Sensenrisansenri ha scritto: ↑sabato 4 maggio 2024, 19:39mica vero, intanto qua sei in una cerchia ristretta e comprensiva (siamo ansiosi di sapere come andrà, al massimo rideremo sotto i baffi) inoltre è sempre vero che sbagliando si impara, in ultimo in pochi hanno il coraggio di esporsi, chi lo fa (con apprezzabile modestia) è sempre da rispettare!
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Buon pomeriggio Gio. 600-800 e 1000 non è proprio sottilissima come grana per effettuare la lavorazione che vorresti eseguire. Va bene la 1000 per l'asportazione grossolana del materiale , ma una grana intorno almeno alla 5000 ed oltre è necessaria per dare la giusta scorrevolezza alla punta.
Non so se Alfredop è d'accordo con quanto sto per dire, ma ho trovato questa lavorazione particolarmente insidiosa perché non sempre, anzi quasi mai, è sufficiente asportare il materiale ai lati destro e sinistro della palla di iridio (*1) per ottenere un tratto fine o extrafine. Gran parte dipende dalla conformazione iniziale della punta , in generale più è grande ed arrotondata e più è necessario porre attenzione a dove e come effettuare i tagli , la semplice e sola asportazione dei due lati porta generalmente all’avere un pennino dal tratto verticale più fine ma un tratto orizzontale spesso almeno quanto il tratto iniziale (un bel taglio architect, che potrebbe anche essere molto piacevole da usare e da vedere).
certo che no, tifiamo per te, però comunque vada (ha ragione Ottorino) dopo tutti i consigli che hai ricevuto, un resoconto ci sembra duopoGio2022 ha scritto: ↑sabato 4 maggio 2024, 21:33Sensenrisansenri ha scritto: ↑sabato 4 maggio 2024, 19:39
mica vero, intanto qua sei in una cerchia ristretta e comprensiva (siamo ansiosi di sapere come andrà, al massimo rideremo sotto i baffi) inoltre è sempre vero che sbagliando si impara, in ultimo in pochi hanno il coraggio di esporsi, chi lo fa (con apprezzabile modestia) è sempre da rispettare!
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non è detto che vada male, potrei anche riuscire ad arrivare a "sgrossare" la sfera di iridio e far scrivere bene il pennino a mia necessità.
Datemi il tempo per studiare i vari tutorial in lingua inglese e fare le dovute prove, poi valuteremo l'esito...![]()
Giusta osservazione.Mir70 ha scritto: ↑domenica 5 maggio 2024, 15:29Buon pomeriggio Gio. 600-800 e 1000 non è proprio sottilissima come grana per effettuare la lavorazione che vorresti eseguire. Va bene la 1000 per l'asportazione grossolana del materiale , ma una grana intorno almeno alla 5000 ed oltre è necessaria per dare la giusta scorrevolezza alla punta.
Non so se Alfredop è d'accordo con quanto sto per dire, ma ho trovato questa lavorazione particolarmente insidiosa perché non sempre, anzi quasi mai, è sufficiente asportare il materiale ai lati destro e sinistro della palla di iridio (*1) per ottenere un tratto fine o extrafine. Gran parte dipende dalla conformazione iniziale della punta , in generale più è grande ed arrotondata e più è necessario porre attenzione a dove e come effettuare i tagli , la semplice e sola asportazione dei due lati porta generalmente all’avere un pennino dal tratto verticale più fine ma un tratto orizzontale spesso almeno quanto il tratto iniziale (un bel taglio architect, che potrebbe anche essere molto piacevole da usare e da vedere).
E’ quindi necessario a mio avviso pianificare bene il lavoro da eseguire in relazione alla punta di partenza.
Detto questo, buon lavoro.
(*1) dico iridio giusto per intenderci, qualunque lega essa è nella realtà
Concordo perfettamente, procedendo solo sui lati si produce un taglio architect (che tra l'altro a me piace moltissimo al contrario del taglio Stub, per cui spesso è un effetto che vado cercando), ad un certo punto bisogna cominciare ad assottigliare la parte inferiore, e qui cominciano le vere difficoltà, se si è troppo netti infatti si crea un angolo vivo che rende il pennino estremamente graffiante (quanto dipende anche dall'incidenza con il foglio quando si scrive). Personalmente ho risolto il problema (ma ogni tanto ancora qualcosa va storto) osservando bene la geometria di pennini che mi piacevano e cerco di riprodurla sul pennino su cui lavoro osservandolo spesso alla lente di ingrandimento e cercando di immaginare come procedere. Purtroppo questa è una parte difficile da descrivere e credo si acquisti via via con l'esperienza.Mir70 ha scritto: ↑domenica 5 maggio 2024, 15:29 Non so se Alfredop è d'accordo con quanto sto per dire, ma ho trovato questa lavorazione particolarmente insidiosa perché non sempre, anzi quasi mai, è sufficiente asportare il materiale ai lati destro e sinistro della palla di iridio (*1) per ottenere un tratto fine o extrafine. Gran parte dipende dalla conformazione iniziale della punta , in generale più è grande ed arrotondata e più è necessario porre attenzione a dove e come effettuare i tagli , la semplice e sola asportazione dei due lati porta generalmente all’avere un pennino dal tratto verticale più fine ma un tratto orizzontale spesso almeno quanto il tratto iniziale (un bel taglio architect, che potrebbe anche essere molto piacevole da usare e da vedere).
E’ quindi necessario a mio avviso pianificare bene il lavoro da eseguire in relazione alla punta di partenza.
Alfredoalfredop ha scritto: ↑domenica 5 maggio 2024, 18:51Concordo perfettamente, procedendo solo sui lati si produce un taglio architect (che tra l'altro a me piace moltissimo al contrario del taglio Stub, per cui spesso è un effetto che vado cercando), ad un certo punto bisogna cominciare ad assottigliare la parte inferiore, e qui cominciano le vere difficoltà, se si è troppo netti infatti si crea un angolo vivo che rende il pennino estremamente graffiante (quanto dipende anche dall'incidenza con il foglio quando si scrive). Personalmente ho risolto il problema (ma ogni tanto ancora qualcosa va storto) osservando bene la geometria di pennini che mi piacevano e cerco di riprodurla sul pennino su cui lavoro osservandolo spesso alla lente di ingrandimento e cercando di immaginare come procedere. Purtroppo questa è una parte difficile da descrivere e credo si acquisti via via con l'esperienza.Mir70 ha scritto: ↑domenica 5 maggio 2024, 15:29 Non so se Alfredop è d'accordo con quanto sto per dire, ma ho trovato questa lavorazione particolarmente insidiosa perché non sempre, anzi quasi mai, è sufficiente asportare il materiale ai lati destro e sinistro della palla di iridio (*1) per ottenere un tratto fine o extrafine. Gran parte dipende dalla conformazione iniziale della punta , in generale più è grande ed arrotondata e più è necessario porre attenzione a dove e come effettuare i tagli , la semplice e sola asportazione dei due lati porta generalmente all’avere un pennino dal tratto verticale più fine ma un tratto orizzontale spesso almeno quanto il tratto iniziale (un bel taglio architect, che potrebbe anche essere molto piacevole da usare e da vedere).
E’ quindi necessario a mio avviso pianificare bene il lavoro da eseguire in relazione alla punta di partenza.
Nel tutorial che ho linkato è invece spiegato bene il ciclo: 1) sgrossatura->il pennino diventa più fine ma anche graffiante; 2) smoothing->si elimina l'aspetto graffiante ma il tratto si ispessisce un po' e si torna al passo 1. Si ottiene quindi un ciclo di affinature ed ispessimenti successivi, e per convergere è importante che l'affilatura del primo passo sia più grande dell'ispessimento del secondo tratto. Se questo non succede il pennino non si affina oltre un certo limite, e se non ci si ferma si consuma tutto l'iridio. Per esempio nella foto con il pennino della M400 si nota che al termine dello step 4 il pennino scriveva un po' più sottile che nello step finale, gli step successivi al 4 sono infatti serviti ad ottenere un pennino più smooth (ovvero che graffiasse meno sulla carta).
Un ultima nota: attenzione ai pennini cinesi non so cosa usano per le punte, ma basta veramente poco per asportare un sacco di materiale, secondo me per imparare è meglio partire da pennini d'acciaio tedeschi (Lamy, Pelikan, Bock, Jowo vanno tutti bene), anche se il costo è più alto.
Alfredo
GiorgioBotta ha scritto: ↑lunedì 6 maggio 2024, 11:22 Io,parlo per me ,non rovinerei dei pennini che sono ancora buoni per rivitalizzare delle penne stilografiche da scambiare e/o da regalare. Acquisterei una manciata di pennini da 0,38 in Cina ,e ,se non ti vanno ancora bene potrai fare tutti gli affinamenti che vuoi....i.m.h.o.
Giorgio
Sei molto gentile e paziente nelle risposte e questo ti rende meritoGio2022 ha scritto: ↑lunedì 6 maggio 2024, 12:09
Giorgio
grazie del suggerimento, già valutato, ma la mia scelta è legata ad una volontà diversa: apprendere qualcosa, facendo qualcosa che mi potrebbe arricchire nella mia esperienza e conoscenza dello strumento delle stilografiche, come peraltro già fatto in altre occasioni di recupero.
Come già detto in precedenza, un eventuale danno economico sarebbe del valore di un paio di caffè... mentre il piacere di imparare qualcosa di nuovo va ben oltre.
Buona giornata.