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Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: venerdì 19 ottobre 2012, 8:08
da Phormula
La totalità delle plastiche non resiste all'ingiallimento. E' solo questione di tempo.

Se si cercano la trasparenza e la qualità della finitura superficiale, il PMMA è il miglior polimero tra quelli di costo contenuto.
Il policarbonato è un polimero a due facce. E' molto resistente se lo spessore è basso, ma perde molte delle sue caratteristiche se gli spessori salgono, indicativamente sopra il millimetro.
Infatti lo si usa per i fari delle automobili ma viene sostituto da altri polimeri quando gli spessori salgono.
Viene usato per i CD, ma questo è per un'altra ragione. Il policarbonato è un polimero che "bagna" bene lo stampo, e questo è fondamentale, perchè nella stampa del CD è importante ricalcare fedelmente l'incisione, che poi sarà ricoperta dallo strato metallizzato e dalla lacca protettiva. I primi CD erano stampati a compressione e ci voleva quasi un minuto per CD. Oggi esistono dei gradi di policarbonato estremamente fluidi, che si iniettano nello stampo molto rapidamente e ricalcano fedelmente lo stampo. Il risultato è che i CD e i DVD (che altro non sono che due CD incollati uno sull'altro) vengono stampati ad iniezione con tempi ciclo tra i 2 e i 3 secondi. Ovviamente questo a danno delle proprietà meccaniche del polimero, che però non sono fondamentali, il CD non deve essere sottoposto a sforzi meccanici intensi o ripetuti.

Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: venerdì 19 ottobre 2012, 8:43
da scossa
piccardi ha scritto:Col tempo anche il PMMA (l'acrilico) se non trattato ingiallisce di brutto, anzi a quanto ne so (non molto, non essendo un esperto di materiali plastici mi limito a riportare quanto letto al loro riguardo) lo fa pure in maniera più consistente rispetto al policarbonato. Se non trattati lo fanno entrambi i materiali. Trattamento che deve essere fatto anche per la resistenza ai graffi delle superfici, che è molto bassa in entrambi i materiali, anche se qui è migliore il PMMA.
Scusate se mi intrometto, giusto per curiosità, ma con questo policarbonato:Makrolon-UV

io ci ho fatto una serra, ma se non sbaglio in Makrolon (o una sua variante) la Lamy non ci ha fatto una stilografica?

Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: venerdì 19 ottobre 2012, 8:52
da Rampa
Il metacrilato dimostra negli anni un ingiallimento molto meno evidente rispetto al policarbonato. moltissimi oggetti oggetti d'arte sono realizzati in metacrilato sfidando i decenni. inoltre il metacrilato è tranquillamente lavorabile con macchine utensili, mentre il pc va bene solo per stampaggio.

Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: venerdì 19 ottobre 2012, 8:55
da rembrandt54
scossa ha scritto:
piccardi ha scritto:Col tempo anche il PMMA (l'acrilico) se non trattato ingiallisce di brutto, anzi a quanto ne so (non molto, non essendo un esperto di materiali plastici mi limito a riportare quanto letto al loro riguardo) lo fa pure in maniera più consistente rispetto al policarbonato. Se non trattati lo fanno entrambi i materiali. Trattamento che deve essere fatto anche per la resistenza ai graffi delle superfici, che è molto bassa in entrambi i materiali, anche se qui è migliore il PMMA.
Scusate se mi intrometto, giusto per curiosità, ma con questo policarbonato:Makrolon-UV

io ci ho fatto una serra, ma se non sbaglio in Makrolon (o una sua variante) la Lamy non ci ha fatto una stilografica?
Sì....questa ...http://www.fountainpen.it/Lamy_2000

Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: venerdì 19 ottobre 2012, 9:23
da Phormula
Infatti, alcuni materiali sono intrinsecamente più resistenti all'invecchiamento di altri.
La resistenza può essere aumentata aggiungendo stabilizzanti, ma comunque non è infinita.

Makrolon è il nome commerciale del policarbonato Bayer.
In realtà non esiste "il" Makrolon, perchè, come per il polipropilene Lyondell-Basell, che si chiama Moplen, ne esistono vari tipi, ciascuno adatto ad una specifica applicazione.
Kaweco usa il Makrolon per le sue stilografiche.

Nel mondo delle materie plastiche funziona così. Ciascun oggetto in materia plastica è il risultato della combinazione di tre fattori: volumi di produzione, tecnologia di trasformazione e tipo di polimero.
A volte per fare un oggetto in certi volumi con una data tecnologia serve un polimero che al momento non ha le caratteristiche volute, ma, se i volumi lo giustificano, le aziende modificano un polimero esistente per renderlo adatto. Ho già citato l'esempio dei CD. Nel 1985 non esisteva un policarbonato così fluido da permettere di stampare ad iniezione un CD. Oggi c'è.

Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: venerdì 19 ottobre 2012, 20:12
da Phormula
Ho preso la Pelikan, verde-nera. Pennino M.
Mi sono piaciute le dimensioni e la sua disarmante semplicità. È non ultimo, il prezzo :)

Domani inchiostro e provo.
Sperando che l'inchiostro sia ancora buono, alcune boccette hanno qualche decennio.
Grazie a tutti per i consigli.

Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: venerdì 19 ottobre 2012, 20:20
da rembrandt54
Phormula ha scritto:Ho preso la Pelikan, verde-nera. Pennino M.
Mi sono piaciute le dimensioni e la sua disarmante semplicità. È non ultimo, il prezzo :)

Domani inchiostro e provo.
Sperando che l'inchiostro sia ancora buono, alcune boccette hanno qualche decennio.
Grazie a tutti per i consigli.
Grazie a te per averci fatto condividere la tua scelta....e complimenti per l'acquisto ;)

stefano

Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: venerdì 19 ottobre 2012, 20:26
da AeRoberto
Phormula ha scritto:Ho preso la Pelikan, verde-nera. Pennino M.
Mi sono piaciute le dimensioni e la sua disarmante semplicità. È non ultimo, il prezzo :)

Domani inchiostro e provo.
Sperando che l'inchiostro sia ancora buono, alcune boccette hanno qualche decennio.
Grazie a tutti per i consigli.
150 o 200?

Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: venerdì 19 ottobre 2012, 20:49
da Phormula
Grazie a voi per avermi consigliato nella scelta! E per avermi dato consigli utili in un momento come questo in cui (giustamente) concentrate sulla penna celebrativa. ;)
La mia penna credo sia una 150, è in una scatola di cartone con la scritta "gunther Wagner" e una boccetta di inchiostro blu.
Mi è bastato prenderla in mano per capire che faceva al caso mio, piccola, leggera e con l'impugnatura sottile, che si adatta alle mie dita. Esteticamente mi è piaciuto il disegno semplice, mi aspettavo più frozoli, invece è un capolavoro di semplicità assemblato con cura.. Adesso devo provarla, la userò a casa per prendere appunti. Ero un po' titubante, ma considerato che mi è costata come una Faber Castell Ambition modello base, se non mi ci trovo, non ho perso molti soldi e posso sempre regalar la per farla finire in buone mani. Se invece mi trovo bene, non escludo un upgrade ad una 200 demonstrator. Diciamo che per ora le premesse ci sono tutte. Grazie ancora a tutti! :)

Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: venerdì 19 ottobre 2012, 23:40
da vikingo60
Phormula ha scritto:Grazie a voi per avermi consigliato nella scelta! E per avermi dato consigli utili in un momento come questo in cui (giustamente) concentrate sulla penna celebrativa. ;)
La mia penna credo sia una 150, è in una scatola di cartone con la scritta "gunther Wagner" e una boccetta di inchiostro blu.
Mi è bastato prenderla in mano per capire che faceva al caso mio, piccola, leggera e con l'impugnatura sottile, che si adatta alle mie dita. Esteticamente mi è piaciuto il disegno semplice, mi aspettavo più frozoli, invece è un capolavoro di semplicità assemblato con cura.. Adesso devo provarla, la userò a casa per prendere appunti. Ero un po' titubante, ma considerato che mi è costata come una Faber Castell Ambition modello base, se non mi ci trovo, non ho perso molti soldi e posso sempre regalar la per farla finire in buone mani. Se invece mi trovo bene, non escludo un upgrade ad una 200 demonstrator. Diciamo che per ora le premesse ci sono tutte. Grazie ancora a tutti! :)
Complimenti per l'acquisto!La penna che hai acquistato ora si chiama M 151 ma è una riedizione della M 150 verde/nera.Con il cofanetto Gunther Wagner e l'inchiostro blu era in vendita fino a metà anni '90.Ora la M 150 è prodotta,di serie,solo nera.Ma sono sicuro che ti troverai bene.
P.S.- Come già detto altrove,fino al 1996 la M 150 veniva prodotta solo verde/nera;poi,nel 1997,fu prodotta nera per il lancio sul mercato francese.All'Italia furono destinati solo pochi esemplari,ma in poco tempo il colore nero prese il sopravvento,facendo uscire di scena l'altro,che periodicamente viene riproposto.

Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: domenica 21 ottobre 2012, 10:15
da Phormula
Grazie per le informazioni! ;)
Verde nera secondo me è bellissima, un giusto equilibrio tra solo nera e colori vivaci, anche se la mia prossima penna a pistone, se ci sarà, sarà una demonstrator.
Peccato che sia scomoda per il tipo di uso itinerante che faccio io delle penne, perchè in una riunione di lavoro sarebbe perfetta.

Per ora l'ho caricata con l'inchiostro in "dotazione", devo dire che ha un pennino che scorre sulla carta come il burro, senza la minima esitazione, flusso abbondante, così come il pennino medio è un medio-largo. L'ho usata per un'oretta ieri e mi ci sono trovato molto bene, anche come ergonomia. E' stato solo un po' complicato fare la carica iniziale, non sono abituato alle penne a pistone, con le cartucce è un gesto automatico e non servono particolari precauzioni. Ci ho messo un po' a pulire l'alimentatore, perchè avevo immerso la penna più del necessario. :shock: Magari con il tempo mi ci abituo e l'operazione mi viene quasi automatica.

Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: domenica 21 ottobre 2012, 19:53
da Simone
Phormula ha scritto:Grazie per le informazioni! ;)
Verde nera secondo me è bellissima, un giusto equilibrio tra solo nera e colori vivaci, anche se la mia prossima penna a pistone, se ci sarà, sarà una demonstrator.
Peccato che sia scomoda per il tipo di uso itinerante che faccio io delle penne, perchè in una riunione di lavoro sarebbe perfetta.

Per ora l'ho caricata con l'inchiostro in "dotazione", devo dire che ha un pennino che scorre sulla carta come il burro, senza la minima esitazione, flusso abbondante, così come il pennino medio è un medio-largo. L'ho usata per un'oretta ieri e mi ci sono trovato molto bene, anche come ergonomia. E' stato solo un po' complicato fare la carica iniziale, non sono abituato alle penne a pistone, con le cartucce è un gesto automatico e non servono particolari precauzioni. Ci ho messo un po' a pulire l'alimentatore, perchè avevo immerso la penna più del necessario. :shock: Magari con il tempo mi ci abituo e l'operazione mi viene quasi automatica.
Cme respirare, te lo assicuro! Io la carico 2/3 volte al giorno! Ho una M200 che uso anche a lezione per 4h di scrittura senza problemi: penso che l'autonomia non sia un problema; se poi aiuti con un calamaio da viaggio (io ho quello Visconti, di cui puoi trovare una mia recensione) allora vai avanti per davvero tante pagine, anche una sessantina e più! Conta che sono, tra M200 e calamaio, 7 ml! Circa 20 pagine, anche poco più, con tratto F e Perle Noire, ogni 2ml

Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: domenica 21 ottobre 2012, 20:04
da Phormula
Guarda, se avessi fatto un video della mia prima prova di "caricamento", dopo 20 anni che non uso più inchiostro in boccetta, secondo me la prima volta che facevo un viaggio in aereo, me lo ritrovavo proiettato nell'intrattenimento di bordo insieme alle candid cameras. :D

Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: lunedì 22 ottobre 2012, 20:41
da axiom-80
Phormula ha scritto:Grazie a voi per avermi consigliato nella scelta! E per avermi dato consigli utili in un momento come questo in cui (giustamente) concentrate sulla penna celebrativa. ;)
La mia penna credo sia una 150, è in una scatola di cartone con la scritta "gunther Wagner" e una boccetta di inchiostro blu ...
Butta una fotina, che le Pelikan son sempre belle da vedersi

Re: Pelikan, quale modello?

Inviato: lunedì 22 ottobre 2012, 21:08
da Phormula
Nei prossimi giorni sono a Bruxelles, stilo al seguito (Faber Castell), quando tornò la metto più che volentieri!