FountainPen.it Forum

Esme ha scritto: ↑sabato 18 settembre 2021, 13:00

galimba ha scritto: ↑sabato 18 settembre 2021, 12:25 Parlando con amici che si intendono di plastiche, mi è stato spiegato che la plastica utilizzata potrebbe essere bachelite.
Questa è l'unica plastica che invecchia, con il tempo tende a diventare rigida e fragile e quindi molto soggetta alle rotture.

Non è per dubitare dei tuoi amici, ma la bachelite è una resina fenolica e come tale resiste bene all'invecchiamento, sicuramente meglio di molte altre.
Ma soprattutto ci sono innumerevoli resine plastiche soggette a problemi di invecchiamento.
Al di là che ho qualche dubbio che ad oggi vengano realizzate penne in bachelite, che già nelle vintage è rara.

Dubitare degli amici? Mai!
Dubitare delle competenze degli amici? Talvolta...

mastrogigino ha scritto: ↑sabato 18 settembre 2021, 12:09 Una mia domanda a chi ne sa di chimica… le plastiche trasparenti mi sembrano di solito più “rigide e fragili” è una caratteristica del materiale? O è una mia impressione errata?

Da ingegnere, non esperta ma con sufficienti basi.
Tenendo conto che di "plastiche" ne esistono di moltissimi tipi e che anche di sollecitazioni ce ne sono diverse, i polimeri trasparenti (non quelli semitrasparenti) hanno struttura amorfa che presenta minore resistenza alla fatica rispetto a quelli semicristallini, anche se generalmente maggiore resistenza agli urti.
Ma è una generalizzazione che lascia un po' il tempo che trova.
I fattori sono molti.
Dipende anche dalla progettazione e dalla realizzazione delle parti.

Per dire, ho un paio di cinesi che si sono rotte sul cappuccio, opaco, stando immobili in una scatola, mentre la sezione trasparente è perfetta. E penso che sia dovuto ad un errore di progettazione dell'accoppiamento con la clip.

Bons ha scritto: ↑sabato 18 settembre 2021, 14:09 Dubitare degli amici? Mai!

Eh... magari...

Esme ha scritto: ↑sabato 18 settembre 2021, 14:15

Bons ha scritto: ↑sabato 18 settembre 2021, 14:09 Dubitare degli amici? Mai!

Eh... magari...

La mia bisnonna diceva: "Dagli amici mi guardi dio che dai nemici mi guardo io".

Molto saggia la "bons"nonna, il proverbio è tuttora valido!

mastrogigino ha scritto: ↑sabato 18 settembre 2021, 0:57 Ciao, anch’io, come primo approccio alle stilografiche avevo comprato il pacco da 6 di Jinhao 992, comprese di 6 converter a 12€ spedizione inclusa .
A conferma della mancanza di controllo qualità delle cinesi a bassissimo prezzo tu sei stato fortunato a beccare un lotto buono.
....
Per me basta cinesi…


Ciao!

Allora, si, il controllo qualità sulle cinesi semplicemente non esiste.
Io però non l'ho comprata in pacchi da 6 qui dall'europa (amazon o ebay), ma singola da uno shop di aliexpress che vende solo Jinhao, dove a quanto pare, vendono penne fortunate.
Sempre dallo stesso store (https://qiangupen1.it.aliexpress.com/st ... _9096785.0) ho preso anche una X750 e un clone della safari e tutte e 3 non hanno difetti e scrino molto bene e ora hanno più di 6 mesi (si, lo so... è proprio strano).

Quindi aggiungo anche esperienze positive con delle baoer comprata da una bancarella di un cinese.... ma concludo cosi:
se si vuole iniziare con una VERA penna stilografica ad un super prezzo io consiglio sicuramente la Platinum Preppy/Prefounte.
Materiale plastico ma super affidabile, pennino industriale ma giapponese e con un vero controllo qualità.
Prezzo super accessibile e decisamente il rapporto q/p incredibile.

galimba ha scritto: ↑venerdì 17 settembre 2021, 20:13 La 992 è caratterizzata da una pessima plastica che tende a rompersi. Evidentemente sei stato fortunato.
Come ben saprai questa penna è il clone della Sailor Procolor 500, se ti piace questo tipo di penna
ti consiglio la Sailor Profit Junior, è disponibile in alcuni negozi italiani online a 24 euro.
E' identica alla 992, ha solo la veretta alla base del cappuccio più fine.
Questa è la mia

Grazie del consiglio, ma sono un fortunato possessore di una Sailor Lecoule di cui sono immensamente soddisfatto, anche a livello estetico.

Per me la Platimum Preppy é imbattibile. Ho una 02 con cartuccia proprietaria nera e scrive come sull'olio. Per gusto estetico ho preso anche una Plaisir 03 (da quello che ho capito ha lo stesso pennino, tralasciando la misura) con conveter caricato con Diamine Autumn Oack ma non é la stessa cosa.
Ho anche due Lamy Safari che hanno il pregio di avere pennini di varie misure (personalmente non ho trovato il mio preferito al primo colpo e invece di una penna intera ho acquistato solo il pennino) ma per prezzo/qualità la Preppy vince. Pecca di reperibilità ma impegnandosi un pó non così tanto.

Dory ha scritto: ↑sabato 25 settembre 2021, 23:39 Per me la Platimum Preppy é imbattibile. Ho una 02 con cartuccia proprietaria nera e scrive come sull'olio. Per gusto estetico ho preso anche una Plaisir 03 (da quello che ho capito ha lo stesso pennino, tralasciando la misura) con conveter caricato con Diamine Autumn Oack ma non é la stessa cosa.
Ho anche due Lamy Safari che hanno il pregio di avere pennini di varie misure (personalmente non ho trovato il mio preferito al primo colpo e invece di una penna intera ho acquistato solo il pennino) ma per prezzo/qualità la Preppy vince. Pecca di reperibilità ma impegnandosi un pó non così tanto.

La butto lì, potrebbe dipendere dall’inchiostro? Io ho una Plaisir 0,3 e una Preppy anch’essa 0,3 che uso con l’inchiostro della cartuccia originale e mi sembra che scorrano allo stesso modo.
Per il rapporto qualità prezzo sono d’accordo solo se per qualità si intende quella di scrittura. Ma se includiamo anche i materiali penso che proprio la Plaisir abbia uno dei migliori rapporti perché d’alluminio e invece la Preppy è di plastica abbastanza economica e perché la Plaisir ha la chiusura del cappuccio con quel sistema inventato da Platinum che trovo eccezionale.

Se il/la principiante volesse cimentarsi con una penna classica con caricamento a stantuffo e che in aggiunta volesse anche scegliersi una tinta diversa dal solito nero/oro - peraltro presente in catalogo (e che uso) - potrebbe orientarsi anche su di una bella turca - - ovvero una Scrikss 419 (che non è l'anagramma della 149 ) con pennino medio (credo la facciano solo con quello). E' una Pelikan M200 - per dimensioni e design - a un quarto del suo prezzo. Il pennino è montato sull'alimentatore proprio come quello delle Pelikan (stessa filettatura!). Fa il suo lavoro come un bravo muletto.

balthazar ha scritto: ↑domenica 26 settembre 2021, 12:50 Se il/la principiante volesse cimentarsi con una penna classica con caricamento a stantuffo e che in aggiunta volesse anche scegliersi una tinta diversa dal solito nero/oro - peraltro presente in catalogo (e che uso) - potrebbe orientarsi anche su di una bella turca - - ovvero una Scrikss 419 (che non è l'anagramma della 149 ) con pennino medio (credo la facciano solo con quello). E' una Pelikan M200 - per dimensioni e design - a un quarto del suo prezzo. Il pennino è montato sull'alimentatore proprio come quello delle Pelikan (stessa filettatura!). Fa il suo lavoro come un bravo muletto.

Ma che graziosa, grazie!

Monet63 ha scritto: ↑domenica 26 settembre 2021, 14:45

balthazar ha scritto: ↑domenica 26 settembre 2021, 12:50 Se il/la principiante volesse cimentarsi con una penna classica con caricamento a stantuffo e che in aggiunta volesse anche scegliersi una tinta diversa dal solito nero/oro - peraltro presente in catalogo (e che uso) - potrebbe orientarsi anche su di una bella turca - - ovvero una Scrikss 419 (che non è l'anagramma della 149 ) con pennino medio (credo la facciano solo con quello). E' una Pelikan M200 - per dimensioni e design - a un quarto del suo prezzo. Il pennino è montato sull'alimentatore proprio come quello delle Pelikan (stessa filettatura!). Fa il suo lavoro come un bravo muletto.

Ma che graziosa, grazie!

Sono contento che ti sia piaciuta è una penna essenziale ma con un suo fascino discreto. La possibilità di scegliersi il colore è un di più da non trascurare (e sono tutti colori "possibili", almeno per il mio gusto)

Ho cambiato la mia votazione a distanza di anni.

Quando penso ad una penna per iniziare non penso ad un "vecchio" come me, ma ai miei figli, ai miei studenti o ad un universitario come è stato per me tempo vario fa.

Precedentemente avevo votato la Preppy per le sue doti di scrittura ed affidabilità e prezzo economico, ma le cartucce sono difficili da trovare qui da noi ed il converter lo sconsiglio soprattutto per i più piccoli.

Ora il mio voto è diventato "altro" perché le penne che trovo più adatte sono la Online Campus, che scrive benissimo, si ricarica con le Pelikan e gli si può sostituire il pennino in caso di guasto o mutate esigenze. Allo stesso livello pongo la Lamy ABC, penna sottostimatissima per via dell'aspetto "infantile", ma ben più comoda e furba della sorella maggiore Safari, di cui conserva tutti i pregi essendo perfettamente compatibile, avendo lo stesso gruppo di scrittura.

Con 1,50€ si può acquistare un adattatore per la Preppy così da poter usare cartucce tipo Pelikan. Ce l'ho e funziona bene anche se è noioso da togliere una volta inserito.

balthazar ha scritto: ↑domenica 26 settembre 2021, 12:50 Se il/la principiante volesse cimentarsi con una penna classica con caricamento a stantuffo e che in aggiunta volesse anche scegliersi una tinta diversa dal solito nero/oro - peraltro presente in catalogo (e che uso) - potrebbe orientarsi anche su di una bella turca - - ovvero una Scrikss 419 (che non è l'anagramma della 149 ) con pennino medio (credo la facciano solo con quello). E' una Pelikan M200 - per dimensioni e design - a un quarto del suo prezzo. Il pennino è montato sull'alimentatore proprio come quello delle Pelikan (stessa filettatura!). Fa il suo lavoro come un bravo muletto.

scrikss1.jpg

scrikss2.jpg

Stando alla foto ha veramente un bel design e sembra di più che discreta fattura.

[
Stando alla foto ha veramente un bel design e sembra di più che discreta fattura.
[/quote]

Niente male davvero. E' una penna economica che ha delle ottime caratteristiche. Se poi piacciono le Pelikan allora ... in più - come già detto - ha la stessa filettatura dei pennini della nota - e a me molto cara - casa tedesca.