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Un altro “““capolavoro””” cinese: Hongdian N6 Total Black
Inviato: giovedì 20 febbraio 2025, 20:00
da pbon
Bella. Su citazione commerciale non consentita vendono anche n9 e n8 che mi piacciono.
Un altro “““capolavoro””” cinese: Hongdian N6 Total Black
Inviato: giovedì 20 febbraio 2025, 20:41
da rinolt
Gargaros ha scritto: ↑giovedì 20 febbraio 2025, 18:47
L'hai presa EF?
la misura offerta da
citazione commerciale non consentita, nessuna scelta

Un altro “““capolavoro””” cinese: Hongdian N6 Total Black
Inviato: venerdì 21 febbraio 2025, 13:10
da balthazar
rinolt ha scritto: ↑giovedì 20 febbraio 2025, 17:19
orribile , appena arrivata e me ne sono pentito subito , dura ,per nulal scorrevole , troppo sottile il tratto , sto meditando addirittura di regalarla ,spese escluse .
peccato , soldi buttati era meglio una buona birra .
1) Mi spiace per la pessima esperienza. Quando dici "dura" intendi il pennino poco (o per nulla) scorrevole? ora non voglio mettermi a spacciare ricette miracolose per il ripristino di penne riottose

però, intanto, potresti provare a far passare fra i rebbi del pennino una sottile lamina o una lastrina di plastica (tipo pellicola fotografica), potrebbe essere semplicemente che il pennino ha le punte troppo strette (è cosa abbastanza comune, non bisogna scomodare la categoria "cinese"). Poi potresti anche provare ad effettuare le manovre manuali illustrate benissimo nel Wiki. Solitamente sono cose che funzionano alla grande.
2) per i soldi buttati e la birra: ne bevi di costose!
3) se alla fine della meditazione decidessi di regalarla, credo che gli interessati alla cosa potrebbero essere in molti

Un altro “““capolavoro””” cinese: Hongdian N6 Total Black
Inviato: venerdì 21 febbraio 2025, 14:06
da lukogene
balthazar ha scritto: ↑venerdì 21 febbraio 2025, 13:10
1) Mi spiace per la pessima esperienza. Quando dici "dura" intendi il pennino poco (o per nulla) scorrevole? ora non voglio mettermi a spacciare ricette miracolose per il ripristino di penne riottose

però, intanto, potresti provare a far passare fra i rebbi del pennino una sottile lamina o una lastrina di plastica (tipo pellicola fotografica), potrebbe essere semplicemente che il pennino ha le punte troppo strette (è cosa abbastanza comune, non bisogna scomodare la categoria "cinese"). Poi potresti anche provare ad effettuare le manovre manuali illustrate benissimo nel Wiki. Solitamente sono cose che funzionano alla grande.
2) per i soldi buttati e la birra: ne bevi di costose!
3) se alla fine della meditazione decidessi di regalarla, credo che gli interessati alla cosa potrebbero essere in molti
non so se sarà il suo caso
ma anche a me una pellicola di plastica lasciata fra i rebbi ha risolto un paio di penne "complicate"
Un altro “““capolavoro””” cinese: Hongdian N6 Total Black
Inviato: venerdì 21 febbraio 2025, 19:16
da balthazar
lukogene ha scritto: ↑venerdì 21 febbraio 2025, 14:06
non so se sarà il suo caso
ma anche a me una pellicola di plastica lasciata fra i rebbi ha risolto un paio di penne "complicate"
Certamente e aggiungo che ci sono passato non molto tempo fa con una HongDian M2, il cui pennino Lemon Long Blade proprio non voleva saperne di scrivere. Dopo le amorevoli cure prestate con uno spessimetro e un pochino di maneggi vari, ora scrive benissimo (e ne sono soddisfattissimo).
Un altro “““capolavoro””” cinese: Hongdian N6 Total Black
Inviato: sabato 22 febbraio 2025, 19:36
da rinolt
balthazar ha scritto: ↑venerdì 21 febbraio 2025, 13:10
1) Mi spiace per la pessima esperienza. Quando dici "dura" intendi il pennino poco (o per nulla) scorrevole? ora non voglio mettermi a spacciare ricette miracolose per il ripristino di penne riottose

però, intanto, potresti provare a far passare fra i rebbi del pennino una sottile lamina o una lastrina di plastica (tipo pellicola fotografica), potrebbe essere semplicemente che il pennino ha le punte troppo strette (è cosa abbastanza comune, non bisogna scomodare la categoria "cinese"). Poi potresti anche provare ad effettuare le manovre manuali illustrate benissimo nel Wiki. Solitamente sono cose che funzionano alla grande.
2) per i soldi buttati e la birra: ne bevi di costose!
3) se alla fine della meditazione decidessi di regalarla, credo che gli interessati alla cosa potrebbero essere in molti
diciamo che in tema di birre e super alcolici non mi lascio frenare , la vita va gustata

gratta , su carta rhodia gratta e mi da fastidio , sono abituato a fruscio e non "grattio" .
non ho pellicole fotografiche da usare . per adeso la usa la mia compagna , non è pratica di stilo , solo di pennelli (dipinge).
In genera trovo al penna caruccia ma nulal di che , mi piaceva l idea del caricamento a stantuffo . Ho una antica "siluro" che è con me dal 72, in metallo credo ottone , fine ma moooolto scorrevole e non ha cappuccio a vite . tenerla in mano è come tenere un sigaro.
Un altro “““capolavoro””” cinese: Hongdian N6 Total Black
Inviato: sabato 22 febbraio 2025, 20:34
da balthazar
rinolt ha scritto: ↑sabato 22 febbraio 2025, 19:36
diciamo che in tema di birre e super alcolici non mi lascio frenare , la vita va gustata

gratta , su carta rhodia gratta e mi da fastidio , sono abituato a fruscio e non "grattio" .
non ho pellicole fotografiche da usare . per adeso la usa la mia compagna , non è pratica di stilo , solo di pennelli (dipinge).
In genera trovo al penna caruccia ma nulal di che , mi piaceva l idea del caricamento a stantuffo . Ho una antica "siluro" che è con me dal 72, in metallo credo ottone , fine ma moooolto scorrevole e non ha cappuccio a vite . tenerla in mano è come tenere un sigaro.
Se "gratta", probabilmente ha i rebbi disallineati, controlla per favore con una lente il pennino e l'allineamento delle punte.
Un altro “““capolavoro””” cinese: Hongdian N6 Total Black
Inviato: domenica 23 febbraio 2025, 14:13
da Enbi
Aggiungo a questo argomento qualche foto aggiuntiva sui radicali dei caratteri cinesi (vedere spiegone della recensione).
In Giappone ho comprato un quaderno firmato A5 che presenta i principali radicali e che nelle pagine ha delle righe costituite dai cosiddetti "caratteri di uso comune" (jōyō kanji), cioè quei caratteri (circa 2500 o giù di lì) che il ministero dell'istruzione giapponese inserisce nella lista di caratteri insegnati nelle scuole.
A questa lista, oltre le scuole, si attengono case editrici, giornali e riviste generaliste.
Ovviamente i caratteri usati in giapponese sono molti di più e quelli che sono fuori quando necessario (as esempio nel lessico specialistico) vengono riportati con la lettura segnata sopra.
Un altro “““capolavoro””” cinese: Hongdian N6 Total Black
Inviato: domenica 23 febbraio 2025, 14:59
da Esme
Enbi ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 14:13
A questa lista, oltre le scuole, si attengono case editrici, giornali e riviste generaliste.
Ma nel senso che gli articoli vengono scritti usando prevalentemente solo quei 2500 caratteri?
Di getto mi verrebbe da pensare che sia un sistema un po' limitante, però in effetti non so quanti termini conosce un occidentale di cultura media, quindi probabilmente la mia è una percezione falsata.
Un altro “““capolavoro””” cinese: Hongdian N6 Total Black
Inviato: domenica 23 febbraio 2025, 15:11
da lukogene
Esme ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 14:59
Ma nel senso che gli articoli vengono scritti usando prevalentemente solo quei 2500 caratteri?
Di getto mi verrebbe da pensare che sia un sistema un po' limitante, però in effetti non so quanti termini conosce un occidentale di cultura media, quindi probabilmente la mia è una percezione falsata.
un italiano di cultura media ne usa circa 4.000 - 5.000
uno di cultura alta ne conosce fra 20.000 e 50.000
(dati un po' approssimativi, ma per capirsi)
Un altro “““capolavoro””” cinese: Hongdian N6 Total Black
Inviato: domenica 23 febbraio 2025, 15:13
da Esme
Davvero così tante?
Non me lo sarei aspettato.
Un altro “““capolavoro””” cinese: Hongdian N6 Total Black
Inviato: domenica 23 febbraio 2025, 15:44
da Enbi
Esme ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 14:59
Ma nel senso che gli articoli vengono scritti usando prevalentemente solo quei 2500 caratteri?
Di getto mi verrebbe da pensare che sia un sistema un po' limitante, però in effetti non so quanti termini conosce un occidentale di cultura media, quindi probabilmente la mia è una percezione falsata.
Non prevalentemente, ma esclusivamente. Considera però che ho detto che non vengono usati i caratteri, non le parole: in giapponese esistono i sillabari fonetici con cui si può scrivere tutto.
Questo è molto vero con alcuni caratteri che esprimono aggettivi o verbi: dato che normalmente sono una radice fissa costituita da un carattere e una terminazione flessiva scritta in hiragana, basta scrivere tutto in hiragana:
Es. 訝しい→いぶかしい
Mi rendo conto che è un po' complicato: di base, i giapponesi hanno scelto storicamente di NON abbandonare i caratteri cinesi per la loro scrittura (a differenza di quanto fatto ad esempio dai vietnamiti) ma di adottare e mantenere un sistema misto di caratteri+sillabari autoctoni.
Un altro “““capolavoro””” cinese: Hongdian N6 Total Black
Inviato: domenica 23 febbraio 2025, 16:17
da Esme
Vediamo se ho capito con un esempio in italiano.
Prendo la parola grado.
La radice "grad" viene scritta con un canji.
Poi con i kana aggiungo i suffissi o i prefissi che mi portano ad avere le parole derivate: grado, gradino, graduare, degradato, ecc.
In effetti così ci sono molti più termini.
Sì, sembra complicato, ma evidentemente per loro non lo è.
Un altro “““capolavoro””” cinese: Hongdian N6 Total Black
Inviato: lunedì 24 febbraio 2025, 10:25
da G P M P
Ricordo a tutti che l'unica sezione in cui è possibile citare operatori commerciali è la Bottega.
In tutte le altre è severamente vietato, anche se in forma di nomignoli.
Tutto ciò comporta super lavoro per lo Staff, che potrebbe essere speso per migliorare il Forum.