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sansenri ha scritto: ↑venerdì 17 gennaio 2025, 18:14 la parte molto maggiore la fanno i tessuti sintetici

Questo fa pensare, sì.
Perché poi si dice che invece il tessuto sintetico è più ecosostenibile. E su questo ho visto valutazioni che mi paiono ben fatte per quanto riguarda la valutazione del ciclo di vita, ma poco significative sulla durata di vita.
Sono più propensa a buttare e ricomprare una maglietta sintetica o di cotone?

E riguardo ai quaderni?

Il polietilene come tale non è molto tossico, ci sono microorganismi che se ne nutrono, sono quelli che mangiano anche la cera delle api.
La carta di pietra per la stilografica non va bene, non assorbe l'inchiostro. Non spiuma ma asciuga in tempi biblici.
La considero più un esercizio tecnologico che una vera e propria soluzione, anche perchè la carta tradizionale si ricicla benissimo e nelle giuste condizioni nell'ambiente si degrada in tempi brevi (non nelle discariche, dove rimane per decenni). Con la carta riciclata ci puoi fare (per esempio) la carta igienica, cosa che con la carta di pietra vedo difficile con la carta di pietra

Phormula ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 17:08 Con la carta riciclata ci puoi fare (per esempio) la carta igienica, cosa che con la carta di pietra vedo difficile con la carta di pietra

Oltre che difficile non riesco a non vederlo doloroso!

mikils ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 19:43

Phormula ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 17:08 Con la carta riciclata ci puoi fare (per esempio) la carta igienica, cosa che con la carta di pietra vedo difficile con la carta di pietra

Oltre che difficile non riesco a non vederlo doloroso!

Le vie della redenzione sono infinite

MatteoQ ha scritto: ↑domenica 18 maggio 2025, 20:46
Le vie della redenzione sono infinite

Usa il fronte-retro sulla carta igienica, salverai un albero

Battuta infima a parte, è più rigida della carta normale e, appunto, non assorbe gli inchiostri a base acquosa, per cui va meglio con la biro, che usa inchiostri a base oleosa o con i pennarelli. Quantunque la soluzione possa apparire accattivante, la cara, vecchia carta per le stilografiche è ancora la soluzione migliore.

Mi è stata regalata un'agenda proprio della Karst, qualche mese fa. Devo ancora scriverci. Inoltre un mio conoscente mi ha "omaggiato" di un paio di fogli di carta, sempre di pietra, e non li ho ancora usati. Comincerò da quelli, per capire come si comporta l'agenda.
Tuttavia penso che agenda e inchiostro waterproof possano andare a braccetto in determinate situazioni, come per esempio a bordo di un'imbarcazione. Bisogna avere solo molta pazienza che si asciughi l'inchiostro (magari scegliendone uno tra quelli, che performa meglio da questo punto di vista).

Uhh questa carta esiste da tanto tempo! Ricordo che chiudeva una cartoleria storica in quel di Trieste (una cosa come 10-15 anni fa credo) e trovai un quaderno A5 e decisi di provare. Ricordo che la carta “scricchiolava” e “frusciava” come non ho mai più sentito, però non mi ha convinto granché all’epoca. Forse lo sfregolio l’ho trovato solo nelle pagine delle agende Hobonichi, che però a sensazione sono di granlunga superiori.
My two cents.
Carina l’assonanza alle tavole bibliche

Molto interessante.

ho comprato alcuni fogli in una cartoleria in centro a Padova, nome famoso inizia per P di Padova.

Non ho ancora avuto il coraggio di scriverci sopra

Proverò a cercare questo, grazie.

Mi è capitato questo video e ve lo propongo.
Non so quanto possa essere affidabile e indicativo questo test,
comunque potrebbe interessare.
Saluti

"La carta di pietra DISTRUGGE le penne stilografiche? L'ho testata per scoprirlo"
https://youtu.be/nbqxasFZwsI

Interessante prova.
Ma quello che mi ha colpito di più è che l'autore abbia acquistato un centinaio di Jinhao 82 per distruggergli la punta con il laser.

Esme ha scritto: ↑mercoledì 25 giugno 2025, 10:06 Interessante prova.
Ma quello che mi ha colpito di più è che l'autore abbia acquistato un centinaio di Jinhao 82 per distruggergli la punta con il laser.

Ognuno ha i suoi "balocchi"

Esme ha scritto: ↑mercoledì 25 giugno 2025, 10:06 Interessante prova.
Ma quello che mi ha colpito di più è che l'autore abbia acquistato un centinaio di Jinhao 82 per distruggergli la punta con il laser.

D'altronde al minuto 9 dice qualcosa come "sono arrivato al momento in cui inizio a mettere in discussione le scelte di vita che mi hanno portato a questo punto", precisando che sta scaricando converter di penne laserate su carta di pietra alle 2 di notte