FedericoPari ha scritto:klapaucius ha scritto:
Io la pazzia l'ho fatta.
Se vuoi aspettare qualche giorno, finché arriva la mia, ti dico anche le mie impressioni.
Certo nessun problema, l'acquisto, se mai avverra', non e' immimente!
Ogni promessa è un debito.
Non farò una recensione perché non è necessaria e questo non è il luogo adatto.
Mettendo un attimo da parte la scrittura, non posso che ritenermi molto soddisfatto su tutti i fronti.
Checché ne pensino altri

, la penna è molto bella, niente affatto pacchiana, l'accostamento di colori tra corpo in resina-lava e finiture bronzee gli da' un'eleganza da alta uniforme... Tra l'altro il grigio diventa una specie di blu sotto certe luci, e il bronzo, con quei riflessi rosa-rossastri, è una eccellente alternativa sia all'oro (che a volte può essere troppo scintillante) che alle finiture rodiate (forse un po' abusate).
Al tatto non ho mai sentito nulla di simile, assomiglia a una resina gommata, ma se si tasta bene e magari la si mette sotto i denti, come ho sentito fare da qualcuno

, si nota che non cede per niente, ma anzi ha proprio la consistenza e la durezza di una pietra.
Il cappuccio si apre con un quarto di giro e tirando con fermezza (con un... "pop"), oppure premendo e girando, con un meccanismo che compendia la rapidità della chiusura a scatto con la sicurezza dell'avvitamento (ok, a dirla tutta si muove di più di un cappuccio avvitato stretto, ma non c'è modo di toglierlo solo tirando o solo girando e una volta fatta l'abitudine ci si sente sicuri). Tutto in generale da' la sensazione di robustezza. Anche il sistema di caricamento funziona alla grande creando un buon effetto di vuoto.
Unici nei fino a questo punto direi sono la mancanza di una finestrella (ma che comunque non riuscirei proprio a immaginare su questo modello) e un certo sbilanciamento verso l'estremità posteriore, che alla lunga può affaticare nella scrittura (non è tanto il peso, comunque importante, ma proprio il bilanciamento che secondo me rende certe penne un po' faticose).
Quanto alla scrittura... il pennino che ho io, uno stub, è molto abbondante nel flusso, qualche volta anche troppo. Il problema è che gli manca in effetti l'uniformità. A guardarlo bene con una lente non sembra tagliato perfettamente, e forse per questo soffre di false partenze, specie sulle carte di migliore qualità e scarsa assorbenza (sulla carta Clairefontaine soprattutto, e specie con inchiostri molto fluidi, è come se scivolasse dimenticandosi di lasciare la traccia di inchiostro, ogni tanto), mentre sulle carte più ruvide è capace di scrivere con maggiore continuità. Però è troppo esigente in quanto ad angolazione della penna: ho trovato che scrive quasi senza difetti se tenuta con un'inclinazione prossima alla verticale, che però non è proprio la più naturale.
Negli ultimi giorni l'ho vista migliorare parecchio, tant'è che ero in dubbio sull'impacchettarla e mandarla a revisionare. Merito dell'inchiostro Iroshizuku, probabilmente (si comportava bene anche col Perle Noire, ma schiarendolo troppo e lasciandone comunque fiumi sulla carta), ma poi mi son fatto forza e mi son detto che una penna così
deve scrivere perfettamente e che tanto valeva mangiarsi parte del risparmio ottenuto acquistandola all'estero pur di avere una penna che funzioni come dovrebbe, senza schizofrenie. La manderò a un tecnico che mi ha già rimesso a posto una Sailor con pennino piegato, e che ha risolto gli stessi problemi sulla stessa identica penna a più di una persona. Era un rischio calcolato, ci aggiungerò una vintage che ha bisogno di una sistemata al pennino e pace... a questo punto mi pesano più i tre mesi che ci vorranno che l'esigua spesa.