FountainPen.it Forum

Daniela, complimenti per la penna (a proposito, splendide foto) e per la ricerca sulla datazione, la differenza tra Ernesto Soler (Parker 51) e Tony Fischer (Parkerpens) sta nel fatto che il primo fa una suddivisione in base al design della penna, accomunando di conseguenza Vacumatic ed Aerometric, il secondo invece chiama MKI le Vac e MKII le Aero. Questo lo noti anche dal fatto che Fischer chiama MKIV le ultime penne, che sono estremamente simili alle MKIII (a loro volta simili alle 61) con minime variazioni. Tra parentesi sul sito di Soler c'è una leggera discrepanza tra la cronologia e la pagina "versioni", ma comunque si trova grossomodo daccordo con Richard Binder.
Io personalmente preferisco considerare MKI sia le Vac che le Aero, mentre le MKII sarebbero quelle simili alla 61. Non so se mi sono spiegato

Nello, hai MP.

Simone, hai ragione, Daniela ci pensi tu?

Grazie Roberto, le tue precisazioni sono preziose.

Mi occuperei volentieri di aggiungere qualche altra notizia al Wiki, ma non saprei cosa possa essere interessante...

Irishtales ha scritto:Grazie Roberto, le tue precisazioni sono preziose.

Mi occuperei volentieri di aggiungere qualche altra notizia al Wiki, ma non saprei cosa possa essere interessante...

Potresti iniziare rimpolpando la cronologia, poi magari ti viene in mente qualcosa da aggiungere qui, qualcosa da ritoccare là e piano piano la pagina prende forma.

ok
Per le fonti: mi atterrò a quelle già indicate in fondo alla pagina del Wiki che sono evidentemente attendibili.
Magari se dovessero insorgere eventuali dubbi confrontiamoci qui, cosa ne dite? Tanto si parla comunque di Parker 51.

AeRoberto ha scritto:

Irishtales ha scritto:Grazie Roberto, le tue precisazioni sono preziose.

Mi occuperei volentieri di aggiungere qualche altra notizia al Wiki, ma non saprei cosa possa essere interessante...

Potresti iniziare rimpolpando la cronologia, poi magari ti viene in mente qualcosa da aggiungere qui, qualcosa da ritoccare là e piano piano la pagina prende forma.

La cronologia (quella della pagina) può risultare complicato, in quanto viene generata automaticamente con un sistema non troppo immediato dovuto all'uso del database semantico. Per cui quella si modifica male da li, dato che i dati devono essere inseriti con dei template nelle pagine dei singoli anni e poi compaiono automaticamente nella lista.

Il punto è che un dato di cronologia deve comparire non solo nella pagina della parker 51, ma anche in quella generale della Parker, e nella cronologia completa di tutto quanto. E siccome scriverlo tre volte è un incubo (per ricordarsi di aggiornarlo), metterlo nel database semantico e poi tirare fuori i dati dopo alla fine è più complicato all'inizio ma più facile dopo.

Però se mentre aspettate che documenti il giochino se intanto fate una lista puntata o allargate la sezione storia con le date, va già benissimo.

Simone

Sto prendendo appunti, magari prima di fare qualsiasi cosa inserisco qui i dati, così si può insieme valutare, aggiungere e togliere.
Se qualcuno avesse una Parker 51 prodotta dopo il 1965, sarebbe utile un confronto del cappuccio con quelli dei modelli recedenti. Un passaggio sul sito di Richard Binder sulle Mark II non mi è molto chiaro, non conoscendo il modello in questione:
"In the mid-1960s, Parker began producing the Mark II “51”. This version, redesigned to update its look, bears a noticeable resemblance to the 61. Its cap has a 61-style clutch, with fingers bearing on the shell instead of on the clutch ring, but the standard “51” clip is still present."
Può essere utile per la datazione dei modelli.

In pratica a parte le modifiche estetiche a fusto e cappuccio (il fusto non ha più la fine arrotondata, ma è piatto, ed il cappuccio ha una rastremazione più "continua" anziché essere rastremato maggiormente all'estremità), c'è una modifica funzionale al sistema di chiusura del cappuccio. Nei cappucci sono presenti quattro (o cinque a seconda del modello) protuberanze (chiamati finger) che fanno presa sull'anello tra sezione e fusto. Nelle Mark II queste protuberanze invece di far presa sull'anellino fanno presa sulla sezione, la clip rimane uguale.

Ora è tutto chiaro. Avevo il sospetto che per "fingers" si intendessero quelle sporgenze regolari all'interno del cappuccio ma avendo un solo esemplare all'attivo per il momento, ho pensato che fra sospetto e certezza ...c'è un abisso
Sugli esemplari del mio set, analizzati minuziosamente con la lente di ingrandimento, ho notato delle incisioni (o meglio delle scritte in rilievo ormai quasi del tutto consunte) che recitano "Parker Made in England 5" e ho contattato un venditore inglese piuttosto preparato in materia, il quale mi ha confermato che i codici e le caratteristiche delle "51" prodotte in UK differiscono da quelli americani.
Ad esempio, a suo dire il logo della Casa sopra la scritta "Parker" che compare sul cappuccio, è stato inserito solo nel 1958 e ne consegue che la mia penna (il set) non avendolo, è precedente. Gli ho chiesto dove reperire testi o siti internet attendibili sulla datazione delle penne prodotte fuori dagli USA, perché in rete sfortunatamente su tutto ciò che non è "Made in USA" si trova poco e spesso solo per "sentito dire".

Sto spassando in rassegna tutte le fonti online che compaiono sul Wiki, sulla pagina dedicata alla mitica 51.
Ho raggruppato le notizie per argomento. Mi manca di terminare la ricerca, in un paio di giorni ce la dovrei fare.
Inserisco qui le informazioni, a più riprese (sono due o tre cartelle di appunti) così le vediamo insieme (aggiungete, togliete) ? ...Tanto siamo in argomento.

Una notizia riguardo alla datazione delle Parker 51 prodotte in Inghilterra.
Ho sottoposto ad Ernesto Soler le immagini del mio set e gli ho chiesto cosa significasse quel "5" a suo avviso e mi ha confermato quanto già mi era stato detto dalla Gran Bretagna: penna (e portamine) risalgono al 1955.
In UK hanno quindi continuato a datare i prodotti almeno fino al 1955

Irishtales ha scritto:Eccola qui la mia 51...

Cos'è il libro? The Universal Penman di George Bickham?

Esatto! La Bibbia degli appassionati di Copperplate. Una penna Made in England, dai colori classici, ho pensato di accostarla ad un corsivo inglese su sfondo avorio...e poi sono due pietre miliari. Sia il libro, che la penna!

Irishtales ha scritto: Inserisco qui le informazioni, a più riprese (sono due o tre cartelle di appunti) così le vediamo insieme (aggiungete, togliete) ? ...Tanto siamo in argomento.

Meglio buttare tutto suk wiki, li c'e' un sistema automatico che mantiene tutte le revisioni e fare correzioni e cambiamenti, e vedere le differenze, e' immediato. Poi possimo discuterne qui.

Simone

Forse sono OT ma volevo condividere la felicità di essere un possessore di una 51. Non ho resistito e l'ho subito caricata con un bel nero e la sto usando con soddisfazione, ho avuto la fortuna di trovarla anche con un pennino fine che, come tratto, a me piace tantissimo. Da una veloce verifica partendo dalle informazioni inseriti da Irishtales dire che anche la mia è ante 1960, scritte e gruppo serbatoio combaciano. Vedrò di inserire qualche foto.

Luca, allora hai ceduto alla tentazione...
Le foto, prego! Sarebbe interessante datarla con certezza. Hai osservato con lente di ingrandimento\contafili se ci sono sovraimpresse delle scritte o numeri sul fusto? E sul pennino? Sono curiosa, lo so, lo so...intanto sto finendo di elaborare gli appunti per il Wiki, ma in questi giorni ho così tante cose da fare!
La mia prossima 51...sarà blu! O forse verde...o forse una flighter...o forse......

È stato difficile non cedere

Ecco qualche foto fatte in ufficio, di scritte sul fusto non ce ne sono e il pennino non l'ho ancora estratto. Sul fusto viene riportata la scritta "MADE IN ENGLAND" e il foro sul fusto (non so se si vede) si trova sulla sommità.